Founder Junior
SOCRATE : È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s'illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza
Caro lettore, cara lettrice il buon Socrate ha dedicato gran parte della sua vita a indagare la natura della conoscenza e dell'ignoranza. Il noto filosofo greco giunse cosi' a sostenere che l'ignoranza, argomento tuttora attuale, è la radice di tutti i mali e che le persone compiono azioni sbagliate non per cattiveria intrinseca, ma per ignoranza.
Secondo Socrate chi agisce male, in realtà, crede di fare del bene e al contrario la conoscenza è la chiave per una vita virtuosa. Il godere di una buona conoscenza di se stessi e dell' ambiente che ci circonda ci permette di prendere decisioni consapevoli nonchè di agire in modo etico.
Infine caro lettore, cara lettrice sento di aggiungere che per Socrate la conoscenza non si acquisisce passivamente, ma attraverso un dialogo costante e un'analisi critica delle proprie idee e che il suo famoso metodo, basato su domande e risposte, mirava a stimolare il pensiero critico e a far emergere le contraddizioni nelle nostre convinzioni.
Fonte : CIRCOL ART
La fotografia raffigurante una statua dedicata a Socrate è tratta dalla pagina web "Ritiri Filosofici"
Francesco Maccioni
Founder Junior
Le persone forti
Caro amico, cara amica e membro della community di Cam.TV oggi desidero dedicare uno spazio alle persone forti.Su tale tema ho trovato sul web un pensiero espresso dal Dott. Roberto Diana nel quale, in diversi aspetti, mi ci ritrovo e pertanto desidero proportelo con il pensiero, in tutta franchezza, che anche tu possa rispecchiarti in una persona forte.Il Dott. Roberto per giunta nel suo pensiero offre generosamente degli spunti interessanti:
"I FORTI"
I forti non sono amati.
Sono scomodi.
Sono poco manipolabili.
I forti sanno sentire se stessi,
conoscono i loro diritti e non sono
disposti di rinunciarci.
Sanno essere felici malgrado tutto.
Hanno delle radici potenti che non
si possono estirpare.
Non è facile distruggere i loro principi,
la loro dignità, la loro fiducia in se
stessi.
Sono in grado di sostenere qualsiasi
verità, i colpi del destino, la tortura del
tradimento e le tempeste delle proprie
emozioni.
Non hanno paura del dolore: hanno già
attraversato il loro inferno personale e
sanno trasformare le ferite in saggezza,
sanno godere la vita, conservando nel cuore
la bellezza e la tenerezza.
Non si aggirano sulle strade altrui,
non commerciano di felicità,
non elemosinano l'amore.
Ma se dovessero conoscere questo sentimento
lo accetterebbero come un
dono e non tradirebbero mai coloro
che amano.
Vivendo con onestà, i forti si evolvono,
si approfondiscono...
Ciascuno di loro porta una croce personale
senza farla cadere sulle
spalle degli altri.
Quando sbagliano si rialzano traendone
una lezione, invece di accusare
qualcuno.
I forti sanno andarsene, per sempre.
Non provate la loro resistenza:
vi pieghereste.
Caro amico, cara amica e membro al di là di tutto ritengo che la persona è bene che si accetti e venga accettata cosi' com'è dall'ambiente ad essa circostante, situazione aimè non troppo frequente.
Fonte : Condivisione del Dott. Roberto Diana sulla sua pagina web
L' immagine in allegato, contenente un grazioso pensiero sulle persone forti, è tratta dalla pagina web "Mamma e Bambini"
Francesco Maccioni
Founder Junior
I 24 grandi insegnamenti che Fëdor Dostoevskij ha lasciato all’umanità. L’ultimo è sorprendentemente attuale
Caro lettore, cara lettrice oggi desidero, avendone il piacere, condividere con te i 24 grandi insegnamenti che Fëdor Dostoevskij , scrittore e filosofo, ha lasciato all’umanità.
Ti sorprenderai nel constatare che l' ultimo di essi risulta essere attuale:
1. Bisogna rieducare tutta una generazione per renderla degna della libertà.
- I demoni
2. Le piccole cose hanno la loro importanza: è sempre per le piccole cose che ci si perde.
- Delitto e castigo
3. Il soffrire passa, l'aver sofferto non passa mai.
- Umiliati e offesi
4. La sofferenza e il dolore sono sempre inevitabili per una coscienza sensibile e per un cuore profondo. Gli uomini veramente grandi, secondo me, devono provare una gran tristezza su questa terra.
- Delitto e castigo
5. Colui che genera un figlio non è ancora un padre, un padre è colui che genera un figlio e se ne rende degno.
- I fratelli Karamazov
6. Se un uomo ha una coscienza soffrirà per i suoi errori, quello sarà il suo castigo e anche la sua prigione.
- Delitto e castigo
7. A volte l'uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza.
- Delitto e castigo
8. Mi chiedo: “Che cos’è l’inferno?”. Ed è così che lo definisco: “La sofferenza di non poter più amare”.
- I fratelli Karamazov
9. Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte.
- Diario di uno scrittore
10. Sta proprio qui tutto il mio orrore: capisco tutto!
- La mite
11. Se vuoi trionfare su tutto il mondo, vinci te stesso.
-I demoni
12. Siamo tutti crudeli, siamo tutti dei mostri, tutti noi costringiamo a piangere la gente.
- I fratelli Karamazov
13. Conoscerai un grande dolore e nel dolore sarai felice. Eccoti il mio insegnamento: nel dolore cerca la felicità.
- I fratelli Karamazov
14. Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata.
- Delitto e castigo
15. Vi giuro, signori, che l'esser troppo consapevoli è una malattia, un'autentica, assoluta malattia.
- Memorie dal sottosuolo
16. Soprattutto, non mentire a te stesso. L'uomo che ascolta la propria menzogna arriva al punto che non riesce a distinguere la verità dentro di sé o attorno a lui e quindi perde tutto il rispetto per se stesso e per gli altri. E senza rispetto, cessa di amare.
- I fratelli Karamazov
17. Se vuoi essere rispettato da altri, il grande segreto è rispettare te stesso.
- Memorie dal Sottosuolo
18. L’uomo è infelice perché non sa di essere felice. Solo per questo. Questo è tutto, tutto! Chi lo comprende sarà subito felice, immediatamente, nello stesso istante.
- I demoni
19. La povertà non è un vizio; ma la miseria, l’indigenza è vizio. Nella povertà voi conservate ancora la nobiltà dei vostri sentimenti innati; nella miseria, invece, nessuno mai la conserva.
- Delitto e castigo
20. Mi tormentava, il fatto che nessuno mi somigliava e io non somigliavo a nessuno. «Io sono solo, e loro sono tutti», pensavo, e mi mettevo a riflettere.
- Memorie dal sottosuolo
21. Siate sinceri e semplici, questo è l’essenziale.
- Diario di uno scrittore
22. Non passione ci vuole, ma compassione, capacità cioè di estrarre dall’altro la radice prima del suo dolore e di farla propria senza esitazione.
- L’idiota
23. E’ mai possibile che ogni uomo, guardando gli altri, abbia il diritto di decidere chi di loro è degno di vivere e chi non lo è ?
- I fratelli Karamazov
24. Fintanto che ciascun uomo non sarà diventato veramente fratello del suo prossimo, la fratellanza non avrà inizio. Nessuna scienza e nessun interesse comune potrà indurre gli uomini a dividere equamente proprietà e diritti. Qualunque cosa sarà sempre troppo poco per ognuno e tutti si lamenteranno, si invidieranno e si ammazzeranno l'un l'altro.
- I fratelli Karamazov
Fonte : Condivisione di Alessandro Quarta sulla sua pagina web personale
L' immagine raffigurante Fëdor Dostoevskij è tratta dalla pagina web "la Capanna del Silenzio"
Francesco Maccioni