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Il legame tra sonno, stress e mal di testa
Il sonno è importante ed ha un impatto fondamentale sulla salute e sulla qualità della nostra vita. Dormire a sufficienza e bene è importante per la salute fisica e mentale, influenza la produttività, la capacità decisionale e l’umore.
Ogni mese di Marzo ricorre il " World Sleep Day ", un’iniziativa a cadenza annuale promossa dalla World Sleep Society, con l' obiettivo di rafforzare la consapevolezza di quanto un sonno regolare sia non solo importante ma decisivo per il benessere individuale e non solo, dato che ha la funzione anche di sottolineare come occorre rivolgersi ad uno specialista in caso di disturbi del sonno.
Il momento di profondo stress che stiamo vivendo, legato all'attuale emergenza dal virus COVID-19, ha causato una naturale modifica delle nostre abitudini.
Le stesse misure attuate dal governo per il contenimento del contagio possono aver influito non poco anche sul nostro sonno.
Cari amici e membri approfondiamo l'argomento insieme al dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo presso l'Istituto Humanitas.
Lo stress influenza il sonno?
“Quel che viviamo durante il giorno ma anche le emozioni che proviamo possono accompagnarci anche nel corso della notte. Stress e ansia, per esempio, possono influire sul sonno perché attivano dei meccanismi a livello ormonale che possono tenerci svegli in quanto interferiscono con l’azione della melatonina, l’ormone deputato alla regolazione del ciclo sonno-veglia”, spiega egregiamente il dottor Vincenzo Tullo.
Come possiamo dormire meglio?
È bene ed importante ricordare come alcune accortezze possano aiutarci a nell' assicurarci un buon sonno, specie in momenti faticosi come quello che stiamo attualmente vivendo come per esempio :
- Cercare di avere un ritmo regolare per quando riguarda il sonno, andando a dormire e svegliandosi sempre alla stessa ora.
- Non superare i 45 minuti di sonno giornaliero, per chi è abituato a prendersi un momento di riposo.
- Non fare attività fisica prima di dormire.
- Utilizzare un letto comodo, assicurarsi che la stanza sia ben ventilata e che la temperatura sia adeguata.
- Assicurarsi un ambiente il più possibile buio e silenzioso.
- Evitare di utilizzare pc, smartphone e tablet una volta a letto.
- Nelle ore che precedono il momento in cui si va a dormire è bene: evitare di fumare, di assumere caffeina, di consumare alcol e alimenti pesanti, speziati o dolci.
Mal di testa al risveglio: come comportarsi?
“Se il nostro sonno è influenzato dallo stress e dalle preoccupazioni accumulate, è molto probabile che al risveglio si abbia mal di testa. Se si ha bisogno di un piccolo aiuto per dormire bene di notte si possono provare alcuni integratori come: melatonina, biancospino, lavanda, magnesio, valeriana, passiflora, camomilla. In alcuni casi critici e dopo consulto medico si possono utilizzare per un breve periodo i sedativi-ipnotici come le benzodiazepine e derivati.
Se i disturbi del sonno ed eventualmente la cefalea al risveglio tendono a persistere per più di 1-2 mesi bisogna fare il punto della situazione con un neurologo; potrebbe trattarsi di apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo, patologie extrapiramidali, disturbi psichiatrici, disturbi respiratori o cardiaci”, conclude l'esperto dottor Vincenzo Tullo che ringraziamo tanto
Fonte : HUMANITAS SALUTE Web Page
Immagine tratta da(by) manifattura FALOMO Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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La povertà nel Mondo
Cari amici e membri della community oggi desidero affrontare insieme a voi il tema della povertà nel Mondo proponendovi un pensiero del bravo Romano Battaglia e con in allegato un pensiero dell'altrettanto bravo Gigi Proietti.
Pensieri che entrambi mi hanno colpito particolarmente e che mi hanno condotto ad una riflessione
" C'è grande povertà nel mondo:
quella delle persone che non sono mai contente di nulla,
quelle di chi non sa nè ridere nè piangere,
quella di coloro che non sanno dare nulla di sé agli altri..
.Poi c'è la povertà ancora più gelida:
"quella dovuta alla mancanza d'amore".
- Romano Battaglia
Fonte : Verso La Consapevolezza Facebook Page
Immagine tratta da(by) Verso La Consapevolezza Facebook Page
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Un tipico dolce sardo s' Aranzada
Cari amici e membri della community desidero parlarvi di un tpico dolce sardo più precisamente del nuorese, s'Aranzada, un dolce a base di scorza d’arancia, miele e mandorle la cui preparazione è abbastanza semplice ma richiede tempo e pazienza, una volta comprate le arance ci vorranno alcuni giorni per poter ultimare del tutto gli squisiti dolcetti, ma basteranno pochi minuti di tempo nei primi due giorni da dedicare a cambiare l’acqua della scorza delle arance, questo procedimento servirà a togliere l’amaro della scorza.Per il completamento dei dolcetti vi occorreranno dei pirottini di carta.
Ingredienti p
150 grammi di miele
100 grammi di scorza d’arancia
50 grammi di mandorle pulite
palline di zucchero
Per la preparazione :
potete iniziare la preparazione dei vostri dolcetti s'Aranzada lavando bene le arance, è meglio se utilizzerete uno spazzolino per fregarle sotto l’acqua corrente, avendo la buccia porosa si riuscirà a pulire esse meglio.
Una volta lavate bene le arance provvede a sbucciarle stando attenti a non prendere anche la parte bianca e dopo averle pelate tutte prendete un tagliere e tagliatele a sottilissime listarelle.
Dopo di chè mettete le scorze d’arancia in una ciotola per poi ricoprirle d’acqua e tenerle in acqua per due giorni, avendo la cura di cambiare questa 3/4 volte al giorno. Trascorsi due giorni, sbollentate le scorze d’arancia due volte per 2/3 minuti circa, potete preparare due pentoline d’acqua, o scolarle, cambiare l’acqua e aspettare che bolla per ripetere l’operazione.
Dopo averle sbollentate per due volte e scolate, adagiate le scorze i arancia su una tovaglietta lasciandole asciugare per una notte. Quindi tagliate in due le mandorle per tagliarle successivamente a listarelle sottili, farle tostare per qualche minuto al forno ed infine tiratele fuori quando inizieranno a cambiare colore, devono presentarsi leggermente dorate.
La mattina dopo le verserete in una pentola con fondo spesso, aggiungerete il miele ed accenderete la fiamma, tenendola sempre bassa. Fate cuocere per 30 minuti circa, mescolando ogni tanto, trascorsi 30 minuti il miele si sarà quasi totalmente assorbito, ed è il momento che potrete aggiungere le mandorle tostate e far cuocere per altri 8/10 minuti.
Terminata la cottura verserete subito nei pirottini onde evitare che il tutto si asciughi troppo, raffreddandosi troppo si farebbe fatica, aiutatevi pertanto con un cucchiaio ed un cucchiaino.
Fonte : Vistanet.it Web Page
Immagine tratta da(by) Ricette di Sardegna Web Page