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3 amiche attraversano l'Oceano Atlantico a remi e siglano anche il record con il tumore
Kathryn Cordiner, Charlotte Irving e Abby Johnston hanno attraversato l’Oceano Atlantico a remi su una piccola barca ed hanno battuto due record in una sola impresa.Le tre intrepide donne hanno remato per 42 giorni di seguito percorrendo 4900 chilometri che separano le isole Canarie da Antigua, nei Caraibi su una piccola barca e senza godere di supporto.
Durante il loro viaggio epico hanno superato onde fino a 4 metri, il sole cocente, la privazione del sonno, le vesciche ed i calli sulle loro mani nonchè gli squali che attaccavano il loro scafo ma alla fine ce l’hanno fatta, stabilendo il record della traversata, ottenendo l'ottimo risultato : 7 giorni più veloci del record mondiale precedentemente stabilito. Nessuno infatti aveva precedentemente percorso questa distanza così velocemente ed è la prima volta che accade con un’atleta con una diagnosi terminale.
La forte Kathryn Cordiner 40 anni, infatti, ha ricevuto la diagnosi di un cancro al collo dell’utero nel Marzo del 2019 ed ha subito un’isterectomia radicale. Dopo l’asportazione dell’utero ha scoperto che il tumore non era guarito e dopo un estenuante trattamento intensivo e di chemioterapia, un intervento chirurgico per metastasi al cuore e sei mesi senza allenamento, è salita sulla barca e ci racconta radiosa “I medici mi hanno detto che non ho decenni ancora da vivere ma anni, quindi voglio davvero trarne il massimo. Non voglio perdere tempo facendo cose che non contano, voglio fare cose che siano stimolanti e divertenti”. E abbracciando la tale filosofia di vita è partita la ricerca sul cancro; Kathryn pertanto ci confida che il suo segreto è vedere la vita come un bicchiere mezzo pieno.
Cari amici tavolta i nostri limiti sono solo a livello mentale !
Fonte : Mezzopieno News Web Page
Immagine tratta da(by) Mezzopieno News Web Page
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In occasione della Giornata della Memoria l'Ospedale Meyer ricorda il pediatra Sergio Levi
Oggi, nella Giornata della memoria, l'Ospedale Pediatrico Meyer torna a ricordare Sergio Levi, il giovane pediatra che prestava servizio come assistente volontario nell’ospedale fiorentino dedicato ai bambini.Essendo ebreo fu espulso, da un giorno all’altro, dall’Università di Firenze in seguito alle leggi razziali fasciste del 1938.Bandito dalla vita pubblica, continuò a esercitare la professione privatamente, curando solo bambini ebrei. Il giovane pediatra attraverso molte e travagliate vicissitudini, riuscì a sfuggire, insieme a parte della sua famiglia, al genocidio nazi-fascista.Nell’ immediato dopoguerra, avvenne riscatto: il medico Sergio Levi divenne infatti uno dei padri italiani della neuropsichiatria infantile e collaborò con l' eminente scienziato Giovanni Bollea.
Cosi' oggi, ancora una volta, l’Ospedale pediatrico fiorentino ha voluto ricordare l’ ingiustizia subita da questo medico, rendendogli omaggio nel corso di una piccola cerimonia che si è tenuta nell’atrio al primo piano dell'ospedale, lato Università.Dopo la deposizione della corona di alloro presso la targa commemorativa, il Direttore Generale, il bravo dott. Alberto Zanobini, ha brevemente ricordato la figura del professionista Sergio Levi , alla cui cerimonia ha preso parte anche la figlia, Adriana.
Fonte : Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer Web Page
Immagine tratta da(by) Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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27 Gennaio : il Giorno della Memoria
Cari amici e membri della community in occasione fella ricorrenza della Shoah, una tragica pagina della storia dell' uomo e che auspico non si ripeta mai più, desidero proporvi un pensiero della Senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz nonchè l' immagine in allegato
"Siate farfalle che volano sopra il filo spinato "
E' un semplicissimo messaggio la senatrice e testimone Liliana Segre che vuole lasciare " ai miei futuri nipoti ideali. Che siano in grado di fare la scelta. E con la loro responsabilità e la loro coscienza, essere sempre quella farfalla gialla che vola sopra ai fili spinati. "
Fonte : NewsTown - le notizie dalla città che cambia Web Page
Immagine tratta da(by) Ma Rio - Amore per la cultura, la letteratura e la grammatica italiana Facebook Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo