Founder Junior
Wendy Schmidt scrive la storia essendo la prima donna al timone a vincere la Barcolana
Un sogno che si avvera ed ora Il Trofeo della Barcolana vola negli Stati Uniti, al New York Yacht Club, lo stesso che, per 132 anni, ha detenuto la Coppa America. Wendy Schmidt, imprenditrice e filantropa americana, ha vinto ieri con la sua Deep Blue la 54.a edizione della Barcolana presented by Generali, disputata a Trieste con al via 1614 barche e in una perfetta giornata di sole, con vento di Bora nonchè raffiche fino a 25 nodi, con in più anche la maestosa Nave Amerigo Vespucci che ha simbolicamente dato la partenza.
Wendy Schmidt vince anche il Trofeo Generali “Women in Sailing” assegnato alla prima donna classificata leader di un equipaggio misto, ed è la prima volta che un unico team ottiene entrambi i Trofei.
Deep Blue ha tagliato il traguardo in 57’47”, battendo con 59 secondi di vantaggio Arca di Furio Benussi..Al terzo posto è arrivato Portopiccolo Prosecco Doc con al timone Mitja Kosmina. Il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, il bravo dott. Mitja Gialuz“ per l'occasione ha dichiarato "È un sogno che si avvera.
Il Trofeo Barcolana partito da Barcola, una società di umili origini, domani approderà al New York Yacht Club. È stata davvero grande festa a Trieste, in terra e in mare: la Barcolana, come spesso accade, ha sorpreso tutti e ci ha regalato una settimana splendida e una giornata da incorniciare”. Mentre la dichiarazione dell'intraprendente velista statunitense Wendy è stata: “Sono contenta per la mia squadra, per tutti coloro che hanno lavorato duramente per così tanto tempo: navighiamo insieme da 15 anni. Grazie Trieste: le persone sono state davvero meravigliose qui, è stato un piacere navigare e godersi questo bellissimo paesaggio naturale. Ora ho capito perché tutti amano navigare in questa regata e in questa città” e sul tema della leadership femminile aggiunge, concludendo: “Ci sono tante eccellenti, appassionate, intelligenti e talentuose veliste: la vela è uno sport meraviglioso che non ha sesso, età o barriere. Incoraggio le persone a navigare, ad amare la vela perché siamo tutti legati all’oceano: che lo si sappia o no, facciamo parte tutti del suo futuro”,
Fonte : A.S.D. Vela Veneta
Fotografia tratta da(by) Velaveneta - A.S.D. Vela Veneta Web Page
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager
Founder Junior
Caro/a amico/a e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV personalmente trovo meraviglioso il pensiero secondo il quale è bello crescere e imparare da chi ci può insegnare qualcosa, come al tempo stesso è bello capire che possiamo a nostra volta insegnare qualcosa al nostro prossimo.
Caro/a amico/a e membro rimanendo sul tema del valore costituito dall'apprendimento e dall'insegnare, del miglioramento che da tali azioni noi uomini ne traiamo desidero avere il piacere di condividere con te un prezioso pensiero del buon e noto Seneca, pensiero che ti propongo nell'immagine in allegato.
Fonte : Libreriamo
Immagine tratta da(by) Libreriamo Web Page
Francesco Maccioni
Founder Junior
In Sardegna si trova un’area con 700 ulivi ultrasecolari piantati nel Medioevo e la propensione della popolazione sarda alla contemplazione
In Sardegna vi è un bosco composto da ulivi secolari, innestati fra il 1300 e il 1600, tuttora visibili nella maestosità dei loro tronchi che si contorcono robusti e nodosi. Fra questi, è di grande interesse quello chiamato "Sa Reina", che possiede un fusto con circonferenza di ben 16 metri.
Le origini del bosco affondano le radici nell’epoca medioevale, quando i monaci benedettini impiantarono il primo nucleo di “S’ortu mannu”.
La tradizione, fra l’altro, racconta che i Pisani durante la loro dominazione nell'Isola esortarono la popolazione locale a innestare gli olivastri concedendoglieli una volta piantati. Oggi l’ uliveto è un parco naturalistico che annovera circa 700 ulivi plurisecolari, molti dei quali, fino a poco tempo fa, erano di proprietà dei cittadini.
In seguito al passaggio di “S’ortu mannu” alla competenza giuridica del Comune di Villamassargia, ogni olivo è stato attribuito in affidamento per 99 anni al rispettivo proprietario di origine: cosicchè quasi ogni famiglia custodisce un esemplare dell ’oasi, identificato con delle lettere sui tronchi indicanti le iniziali del capofamiglia. “S’ortu mannu” è inoltre teatro della manifestazione tradizionale che si svolge ogni ultima domenica del mese di Ottobre a Villamassargia: la Sagra delle olive, che rappresenta un’occasione interessante per chi ama la pregiatissima produzione olearia che vede nel territorio del Comune di Villamassargia suo luogo di elezione.
Cari amici e membri della community di Cam.TV la natura non finisce mai di stupirci ed una caratteristica della popolazione sarda che ho apprezzato ed appreso negli anni è la sua propensione alla contemplazione.
Fonte : Vistanet
Fotografia tratta da(by) Vistanet Web Page
Francesco Maccioni