Founder Junior
Caro amico, cara amica e membro dell'allargata "famiglia" noi siamo in grado di superare ogni tempesta grazie alla saggezza.Ti auguro un inizio della nuova settimana scevro da preoccupazioni e dinamiche problematiche.
Desidero proporti, rimanendo in tema e sperando che possa rivelarsi utile a te, un prezioso insegnamento del maestro Zen Thich Nhat Hanh, il quale anche solo sulla paura ritiene che "il solo modo per liberarsi da essa ed essere davvero felici è riconoscerla e cercarne le radici profonde e che invece di tentare di rifuggirla, possiamo invitarla ad affiorare alla coscienza e osservarla con uno sguardo limpido e profondo":
SUPERARE LA TEMPESTA CON LA SAGGEZZA
Il solo modo per liberarsi dalla paura ed essere davvero felici è riconoscerla e cercarne le radici profonde. Invece di tentare di rifuggirla, possiamo invitarla ad affiorare alla coscienza e osservarla con uno sguardo limpido e profondo.
Abbiamo paura di cose che sono al di fuori di noi e che non possiamo controllare. Ci preoccupiamo di ammalarci, d’invecchiare e di perdere le cose cui teniamo di più. Cerchiamo di aggrapparci con tutte le nostre forze a ciò che ci è caro: la nostra posizione, i beni che possediamo, le persone amate. Tenerci stretti tutto questo non allevia la nostra paura. Un giorno finiremo per dover lasciare tutto. Non potremo portarci dietro le cose a cui teniamo.
Potremmo credere che, se ignoriamo le nostre paure, esse ci abbandoneranno. Se seppelliamo le ansie e le preoccupazioni nel profondo della nostra coscienza, esse continueranno ad assillarci e ad arrecarci sofferenza. Abbiamo una gran paura di essere impotenti, eppure abbiamo il potere di guardare in profondità le nostre paure, per non esserne più in balìa. Possiamo trasformare la paura. La pratica di vivere pienamente nel momento presente – ciò che definiamo consapevolezza o presenza mentale – ci può infondere il coraggio di affrontare i nostri timori senza più esserne totalmente oppressi e dominati. Essere consapevole significa rivolgere uno sguardo profondo alla nostra vera natura di inter-essere, toccarla e riconoscere che niente è mai perduto
.La prima cosa da fare per osservare la nostra paura è farla affiorare alla coscienza senza giudizio: ci limiteremo a riconoscere con serenità che esiste. Questo passo porta con sé un grande sollievo. Poi, una volta che la paura si sarà calmata, possiamo accoglierla abbracciandola teneramente e guardare in profondità le sue radici e la sua causa. Comprendere l’origine delle nostre ansie e paure ci aiuta a lasciarle andare. La nostra paura deriva da qualcosa che sta accadendo ora o si tratta di un timore antico, che ci portiamo dentro da quando eravamo piccoli? Quando ci esercitiamo a far affiorare le nostre paure, ci rendiamo conto di essere ancora vivi, che abbiamo ancora molte cose di cui far tesoro e gioire. Se non siamo troppo impegnati a reprimere e a gestire i nostri timori, possiamo goderci il sole, la nebbia, l’aria e l’acqua. Se riusciamo a guardare a fondo la nostra paura e ad averne una visione chiara, potremo vivere una vita ricca di valore.
Vivere senza paura non solo è possibile ma è la gioia suprema. Quando toccate l’assenza di paura, siete liberi. Se mi trovassi su un aeroplano e il pilota annunciasse che l’aereo sta per schiantarsi, comincerei a praticare la respirazione consapevole. Se un giorno doveste ricevere brutte notizie, spero che riuscirete a fare lo stesso. Ma non aspettate che si presentino i momenti critici per esercitarvi a trasformare la vostra paura e a vivere in modo consapevole. Nessuno vi può liberare dalla paura. Nemmeno se il Buddha in persona fosse seduto accanto a voi potrebbe aiutarvi. Siete voi stessi che potete imparare a farlo con la pratica. Se farete della pratica della consapevolezza un’abitudine, nel momento in cui si presenteranno le difficoltà , saprete cosa fare.
- Thich Nhat Hanh
Fonte : Il Buddhismo nella vita quotidiana
La fotografia di una tempesta di fulmini al largo di Genova è tratta dalla pagina web "Genova24.it"
Francesco Maccioni Â
Founder Junior
Il rimpianto
Caro lettore, cara lettrice oggi desidero trattare insieme a te il tema del rimpianto che si rivela un dispendio di energie e che ci è di ostacolo al cambiamento, per lo meno a mio modesto parere.
La scrittrice scrittrice neozelandese, saggista e giornalista, considerata una delle più influenti e importanti autrici del movimento modernista, Katherine Mansfield e autrice di racconti e poesie che esplorano le ansie e le paure, la caducità delle esperienze umane e la sessualità riguardo al rimpianto sosteneva :
"Il rimpianto è uno spaventoso dispendio di energia; non puoi servirtene come base per costruirci sopra qualcosa, è buono solo per sguazzarci dentro."
- Katherine Mansfield
Fonte : La finestra sul cielo interiore
Immagine tratta dalla pagina web "La finestra sul cielo interiore"
Francesco Maccioni Â
Founder Junior
La crescita
Caro lettore, cara lettrice oggi desidero affrontare insieme a te il tema della vita.
Per l' occasione desidero avvalermi di un pensiero breve, ma a mio parere capiente nonchè in accordo con la mia persona, del coach life Roberto Potocniak secondo il quale Crescere significa : "accettare i rischi della vita, uscire dalla propria chiusura e aprirsi alla vita...Crescere è vivere in costante comunione con la vita reale, non nella mente, non nell'immaginazione, non nei pensieri.Crescere è restare nudi, aperti, disponibili e vulnerabili alla vita... solo così si da' spazio alla vita".
Fonte : WAKE UP - il circolo dei ricercatori
Immagine tratta dalla pagina web "WAKE UP - il circolo dei ricercatori"
Francesco Maccioni Â