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Trascorrere lunghi periodi seduti fa male al cuore
Essere sedentari per lunghi periodi di tempo, e in modo particolare seduti, potrebbe aumentare il rischio di problemi cardiovascolari. Questo è il risultato alla quale sono giunti, dopo una recente indagine, i ricercatori della Simon Fraser University nella British Columbia, in Canada. Non solo dato che una seduta prolungata potrebbe persino aumentare le probabilità di morire presto.
I ricercatori, insieme ai loro colleghi dell'Accademia cinese delle scienze mediche di Pechino, hanno analizzato i dati di oltre 105.000 partecipanti provenienti da 21 Nazioni, i quali sono stati seguiti per una media di 11 anni. Gli studiosi sono giunti a scoprire che le persone che hanno riferito di stare sedute dalle sei alle otto ore al giorno presentavano un rischio aumentato fino al 13% di sviluppare malattie cardiovascolari, nonché di morte prematura, rispetto ai loro coetanei più attivi. Coloro che hanno riferito di essere seduti per più di otto ore al giorno avevano un rischio addirittura maggiore del 20% di problemi di tale natura.
Caro/a amico/a e membro seppure questa conclusione non ha dimostrato causa ed effetto, costituisce un'altra buona ragione per cercare di favorire l'attività nella tua giornata, in particolare se lavori dalla scrivania. In effetti, i ricercatori inoltre hanno scoperto che quando le persone, le quali sedevano più di quattro ore al giorno, sostituivano solo mezz'ora di seduta con l'esercizio fisico, i loro rischi cardiaci e di morte diminuivano del due percento. Tale risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista "JAMA Cardiology".
Fonte : Andrew Weil M.D.
Immagine tratta da(by) A TUTTO YOGA Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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La sicurezza
Caro/a amico /a e membro della grande "famiglia" di Cam.TV desidero avere il piacere di condividere con te un prezioso insegnamento appena arrivatomi dall' amico fraterno e maestro del Corso Zen della scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna, Roberto Orrù.Un insegnamento riguardante il tema della sicurezza tratto dal testo del Canone buddhista "Dhammapada"
LA SICUREZZA
Siamo noi la nostra stessa protezione,
proprio noi siamo la nostra sicura dimora:
come potrebbe essere altrimenti ?
Dunque,
con adeguata premura,
badiamo a noi stessi.
( Dhammapada strofa 380 )
Il Maestro Zen Roberto Orrù arricchisce il testo dell'insegnamento con il suo prezioso commento e per il quale sento di ringraziarlo di cuore : " Volersi sentire sicuri e protetti è perfettamente naturale. Tuttavia, dobbiamo prestare attenzione a dove cerchiamo sicurezza e protezione. Cercare nei posti sbagliati può far sì che quando ci imbattiamo in sensazioni di insicurezza, barcolliamo e la nostra consapevolezza precipita in un doloroso groviglio di paura e rabbia. Occorre cercare dentro di noi una dimora sicura. Bisogna avere accesso a un senso interiore di sicurezza, è prioritario se vogliamo vivere in questo mondo e restare equilibrati. Finché non abbiamo una relazione onesta, consapevole con il nostro desiderio di sicurezza, siamo obbligati a proiettare all’esterno la nostra paura dell’insicurezza; a pretendere che le circostanze siano stabili e in sintonia con le nostre preferenze. Questo ci rende pericolosamente vulnerabili. Un importante aspetto del "badare a noi stessi con adeguata premura" è analizzare le nostre reazioni quando dobbiamo affrontare sensazioni di incertezza. "Proteggere se stessi" non significa non provare sensazioni. Significa imparare a rammentare, al momento giusto, la vera consapevolezza priva di un sé del puro conoscere, che può condurre ad accurata comprensione."
Fonte : Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Immagine tratta da(by) Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Porto di Cagliari : le motovedette si trasferiranno e nel fronte mare di via Roma ci saranno solo imbarcazioni a vela e yacht
Le motovedette che attualmente ormeggiano tra la palazzina della Direzione Marittima e il Molo Ichnusa andranno si trasferiranno area di via dei Calafati, cosicchè l’intero fronte mare cagliaritano sarà consacrato a funzioni turistico ricreative.Sarà cosi' restituita alla città una marina grande, moderna e in una posizione strategica per l’economia del tessuto urbano.
E' stato infatti firmato l’accordo per la riconsegna di nuovi spazi per la nautica nel porto storico di Cagliar: il protocollo d’intesa tra AdSP e la Capitaneria di Porto prevede il trasferimento delle motovedette nella Darsena dei Calafati
Dopo quello, risalente al mese di Aprile, con la Marina Militare, nel pomeriggio di dell'altro ieri AdSP del Mare di Sardegna e Capitaneria di Porto hanno siglato un protocollo d’intesa che ridisegnerà il porto storico del capoluogo sardo.
Un atto, quello firmato dal Presidente Massimo Deiana e dal Direttore Marittimo Mario Valente, in virtù del quale la Capitaneria provvederà al graduale trasferimento di tutte le motovedette, le quali attualmente ormeggiano nelle banchine comprese tra la Darsena antistante alla palazzina della Direzione Marittima e la radice del Molo Ichnusa, nei nuovi spazi individuati nell’area di Via dei Calafati.Un cambio di destinazione, questo, che integra la riconsegna all’AdSP di un’ampia porzione del porto storico da destinare alla nautica da diporto e il trasferimento assumerà efficacia successivamente al completamento, previsto entro il prossimo anno, del polo della cantieristica del Porto Canale, nel quale verranno trasferiti i cantieri nautici attualmente ubicati nella zona dei Calafati.
E' stato cosi' trovato un accordo che, aspetto non secondario, soddisferà a pieno le esigenze operative della Capitaneria di Porto e le dichiarazioni del Prof. Massimo Deiana, Presidente dell’ AdSP del Mare di Sardegna, per l'occasione sono state : “Il protocollo d’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari è un altro passaggio cruciale del complesso processo di ridefinizione degli spazi e delle funzioni del porto storico di Cagliari.Un atto che, grazie alla preziosa e fattiva cooperazione con la Direzione Marittima, ci consentirà, una volta completati i lavori del Polo della Cantieristica al Porto Canale ed il successivo trasferimento dei cantieri navali da via dei Calafati, di destinare le vedette a nuovo ormeggio in un’area completamente riqualificata ed infrastrutturata, e restituire la Darsena fronte Capitaneria e la radice del Molo Ichnusa alle finalità turistico ricreative sue proprie” mentre il Direttore Marittimo, il bravo dott. Mario Valente ci spiega" “Con questo protocollo – dice Mario Valente, Direttore Marittimo di Cagliari – poniamo le basi per una più efficace ed efficiente risposta alle emergenze in mare, in quanto le motovedette troveranno una migliore collocazione in prossimità della centrale operativa della Capitaneria”.
Fonte : Casteddu Online
Immagine del poto di Cagliari tratta da(by) Casteddu Online Web Page
Francesco Maccioni Mediatore Marittimo ed Aereo - Nautic Broker Manager