Founder Junior
Caro/a amico/a e membro della grande "famiglia" di Cam.TV desidero augurarti un sereno proseguimento della domenica avendo il piacere di condividere co te la fotografia del noto Canyon "Su Gorropu" in Sardegna, magari un giorno avrò il piacere di effettuare insieme a te un bel trekking tra le meraviglia che l'Isola offre.
Fotografia tratta da(by) Orosei Adven Tours
Francesco Maccioni
Founder Junior
La Grande Barriera Corallina australiana, la più grande al mondo e data per persa , ha raggiunto il suo punto di massima fioritura da 36 anni
La Grande Barriera Corallina australiana è casa di una straordinaria diversità biologica e di molte specie endemiche estremamente rare che si trovano solo in questo ecosistema ed è considerata uno degli ecosistemi più a rischio a causa dell’innalzamento della temperatura degli oceani, colpita per giunta dal fenomeno dello sbiancamento dei coralli.
Secondo uno studio risalente al 2012 più della metà dei suoi coralli dal 1985 era andata persa, mentre altri studi sono arrivati a stimarne una perdita fino a due terzi.
Tuttavia e fortunatamente l ’ultimo rapporto ufficiale dell’Australian Institute of Marine Science ha diffuso delle rilevazioni che indicano un “diffuso recupero e la più alta copertura corallina registrata nella barriera settentrionale e centrale, in gran parte a causa dell’aumento dei coralli Acropora a crescita rapida”.
Le temperature dell’acqua superiori alla media hanno comportato uno sbiancamento diffuso dei coralli ma non alla loro mortalità estesa, questo ha consentito alla crescita corallina di continuare ad aumentare e a raggiungere la copertura di corallo duro del 33%, il livello più alto registrato negli ultimi 36 anni di monitoraggio.
La Grande Barriera Corallina è la più grande struttura singola del Mondo, essa è composta da organismi viventi oltre da miliardi di minuscoli organismi, noti come polipi corallini, i quali stanno mostrando una resilienza inaspettata oggetto di studio da parte della scienza.
Caro amico a/a e membro quanto è meravigliosa la natura e non manca mai di sorprenderci !
Fonte : Mezzopieno News
Immagine tratta da(by) Today Web Page
Founder Junior
La nostra ombra
Caro/a amico/a e membro della grande "famiglia" di Cam.TV desidero avere il piacere di condividere con te un prezioso insegnamento riguardante il nostro lato oscuro del grande maestro di vita qual'è il gesuita Mariano Ballester.
Caro/a amico/a con l'insegnamento del maestro Mariano Ballester desidero augurarti un Venerdi' trascorso in serenità.
"La nostra ombra contiene tutti quegli aspetti che non sembrano adatti a mettersi in mostra: paure, rabbie, aggressività, etc….
L’ ombra vive sempre in noi ed è parte essenziale, insieme con le nostre luci, della nostra personalità. Essa contiene il nostro “lato oscuro” che, quanto più rimosso ed ignorato, risulta essere causa di conflitti e sofferenze.
Ciascuno di noi ha la propria ombra, che richiede di essere ascoltata ed integrata nella nostra consapevolezza.
Anche i maestri di meditazione hanno la loro ombra. Una volta i discepoli bersagliavano il loro maestro tempestandolo di domande sulla sua esperienza illuminativa: “cosa si sente nell’illuminazione?”, “come potresti descriverla?”, “come e quando è avvenuto questo fatto nella tua vita?”. Fino a quel giorno il guru era stato invariabilmente poco o pochissimo esplicito su questo argomento, ma in quel momento si decise a parlare, tuttavia i discepoli rimasero stupiti ascoltando la sua risposta: “dovete sapere figlioli che io, prima dell’illuminazione, ero quasi sempre depresso ed esaurito, ma ora, dopo l’illuminazione ho quasi sempre delle depressioni e degli esaurimenti”.
La risposta del guru è certamente splendida: l’illuminazione non sopprime la natura, il temperamento, il proprio Dna… ma tutti questi elementi dell’essere subiscono una trasformazione: vengono oggettivati dal meditante che si disidentifica dagli stessi, divenendo testimone della realtà spirituale trascendente e vivente in ogni uomo.
Per il meditante riscoprire gradatamente la propria ombra è una vera grazia per la crescita nella conoscenza e nel vero amore e accettazione di sé. Questo non vuol dire adagiarsi nella pigra sclerosi dei propri difetti, bensì abituarsi a non spaventarsi di sé stessi, a non odiarsi, né autopunirsi per i propri sbagli, a riconoscere, con tenacia e pazienza, con sincerità e maturità, il proprio lato meno luminoso."
- Mariano Ballester, L’ultimo silenzio della meditazione, Ed. Appunti di Viaggio, p 193 e ss
Fonte : Scuola di Meditazione Trascendentale Sarrdegna
Immagine tratta da(by) ViaggiNews Web Page