Forse stavamo correndo troppo. Forse eravamo troppo precipitosi. Forse eravamo lì ma non c'eravamo per davvero. Forse avevamo perso di vista il buono. Forse pesavamo tutto troppo senza distinguere tra superfluo e necessario, tra presenza ed assenza. Forse abbiamo promesso troppo senza mantenere abbastanza: ti verrò a trovare, mi farò sentire, ti farò sapere. Così, hanno provato ad avvisarci, col troppo freddo, col troppo caldo, con le maree e le stelle ma non ci abbiamo fatto caso. Non ce ne siamo accorti. Forse dovremmo solo trarre tutto il buono che questa storia, questa triste storia, può insegnarci. Abbiamo il tempo per guardarci dentro, per capire cosa e dove possiamo migliorare, quanto possiamo imparare. E, se lo facessimo tutti quanti, niente di tutto quello che sta accadendo sarà vanificato. Tutto servirà. Tutto ci darà slancio. Ci regalerà consapevolezze nuove. Nulla verrà più sprecato.
(Gin.)
Siamo tutti nella stessa barca, per questo conviene puntare su ciò che ci unisce, e non su quello che ci divide. Condivido con voi #Camers queste belle parole che oggi mi danno una marcia in più per affrontare la giornata.
Mi sto accorgendo, in questi giorni “particolari”, di non riuscire a capire se è lunedì, giovedì o domenica. Consultandomi con altre persone, ho capito che la sensazione di vivere giorni tutti uguali e vuoti purtroppo è comune.