Founder Junior
In Olanda arrivano i supermercati dove gli anziani possono parlare, è un'iniziativa contro la loro solitudine
La grande catena di supermercati olandese Jumbo ha aperto 200 “casse per la chiacchierata” nei suoi punti vendita sparsi nel Paese.
La scelta è dedicata ai clienti che vogliono fare la spesa senza fretta e che amano dialogare con l’addetto alla cassa mentre pagano il conto.L ’iniziativa della catena olandese rientra in un programma sostenuto dal Governo per combattere la solitudine nella Nazione , in special modo tra gli anziani e l'isolamento sociale mentre in molti altri. supermercati vengono eliminate le casse con personale umano per fare spazio a quelle automatiche “fai da te".
Se una tale abitudine non è tollerata dai clienti che hanno l’ opposta esigenza, quella di fare presto, e che spesso iniziano a sbuffare e a lamentarsi appena un cliente si intrattiene alla cassa l 'iniziativa si pone il dichiarato obiettivo di combattere la solitudine e mostrare vicinanza alla popolazione anziana.
La brava Colette Cloosterman van Eerd, responsabile della catena Jumbo, per l'occasione ha dichiarato “I nostri negozi sono un importante luogo di incontro per molte persone , vogliamo giocare un ruolo nell'identificare e ridurre la solitudine. Gli addetti alle operazioni di cassa, sostengono l'iniziativa e vogliono aiutare le persone a stabilire un contatto reale con loro per genuino interesse. È un piccolo gesto, ma molto prezioso, soprattutto in un mondo che si digitalizza e diventa sempre più veloce”,
L' iniziativa si colloca in una realtà dove secondo l’ organizzazione governativa Statistics Netherlands il 26% degli olandesi di età superiore ai 15 anni si sente “moderatamente solo”, mentre tale proporzione sale al 33 per cento tra gli over 75.
Cari amici sosteniamo i gesti, le iniziative che possono rendere più civile, più a dimensione della persona la nostra società !
Fonte : EUROPA TODAY Web Page
Mezzopieno News Web Page
Immagine tratta da(by)EUROPA TODAY Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
Gli “ spaghetti alla pescatora povera” con le alici ed i peperoncini verdi è un piatto che si gusta nei ristorantini della piccola isola ed autentica perla del Golfo di Napoli, proclamata Capitale della Cultura 2022.
Andando alla ricerca dei profumi e dei sapori della favolosa isola di Procida li si può trovare riassunti in un piatto della sua cucina: gli “ spaghetti alla pescatora povera ”.Povera perché gli ingredienti sono poveri: le alici ed i peperoncini verdi, che non potevano mai mancare sulle tavole dei pescatori.
Cari amici aspettando di gustare la semplice e squisita pietanza nei ristorantini della splendida isola potete potete cimentarvi nel cucinarla.
Ingredienti :
500 g di spaghetti,
500 g di alici fresche,
300 g di peperoncini verdi,
1 spicchio d’aglio tritato,
1 peperoncino,
10 pomodorini datterini,
2 cucchiai di pecorino romano grattugiato,
olio evo e sale qb.
Per la preparazione :
Potete iniziare la preparazione dei vostri gustosi “ spaghetti alla pescatora povera ” mondando i peperoncini verdi per tagliatrli fini e metterli a soffriggere in una padella con un filo di olio evo. Nel mentre, pulirete le alici, prelevando tutte le lische. Dopo di chè taglierete a tocchettini i pomodorini che metteterete a soffriggere in un’altra padella, insieme ad aglio, un filo d’olio evo ed il peperoncino. Li farete cuocere a fuoco basso coperti per qualche minuto. Dopo di chè sarà il momento di aggiungere i peperoncini verdi e di aggiungere le alici, proseguendo in cottura per altri 5 minuti, quindi aggiusterete di sale.
Nel mentre farete lessare gli spaghetti per poi scolarli al dente e tuffarli nella padella con il condimento, aggiungendo successivamente un mestolo di acqua di cottura per ultimare il tutto. Quindi servirete i vostri squisiti spaghetti spolverizzandoli con una grattugiata di formaggio, a questo punto cari amici non mi rimane che augurarvi un buon appetito.
Fonte : LA CUCINA ITALIANA Web Page
Immagine dell’Isola di Procida tratta da(by) Napoli Turistica Web Page
Questo articolo è dedicato all’amico Prof. Bernardo Carpiniello, nativo di Procida
Francesco Maccioni
Founder Junior
Microbioma ed Immunità
E’ ormai accertato che il Microbioma influenza la risposta alle cure anticancro e che nel melanoma il consumo di fibre può migliorare l'azione degli immunoterapici.
I farmaci immunoterapici infatti funzionano meglio se il Microbioma è in salute ed è ormai un dato sempre più certo che la composizione batterica del nostro intestino influenzi la risposta immunitaria contro il tumore. Ma ciò che potrebbe fare la differenza secondo uno studio appena pubblicato dalla nota e rinomata rivista “ Science ” sarebbe la fibra alimentare ingerita dato che sulla base di quanto descritto nell'analisi svolta dai ricercatori dell'MD Anderson Cancer Center di Houston il suo consumo, migliorando il Microbioma, sarebbe in grado di influenzare positivamente la risposta agli immunoterapici nei pazienti con melanoma metastatico.
L’immunoterapia ha rivoluzionato la cura di molte forme tumorali ma putroppo ad oggi non tutte le persone rispondono efficacemente a questa strategia cosicchè la ricerca scientifica si sta dirigendo verso l'individuazione di nuovi approcci per aumentare la percentuale di chi risponde positivamente alle cure, uno di questi approcci è costituito dall'analisi del Microbioma e la sua successiva modifica e a dimostrazione dello stretto legame tra la composizione batterica dell'intestino e l’ efficacia delle terapie dei recenti studi hanno rivelato che i pazienti con tumori solidi trattati con immunoterapia e che erano in terapia antibiotica rispondevano molto meno efficacemente alle cure rispetto a coloro che non avevano assunto antibiotici.
Cari amici vediamo pertanto insieme l’importanza dell’influenzare positivamente il Microbioma con l’alimentazione.
Diversi gruppi di ricerca nel Mondo, partendo da questo concetto, sono al lavoro nel tentativo di identificare quei fattori in grado di migliorare la risposta all'immunoterapia attraverso la "modulazione" del Microbioma. Uno di questi è il consumo di fibra alimentare. Nello studio pubblicato sulla rivista “ Science ” il gruppo di ricerca statunitense ha scoperto che nelle persone in trattamento con immunoterapici per un melanoma metastatico il consumo di fibra senza alcuna aggiunta di probiotici era in grado di influenzare positivamente la risposta alle terapie, ma vi è un qualcosa in più : il dato è stato confermato anche nei modelli animali dato che nei topi, sottoposti ad una dieta a basso contenuto di fibre o al consumo di probiotici, le cellule del sistema immunitario attivate contro il tumore risultavano meno performanti.
Sono risultati importanti quelli ottenuti dallo studio che mostrano ancora una volta l’importanza dello studio vertente come influenzare la composizione batterica al fine di rispondere più efficacemente alle terapie.
Un altro studio a supportare la tesi che vede l'importanza di un Microbioma dalla composizione equilibrata è quello presentato all'ultimo congresso ASCO relativo all'utilizzo degli inibitori di pompa protonica per il trattamento del reflusso.
Questi farmaci infatti, modificando il pH gastrico, sono responsabili dell'alterazione della flora batterica ed è emerso dalle analisi che nei pazienti trattati con immunoterapia il consumo concomitante degli inibitori di pompa protonica correlava con una peggiore prognosi.Il futuro sta quindi nella ricerca scientifica dato che alla base dello stretto legame tra i batteri ed il funzionamento dell'immunoterapia sembrerebbero esserci i Metaboliti prodotti dai microrganismi, sostanze capaci di modulare positivamente il sistema immunitario. Poterli quindi individuare e modificare a proprio piacimento la flora batterica potrebbe essere la giusta strategia per migliorare l'efficienza dei trattamenti immunoterapici.
Articolo su OK BENESSERE E SALUTE del Prof. Daniele Banfi, giornalista professionista e redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano – con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza e collabora con diverse testate nazionali.
Immagine tratta da(by) EUFIC.ORG Web Page
Francesco Maccioni Consulente G&Life S.p.A brand Generame – Ricercatore Indipenden