Founder Junior
Una storia Zen : il nostro vero valore
Caro/a amico/a e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV desidero avere il piacere di condividere con te una preziosa e graziosa storia Zen tra il maestro e l' allievo vertente il tema del nostro vero valore.
Personalmente ritengo che ognuno di noi nella sua autenticità vale seppure non siamo sempre riconosciuti come tali, solo una persona dotata di consapevolezza è in grado di riconoscere e apprezzare il nostro valore, pertanto non dobbiamo preoccuparci di chiedere che qualunque persona sia in grado di scoprire il nostro vero valore :
Storia Zen
Sono venuto qui, maestro, perché mi sento così inutile che non ho voglia di fare nulla. Mi dicono che sono un inetto, che non faccio bene niente, che sono maldestro e un po’ tonto. Come posso migliorare? Che cosa posso fare perché mi apprezzino di più?”.
Il maestro gli rispose senza guardarlo: “Mi dispiace, ragazzo. Non ti posso aiutare perché prima ho un problema da risolvere. Dopo, magari…”. E dopo una pausa aggiunse: “Ma se tu mi aiutassi, magari potrei risolvere il mio problema più in fretta e dopo aiutare te”.
“Con…piacere, maestro” disse il giovane esitante, sentendosi di nuovo sminuito visto che la soluzione del suo problema era stata rimandata per l’ennesima volta.
“Bene” continuò il maestro.
Si tolse un anello che portava al mignolo della mano sinistra e, porgendolo al ragazzo, aggiunse: “Prendi il cavallo che c’è là fuori e va’ al mercato. Ho bisogno di vendere questo anello perché devo pagare un debito.
Vorrei ricavarne una bella sommetta, per cui non accettare meno di una moneta d’oro.
Va’ e ritorna con la moneta d’oro il più presto possibile.
Il giovane prese l’anello e partì. Appena fu giunto al mercato iniziò a offrire l’anello ai mercanti, che lo guardavano con un certo interesse finché il giovane diceva il prezzo.
Quando il giovane menzionava la moneta d’oro, alcuni si mettevano a ridere, altri giravano la faccia dall’altra parte e soltanto un vecchio gentile si prese la briga di spiegargli che una moneta d’oro era troppo preziosa in cambio di un anello. Pur di aiutarlo, qualcuno gli offrì una moneta d’argento e un recipiente di rame, ma il giovane aveva istruzioni di non accettare meno di una moneta d’oro e rifiutò l’offerta.
Dopo avere offerto il gioiello a tutte le persone che incrociava al mercato – e saranno state più di cento- rimontò a cavallo demoralizzato per il fallimento e intraprese la via del ritorno.
Quanto avrebbe desiderato avere una moneta d’oro per regalarla al maestro e liberarlo dalle sue preoccupazioni!
Così finalmente avrebbe ottenuto il suo consiglio e l’aiuto.
Entrò nella sua stanza.“
Maestro” disse “mi dispiace. Non è possibile ricavare quello che chiedi. Magari sarei riuscito a ottenere due o tre monete d’argento, ma credo di non poter ingannare nessuno riguardo il vero valore dell’anello.”
“Quello che hai detto è molto importante, giovane amico” rispose il maestro sorridendo. “Prima dobbiamo conoscere il vero valore dell’anello.
Rimonta a cavallo e vai dal gioielliere. Chi lo può sapere meglio di lui? Digli che vorresti vendere l’anello e chiedigli quanto ti darebbe. Ma non importa quello che ti offre: non glielo vendere. E ritorna qui con il mio anello.”
Il giovane riprese di nuovo a cavalcare.
Il gioielliere esaminò l’anello alla luce della lanterna, lo guardò con la lente, lo soppesò e disse al ragazzo:“
Dì al maestro, ragazzo, che se vuole vendere oggi stesso il suo anello, non posso dargli più di cinquantotto monete d’oro”.
“Cinquantotto monete?” esclamò il giovane.“
Sì” rispose il gioielliere. “Lo so che avendo più tempo a disposizione potremmo ricavare circa settanta monete d’oro, ma se ha urgenza di vendere…”
Il giovane si precipitò dal maestro tutto emozionato a raccontargli l’accaduto.
“Siediti”
“Tu sei come questo anello: un gioiello unico e prezioso.
E come tale puoi essere valutato soltanto da un vero esperto.
Perché pretendi che chiunque sia in grado di scoprire il tuo vero valore?
”E così dicendo si infilò di nuovo l’anello al mignolo della mano sinistra.
Fonte : La finestra sul cielo interiore
Immagine tratta dalla pagina web La finestra sul cielo interiore
Francesco Maccioni
Founder Junior
Caro/a amico/a dell' allargata famiglia di Cam.TV impara per cortesia a volerti bene, a prender ti cura di te stesso/a e principalmente a volere bene a chi ti vuole bene.E' quanto sento di consigliarti dal profondo del mio cuore.Rimanendo in tema desidero proporti un prezioso pensiero del noto poeta e scrittore brasiliano Mario Quintana, a corredare sento di aggiungere un secondo pensiero appartenente alla figura intellettuale di Carl Gustav Jung,
Caro/a amico/a e membro possa tu trascorrere in tutta serenità la Domenica, circondato dagli affetti tuoi più cari.
"Impara a volerti bene, a prender ti cura di te stesso e principalmente a volere bene a chi ti vuole bene.
Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano a te.
Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te.
- Mario Quintana
" Solamente chi è davvero
in grado di stare da solo
senza amarezza
riesce ad attrarre il prossimo.
Non servirà neppure cercarlo
perchè verrà da se. "
- Carl Gustav Jung
Fonte: Verso la Consapevolezza
Immagine tratta dalla pagina web Mycase.it
Francesco Maccioni
Founder Junior
Possa tu caro/a amico/a della community di Cam.TV affrontare la vita da "vero leone", sulle orme di come sostiene il buon Samuel Lion : " Un vero leone non è colui che usa la forza per fare strada.. ma colui che si fa strada con le sue forze.
Ciò vuole essere il mio augurio per te "sgorgante" dalle profondità del mio cuore.
Fonte : La finestra sul cielo interiore
Immagine tratta dalla pagina web La finestra sul cielo interiore
Francesco Maccioni