Founder Junior
Diciamo un No alla Guerra !
Cari amici e membri della community desidero avere il piacere di condividere con voi un prezioso pensiero sulla guerra della nota filosofa e sociologa francese Simone Adolphine Weil.Personalmente trovo che il pensiero di Simone Weil si presenti anche come una profonda analisi della società , non solo quella della sua epoca ma anche dell'attuale.
"Da una parte, la guerra è soltanto il
 prolungamento di quell'altra guerra
 che si chiama concorrenza e che faÂ
della produzione stessa una semplice forma
 di lotta per la supremazia;
 dall'altra, tutta la vita economicaÂ
contemporanea è orientataÂ
verso una guerra futura."
- Simone Weil -
Fonte : Volevo parlare ma poi ho scritto  Facebook Page
Fotografia di una donna ferita nel conflitto in Ucraina tratta da(by) Ansa Web Page
Founder Junior
Il Sovrano Ordine di Malta è in prima linea nel portare aiuti ai rifugiati ucraini
Dallo scoppio della guerra, risalente a 6 giorni fa, il sovrano Ordine di Malta e le sue associazioni, i servizi di soccorso e i corpi di volontari sono stati impegnati in Ucraina e nei paesi confinanti per offrire aiuti di emergenza, cibo e sostegno psicosociale alle migliaia di rifugiati che attraversano le frontiere e fuggono dalla nazione coinvolta nel conflitto.
Il Malteser Ucraina ha istituito un rifugio di emergenza che fornisce letti da campo per oltre 250 sfollati interni a Ivano-Frankivsk, nell’Ucraina occidentale, inoltre nel centro della città sono state allestite cucine da campo, una tenda comune, una tenda per il sostegno psicosociale eduna stazione medica. Altri 80 volontari sono attualmente schierati mentre alla stazione ferroviaria di Lviv viene distribuito cibo per 1.000 persone. Per la tale emergenza umanitaria è previsto un ulteriore dispiegamento di volontari per la distribuzione di cibo ai rifugiati.
Al momento circa 50.000 rifugiati vengono ammessi ogni giorno in Polonia attraverso il confine ucraino. Squadre mediche dell’Ordine di Malta sono sul posto per fornire assistenza sanitaria ai rifugiati ed i volontari stanno organizzando un punto di trasferimento e di assistenza medica per i rifugiati in Kombornia. L’associazione polacca dell’Ordine di Malta ha donato attrezzature mediche e umanitarie sono state donate ai vigili del fuoco ucraini mentre a Cracovia l’Ordine di Malta sta organizzando i pasti per i rifugiati ricoverati negli alberghi della città trasformati in rifugi. Inoltre in diverse città come Hrebenne, Głubczyce e Cracovia sono stati allestiti locali di assistenza medica, i quali saranno estesi nelle stazioni ferroviarie delle città di Przemyśl e Rzeszów.
Osservando la situazione nelle nazioni confinanti troviamo :
che In Romania è stato allestito un punto di soccorso a Sighet, a pochi chilometri dal confine con l’Ucraina ed è stata avviata una campagna nazionale di raccolta fondi. Sono stati inoltre allestiti punti di primo soccorso dell’Ordine di Malta dove le persone possono accedere alle informazioni, ricevere acqua, cibo e primo soccorso. In più vengono offerti sostegno psicologico e consulenza da parte di assistenti sociali e psicologi, supporto di primo soccorso e attività per i bambini al fine di mitigare l’impatto negativo e permettere ai genitori di sbrigare le pratiche.
In Lituania per l’arrivo dei rifugiati si stanno preparando centri di registrazione nelle città di Alytus e Marijampole. Il banco alimentare del centro di Alytus ha preparato 1.000 pacchi per i visitatori. Su richiesta del comune di Vilnius, l’Ordine di Malta sta aiutando ad allestire un rifugio che può ospitare circa 150 persone oltre a preparare la distribuzione di pacchi alimentari e di articoli di base come vestiti e coperte.
In Slovacchia l'Ordine di Malta ha iniziato a ricevere le prime donazioni per sostenere le attività di aiuto ai rifugiati ucraini. L’ organizzazione dell’Ordine di Malta sta distribuendo cibo, bevande calde e acqua e sta fornendo assistenza medica e medicinali di base al confine tra i due Paesi.
Il Malteser International, il corpo di soccorso mondiale dell’Ordine di Malta, sta sostenendo tutte le attività messe in atto in Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia mentre aiuti provenienti dalla Germania sono stati consegnati nel fine settimana nella città ucraina di Ivano-Frankivsk.
Fonte : Sovrano Ordine di Malta
Immagine tratta da(by) Sovrano Ordine di Malta Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Secondo l'ufficio europeo dell'OMS il conflitto in Ucraina piomba su un sistema sanitario già fragile, su un focolaio di poliomielite oltre alla pandemia da Covid e lancia l'appello per cui occorre " "Proteggere il diritto alla salute e l'accesso ai servizi essenziali"
Fino a pochi giorni, fa poco prima precipitare della crisi politica e militare con la Russia, l’Ucraina veniva citata dal direttore dell’ufficio regionale europeo dell’OMS, il bravo Hans Henri Kluge, per la preoccupante recrudescenza dei casi di Covid-19 con l’attacco russo, avvenuto il 24 febbraio, la preoccupazione, profonda è per la sicurezza, la salute e il benessere di tutti i civili coinvolti nella nazione, e forse anche al di fuori di esso.Pertanto autorità responsabile per la salute pubblica nel sistema ONU ha pubblicato una dichiarazione sulla crisi ucraina.
L’OMS Europa fa inoltre sapere che tramite il suo ufficio in Ucraina continua a fornire il supporto necessario ad affrontare i problemi sanitari urgenti, in particolare un focolaio di poliomielite in corso dall'ottobre 2021 (il Paese da anni è considerato fra quelli più a rischio, a causa del basso numero di bambini vaccinati e dell'instabilità politica e dei conflitti).; per ciò proprio a Febbraio è partita una campagna per recuperare le vaccinazioni perse nei soggetti di un'età fra i 6 mesi e i 6 anni e che avrebbe dovuto coinvolgere 140.000 bambini mentre Mr. Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite, ha più volte ripetuto come <<qualsiasi ulteriore escalation può portare a una catastrofe umanitaria in Europa, con un bilancio pesante in termini di vittime e di un danno aggiuntivo a sistemi sanitari già fragili».In un momento come quello attuale di contrasto al Covid l'istituzione dell'OMS aggiunge inoltre che si prepara, insieme a tutti partner ONU, a rispondere alle emergenze scatenate dal conflitto, a proteggere il suo staff e a fare il possibile per ridurre al minimo l’interruzione dei servizi sanitari essenziali in quanto <<Il diritto alla salute e l’accesso ai servizi deve essere protetto, anche in tempo di crisi. Gli operatori sanitari, gli ospedali e le altre strutture non devono mai diventare obiettivi e devono poter continuare a servire i bisogni sanitari delle comunità . La protezione dei civili è un dovere tutelato dal diritto umanitario internazionale».
Fonte : Fondazione Umberto Veronesi Web Page
Fotografia del panorama di Kiev tratta da(by) News Mondo Web Page