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La Giornata Mondiale dell' Abbraccio, un gesto che accompagna l'umanità dalle sue origini e sue conseguenze sulla salute
E’ un periodo complicato questo per chi ama abbracciarsi a causa della pandemia di Covid. ed oggi 21 Gennaio si celebra la Giornata Mondiale di questo gesto che accompagna l'umanità dalle sue origini.
Secondo lo studio condotto dall’Università di Miami senza abbracci aumentano stress e ansia: psicologi e psichiatri lanciano continuamente allarmi, spesso inascoltati dal mondo politico, sul rischio di una pandemia di malattie mentali a causa del perdurare delle restrizioni intraprese per limitare il contagio di Covid-19. Attualmente essi intervengono a più riprese sulla prolungata assenza di contatto fisico e stanno per arrivare i risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti dall’Università di Miami in Florida. I ricercatori dell’ateneo nord americano hanno dimostrato come sia stato sufficiente un mese di lockdown con relativa riduzione degli abbracci per far schizzare verso l’alto il numero di persone con i disturbi dell’umore, come ansia e agitazione. Le conseguenze sulla qualità della vita sono notevoli, con ripercussioni perfino sul riposo e sulla capacità di attenzione. Abbracci e salute: chi vive in famiglia e può abbracciarsi ha una migliore salute mentale
Sempre dagli Stati Uniti arriva un’altra ricerca, questa volta condotta presso l’ Indiana University School of Public Health-Bloomington ed i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology. I ricercatori hanno evidenziato come siano cresciuti i livelli di ansia e solitudine durante la pandemia. Solo chi continuava ad avere una vita sociale in famiglia godendo degli abbracci e baci riusciva ad abbassare i livelli di stress.
Abbracci e salute: gli abbracci fanno rilasciare ormoni importanti
Il potere degli abbracci è quindi sotto la lente d’ingrandimento della scienza da molti anni. Diverse ricerche hanno dimostrato che gli abbracci facilitano il rilascio dell’ossitocina, un ormone molto importante per la nostra salute mentale. Ma c’è di più dato che gli abbracci riescono infatti ad abbassare i livelli di cortisolo, che è considerato l’ormone dello stress. Quando il cortisolo è presente in maniera eccessiva nel nostro corpo dormiamo male ed aumenta la pressione arteriosa.
Abbracciarsi aumenta anche le capacità di difesa del nostro organismo e come tutte le cose che ci fanno star bene stimola il rilascio delle endorfine, le quali hanno un effetto benefico nel rinforzare le difese immunitarie.
Alcuni studi hanno addirittura dimostrato il potere analgesico degli abbracci. L’abbraccio, proprio grazie al rilascio delle endorfine, sarebbe in grado di far diminuire i sintomi del mal di testa e delle mestruazioni; in questo secondo caso non c’entrerebbero tanto le endorfine, ma l’ossitocina.
Abbracci e salute: l’abbraccio è anche antidolorifico?
La risposta è sì. Questo effetto si deve all’attività di alcuni neurotrasmettitori, antidolorifici naturali che riescono così a influenzare positivamente il nostro sistema nervoso. Quindi il mal di testa o mal di schiena possano trovare beneficio da un caldo abbraccio, come anche i dolori mestruali. Ma non solo l’abbraccio aiuta anche a rilassare i muscoli, agendo direttamente sulle contratture muscolari.
Fonte :OK SALUTE E BENESSERE
Immagine tratta da(by) ASILO NIDO BUM BUM Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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La prevenzione ed i trattamenti della miopia
La miopia è il difetto della vista più diffuso interessando il 30% della popolazione europea e costituisce la più comune delle alterazioni dell'occhio.
Nella persona miope la vista da lontano è ridotta e gli oggetti appaiono sfuocati, ciò perché l'occhio ha un difetto di refrazione, il quale si traduce nella difficoltà di mettere a fuoco. Infatti i raggi luminosi provenienti da oggetti lontani cadono su un piano posto davanti alla retina, generando cosi’ un'immagine retinica confusa.
Talvolta la miopia può essere accompagnata anche da alterazioni della retina in grado di compromettere la funzionalità visiva. In presenza di alterazioni della retina centrale, né gli occhiali né le lenti a contatto consentono una vista nitida e immagini non sfuocate; pertanto in questi casi la chirurgia refrattiva per ridurre la miopia non è in grado di aumentare i decimi, ma permette di acquistare maggiore acutezza visiva senza necessità delle lenti oppure utilizzando lenti con diottrie più ridotte e quindi meno ingombranti ed esteticamente spiacevoli. La diottria esprime proprio la potenza delle lenti necessaria a un occhio miope per vedere bene. Nei casi di miopia progressiva, dovuta ad un progressivo allungamento del bulbo, la chirurgia può correggere il difetto refrattivo presente al momento dell'intervento, ma non elimina la tendenza ad un aumento della lunghezza del globo oculare e quindi non può evitare il peggioramento della miopia. L'acutezza visiva esprime la prestazione visiva raggiungibile da ciascun occhio, si misura in decimi facendo leggere su dei tavelloni appositi lettere o numeri. Quanto più piccoli sono i simboli riconosciuti tanto maggiore à l'acutezza visiva. Gli occhi sani hanno una capacità visiva di dieci decimi (10/10).
Le principali cause della miopia possono essere:
il bulbo oculare più lungo del normale;
la curvatura della cornea o del cristallino maggiore della norma;
l’ eccessivo potere refrattivo del cristallino (miopia d'indice).
Per vedere nitidamente la persona miope ha bisogno costantemente, alla guida o nelle attività di tutti i giorni, degli occhiali con delle lenti correttive che permettono di dirigere in modo appropriato raggi di luce in modo da formare immagini nitide sulla retina. I sintomi della miopia possono includere:
una visione sfocata quando si guardano gli oggetti lontani
la necessità di strizzare gli occhi per vedere in maniera chiara
la presenza di mal di testa per l'affaticamento degli occhi
La diagnosi di miopia avviene durante la visita oculistica con la quale si misura l'acutezza visiva e vengono determinate con precisione le diottrie del difetto visivo, anche con l'ausilio di gocce cicloplegiche; gocce cicloplegiche che provocano la dilatazione della pupilla e una difficoltà nella messa a fuoco. Durante la visita oculistica la miopia viene espressa in diottrie; semplificando un po' le diottrie corrispondono al potere della lente necessaria per vedere nitidamente i simboli sul tabellone.
La condizione si può correggere con gli occhiali o lenti a contatto, un'altra opzione di trattamento per la miopia è costituita dall’intervento chirurgico. La chirurgia foto refrattiva si avvale dell'utilizzo del laser ad eccimeri.
L' energia del laser interrompe i legami fra le molecole e provoca una "evaporazione" del tessuto bersaglio senza procurare dei danni sui tessuti circostanti. La sezione di chirurgia refrattiva del Centro Oculistico dell'Istituto Clinico Humanitas diretto dal bravo Professor Paolo Vinciguerra possiede un laser ad eccimeri di ultima generazione, riconosciuto come uno degli strumenti chirurgici più all'avanguardia presenti attualmente sul mercato mondiale.
Altra opzione di trattamento è costituita dalle tecniche di chirurgia di superficie che comprende:
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Uno studio dell' Istituto Spallanzani rileva l'elevata efficacia del vaccino Sputnik contro Omicron e nella Repubblica di S. Marino in ambito scolastico vengono rimosse le discriminazioni prima esistenti, andando nella direzione di un ritorno alla normalità pre-pandemia
Riguardo i vaccini, il team tecnico scientifico del rinomato Istituto Spallanzani di Roma, a seguitio degli esperimenti condotti in collaborazione con il Centro Gamaleya, creatore dello Sputnik, ha comunicato che “oltre il 70% delle persone immunizzate con il siero russo mantengono un'attività neutralizzante contro la variante Omicron, e tale attività si mantiene anche a distanza di 3-6 mesi dalla vaccinazione, a differenza degli altri vaccini autorizzati”.
Mentre sul fronte scolastico nella piccola repubblica di S.Marino , a seguito dell'introduzione del nuovo protocollo sanitario da applicare in caso di positività nelle classi, sono state rimosse le discriminazioni prima esistenti, andando nella direzione di un ritorno alla normalità pre-pandemia ed ottenendo il plauso dell' associazione Associazione Pro Bimbi pur restando alti i contagi e la registrazione di un nuovo decesso, una donna di 97 anni, che assieme ai due di ieri, porta il totale dall' inizio della pandemia a 106
Fonte : SAN MARINO RTV Web Page
Immagine dell'Istituto Spallanzani tratta da(by) AGI Web Page