Founder Junior
La gioia di vivere e il morire lentamente
Caro/a amico/a e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV in alcune circostanze non potrai morire che lentamente e le circostanze sono ben analizzate nel prezioso pensiero che ho trovato nella pagina web " Pensieri, parole e amore", appartenente alla brava scrittrice Martha Medeiros e che desidero avere il piacere di condividere con te.Caro/a amico/a e membro con il pensiero di Martha Medeiros desidero augurarti una piacevole Domenica :
" Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità."
- Martha Medeiros
Fonte : Pensieri, parole e amore
Immagine tratta dalla pagina web "Pinterest"
Francesco Maccioni
Founder Junior
L' esser liberi e differenti
Caro/a amico/a e membro dell' allargata "famiglia" di Cam.TV nella vita siamo chiamati a condurre un percorso che è unico per ognuno di noi seppure siamo accompagnati dalla presenza delle altre persona, è un pò come l' albero che si sviluppa in maniera singola pur attorniato da altri suoi simili, una similitudine e concetto che ho avuto modo di apprendere dal gesuita Francesco Piras, uno dei maggiori cultori delle filosofie e pratiche orientali.
Caro/a amico/a e membro rimanendo in tema desidero condividere con te un pensiero del bravo Charles Evans Hughes, giurista e politico statunitense, che ci induce in uno stato di riflessione, ci porta a riflettere su quanto siamo differenti e liberi, su quanto il diritto di essere differenti e quindi liberi costituisce un privilegio.
E con tale condivisione desidero augurarti un Sereno sabato nella tua autenticità.
"Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi."
- Charles Evans Hughes
Fonte : Libreriamo
Immagine tratta dalla pagina web " Libreriamo "
Francesco Maccioni
Founder Junior
Il consiglio del fotografo statunitense Edward Steichen su cosa dire ai figli
Cari amici e membri dell' allargata "famiglia" di Cam.TV desidero avere il piacere, in un' ottica pedagogica, di condividere con voi un valido suggerimento offertoci dal bravo fotografo statunitense Edward Steichen vertente il tema cosa è bene dire ai figli, cari amici e membri desidero inoltre ricordarvi l' importanza che riveste una buona educazione :
" Ci sono cose da dire ai nostri figli
Come ad esempio che il fallimento é una grande possibilità. Si ricade e ci si rialza. Da questo s’impara. Non da altro.
Che bisogna saper stare, e basta. E che il dolore si supera.
Ai nostri figli dovremmo dire che c’è tempo fino a quando non finisce, e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.
Dovremmo dire che non ci sono né vinti né sconfitti, e la vita non è una lotta.
Dovremmo dire che la cattiveria esiste ed è dentro ognuno di noi. Dobbiamo conoscerla per gestirla.
Dovremmo dire ai figli che non sempre un padre e una madre sono un porto sicuro. Alcuni fari non riescono a fare luce.
Che senza gli altri non siamo niente. Proprio niente.
Che possono stare male. La sofferenza ci spinge in avanti. E prima o poi passa.
Dovremmo dire ai nostri figli che possono non avere successo e vivere felici lo stesso.
Anzi, forse, lo saranno di più.
Che non importa se i desideri non si realizzano, ma l’importante è desiderare. Fino alla fine.
Bisogna dir loro che se nella vita non si sposeranno o non faranno figli, possono essere felici lo stesso.
Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare.
Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico.
Che possono essere quello che vogliono. Ma non a tutti i costi.
Che esiste il perdono. E si può cedere ogni tanto, per procedere insieme.
Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano. Molto lontano. Dove non li vediamo più.
E che noi saremo qui. Quando vogliono tornare."
- Ph. Edward Steichen
Fonte : Scienza e Spirito
Fotografia di una giovane coppia con i figli tratta dalla pagina web "MODENATODAY"
Francesco Maccioni