Founder Junior
Un omaggio alla città di Cagliari
Caro/a amico/a e membro della "famiglia" di Cam.TV oggi desidero rendere omaggio alla città che mi vede vivere, Cagliari, e nel parlarvi della Sagra di Sant' Efisio, che si celebra proprio in questi giorni.
Edificata su sette colli esattamente come Roma, la città di Cagliari è il capoluogo e la città più popolosa della Sardegna, con la sua area metropolitana che conta circa 430 mila abitanti. Fondata nel Neolitico, è con i Fenici prima e successivamente con i Romani che essa diventa una vera città, grazie alla costruzione di strade, acquedotti, porti e dell’anfiteatro che si può tuttora ammirare in una valletta naturale alle pendici meridionali del Colle di Buon Cammino. È però alla dominazione pisana che si deve la struttura attuale della città su più livelli, con il sistema di bastioni e fortificazioni che caratterizzano i quartieri di Castello, Stampace, Marina e Villanova. Passata sotto la dominazione spagnola prima e sabauda poi, Cagliari come tutta la Sardegna ha un rapporto conflittuale con la sua storia, un «legame doloroso», lo definisce, nel suo libro "Viaggio in Sardegna, la scrittrice Michela Murgia"; libro nel quale la brava scrittrice ci illustra a sua Isola "facendo rivivere" 11 percorsi.
Il Duomo, chiamata la cattedrale di Cagliari, è intitolato a Santa Maria Assunta e domina da piazza Palazzo la sottostante piazza Carlo Alberto, situata a un livello inferiore nel quartiere "Castello". In più esso è incorniciato, proprio come in una scenografia, tra le arcate dell’ottocentesco Bastione di Saint Remy.Da osservare e visitare è anche la Chiesa di Santa Croce, riaperta al culto nel 2007 e che si affaccia su una piazza chiusa tra le case dell’ex quartiere ebraico. La sua facciata, maestosa e difficile da fotografare, è divisa in due livelli: quello inferiore con il portone, sormontato da un timpano curvo, quello superiore decorato con lesene.Altri simboli della città sono Cimitero monumentale di Bonaria, il Palazzo Civico, il Palazzo Regio, il Bastione di Saint Remy, le due Torri pisane, l'Anfiteatro, costruito tra il I e il II secolo d.C e il Teatro Lirico.
Caro/a amico/a e membro non si può lasciare Cagliari senza acquistare un gioiello in filigrana: la classica fede sarda, orecchini o bracciali da acquistare in una delle numerose gioiellerie di via Roma o di via Garibaldi.
Ogni anno a Cagliari, dall’1 al 4 maggio, si celebra Sant’Efisio, il patrono della gente di Sardegna. Con la festa si onora il voto perpetuo di ringraziamento fatto al santo per aver liberato, nel 1652, la città dalla peste.Si tratta di una celebrazione che attira un gran numero di persone in città e inizia con un corteo di "Traccas", ossia dei carri trainati da buoi bardati a festa e seguiti da un coro, che intona antiche lodi, inoltre gruppi di persone vestite con abiti tradizionali, in rappresentanza dei paesi dell' Isola danzano e suonano le "Launeddas", strumenti a fiato formati di canne, fino all’arrivo del cocchio dorato che trasporta la statua del santo.
Fonte : Why we love Italy
Einaudi
Foto della Sagra di Sant' Efiso tratta dalla pagina web "Sardegna.buzz"
Francesco Maccioni
Founder Junior
Un Buon 1 Maggio : Il frutto del lavoro è il più dolce dei piaceri secondo il bravo scrittore e saggista Lui De Clapiers De Vauvenargues
Caro/a amico/a e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV, caro/a lavoratore/lavoratrice desidero augurarti un Buon 1 Maggio e proporti quanto sosteneva sul lavoro il buon scrittore e saggista francese Lui De Clapiers De Vauvenargues, un pensiero il suo che io personalmente ritengo molto grazioso.
Caro/a amico/a e membro, caro/a lavoratore/ lavoratrice svolgi il tuo lavoro con amore, è l' atteggiamento che io ritengo più giusto e che sento dal profondo del mio cuore di suggerirti.
" Il frutto del lavoro è il più dolce dei piaceri ”
- Lui De Clapiers De Vauvenargues
Fonte : il Sussidiario - il quotidiano approfondito
Wikipedia
Immagine tratta dalla pagina web "Eboli Archivio Digitale"
Francesco Maccioni
Founder Junior
Le anime sensibili e le loro necessità
Caro/a amico/a e membro dell'allargata "famiglia" di Cam.TV oggi desidero dedicare un pensiero alle anime gentili sicuro che anche tu appartieni a questa "sana categoria" proponendoti i versi, che io trovo particolarmente graziosi, della brava autrice Alessandra Palanca.Io personalmente ritengo che le anime gentili spesso, la maggior parte delle volte si rivelano di vedere in noi quello che non mostriamo come sostiene il saggista Antonio Cuomo ed io aggiungere che esse sono in grado di "leggere" dentro la nostra anima.
" Le anime sensibili hanno bisogno di riposo,
pause, silenzio.
Di ascoltarsi, di incontrarsi,
di non sentirsi sole nella loro diversità.
Hanno bisogno di bellezza, di armonia,
di scambi autentici e profondi,
di essenze pure,
per ricaricarsi e poter così continuare
a dare luce al mondo.
Hanno bisogno di musica vera,
di fiori, di alberi da abbracciare,
vivere con gli animali,
di cantare, di ridere, di leggerezza.
Hanno bisogno di fare ciò che amano,
perchè è ciò per cui sono venute.
Hanno bisogno di libri scritti con l'anima,
di esprimere la loro voce nell'arte,
come nell'azione, nella vita di ogni giorno.
Hanno bisogno di fare ciò in cui credono,
ciò che per loro ha davvero un senso,
di fare dei loro pensieri le loro azioni,
di coerenza fra ciò che sentono e ciò che
mettono in pratica ogni giorno.
Hanno bisogno di comunicare con tutte la creature,
in modo libero e personale,
di imparare a distinguere le voci delle loro Guide,
degli antenati, degli spiriti liberi della Terra.
Hanno bisogno di imparare a fidarsi, a leggere i segni,
a distinguere le energie sottili della natura,
degli elementi e di tutti gli esseri.
Hanno bisogno di lottare e difendersi,
quando è necessario, senza sensi di colpa,
di imparare a schermarsi, a proteggersi, a dire no.
Hanno bisogno di immedesimarsi nel vento,
di farsi abbracciare dall'acqua,
di scoprire i sentimenti dei cristalli,
di scaldarsi ad ogni fuoco che incontrano,
per riuscire ad equilibrare la loro emotività.
Ma soprattutto,
hanno bisogno di capire che la loro sensibilità
è il loro vero, ancestrale, scintillante
e indomabile potere."
- A. Pallanca
Fonte : Riflessioni - Patrizia DAnnibale
Immagine tratta dalla pagina web "Pinterest"
Francesco Maccioni