Cari amici e membri della community di Cam.TV desidero augurarvi uns serena domenica proponendovi un bellissimo pensiero del premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda
" Le più grandi cose si dicono in silenzio.
Guarda la luna che sorge."
- Grazia Deledda -
Fonte : Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Immagine tratta da(by) Mentelocale Web Page
Cari amici e membri della community di Cam.TV nonchè gli amanti del cicloturismo sono lieto nell'informarvi che a dieci anni di distanza dalla prima indagine condotta della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la riqualificazione dei sedimi ferroviari non più in uso e per la loro riconversione in percorsi dedicati al turismo lento sarebbero aumentati del 60% i chilometri di ferrovie dismesse trasformati in ciclabili per un totale di oltre 1.000 km.
E' quanto emerge da una nuova ricerca condotta da FIAB che rivela i passi in avanti compiuti.Recuperare infatti una ferrovia dismessa significa recuperare il patrimonio culturale ed architettonico composto dalle gallerie, i ponti, i viadotti, ci aselli e le stazioni ed allo stesso tempo evitare il consumo di suolo pubblico vergine. Cosicchè i vantaggi di una tratta di ferrovia dismessa e riconvertita sono molteplici: si valorizzano i territori minori, come i paesi di montagna; si sostiene l’economia locale; si incentiva la mobilità sostenibile quotidiana; si dà impulso alla nascita o alla ripresa di servizi ed attività di accoglienza rivolte in modo particolare ai cicloturisti.
“L’appetibilità e il fascino che regala un percorso di questo tipo è ampiamente superiore a una normale ciclovia” è quanto afferma il bravo Dott. Antonio Dalla Venezia, coordinatore regionale FIAB Veneto e presidente del comitato tecnico scientifico di Bicitalia.org, il quale aggiunge nelle sue dichiarazioni “perché significa pedalare nella memoria e godere di emozioni diverse”.
Tutt' oggi sono 57 le ciclovie recuperate nell'intero territorio italiano e percorrono quasi tutte le regioni, tranne la Valle d’Aosta ed il Molise. Il Veneto vanta il primato con 165,5 km, seguito dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia. La tratta ferroviaria con più chilometri recuperati è la Godrano-Ficuzza-San Carlo in territorio siciliano, con 62 km di ciclabile. Mentre l' Umbria, la Basilicata e l' Abruzzo sono le regioni più attive nel recupero e riconversione delle ferrovie dismesse.
Fonte : Mezzopieno News Web Page
Immgagine tratta da(by) Mezzopieno News Web Page
Cari amici e membri della community di Cam.TV sono lieto nel portarvi a conoscenza della recente scoperto di un antichissimo palazzo Maya in Messico.
Un team di archeologi ha infatti scoperto un palazzo risalente all'antica e gloriosa civiltà Maya, l'antico palazzo è immerso nella fitta vegetazione di Kulubá, una località a poco più di due ore di macchina da Cancún.
Il palazzo un palazzo risalente all' epoca Maya,e quindi ad oltre mille anni fa è stato scoperto nel sito archeologico di Kulubá, ad appena 150 km a ovest dalla località turistica Cancún. L'edificio, dalla misura di 55 metri in lunghezza, 15 in larghezza e 6 in altezza, venne costruito e abitato durante due epoche della civiltà Maya: il periodo tardo classico,dal 600 al 900 d.C. circa e nel periodo classico terminale ossia dall'850 al 1050 d.C.; composto da sei stanze, come spiegano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) del Messico fa parte di un complesso più grande che include due locali residenziali, un altare ed una costruzione di forma circolare che si ritiene fosse un forno. Non solo, gli archeologi hanno ritrovato anche dei resti umani, e vivono la speranza che le analisi forensi possano fornire a loro ulteriori indizi sugli abitanti di Kulubá.
Il bravo Dott.Alfredo Barrera Rubio, uno degli archeologi che ha seguito gli scavi sostiene "Non conosciamo bene le caratteristiche architettoniche di questa regione a nord-est dello Yucatan.Per questo uno dei nostri principali obiettivi è studiare l'architettura di Kulubá."
Tizimín è il comune al quale appartiene il sito di Kulubá ed ha ceduto ormai gran parte del proprio territorio selvaggio alle coltivazioni ed all'allevamento, pertanto Kulubá rimane uno dei pochi luoghi ancora ricchi di flora selvatica,i n parte rimossa per permettere gli scavi e rappresenta lo stesso territorio dove sorge l'antico edificio che potrebbe aiutarne la conservazione: «La riforestazione è un'opzione offerta dall'ambiente», commenta la brava Dott.ssa Natalia H. Tangarife, la quale è una delle restauratrici dell''Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) del Messico e che ci spiega " una soluzione contro il danno provocato dagli agenti atmosferici è piantare alberi in luoghi specifici, affinché proteggano le strutture dall'azione del vento, della luce diretta e di altri elementi".
Fonte : Focus.it Web Page
Immagine tratta da(by) MASDEMX Web Page