C’è sempre qualcosa di noi che possiamo migliorare.
Il segreto è continuare chiedersi come potersi migliorare.
Bisogna guardare oltre il limite e pensare che non ci sia mia un punto di arrivo ma solo un punto su cui osservare il panorama e poi ripartire verso un punto di osservazione migliore.
E’ lo scopo di chiunque si incammini sulla via dello sviluppo personale.
Perseguire una vita di crescita e miglioramento.
E’ questo scopo che ci rende migliori, ci rende forti ci rende sensibili verso il mondo.
E in cambio la vita ci premia, ci regala il meglio che possiamo avere. Più cresciamo come persone più ci rendiamo conto che abbiamo i mezzi e la capacità di essere di più di ciò che siamo.
Quando ti senti in un vicolo cieco oppure pensi di non avere molti motivi per migliorarti, prova a rispondere a questa domanda:
Cos’è che ancora non conosci di te stesso?
Illumina i punti bui. C’è ancora tanto da imparare, c’è tanto da migliorarsi.
“Anche i pesci piangono” è il titolo del film documentario girato in Puglia che ha la forma di una ballata in cui il mare la fa da protagonista. La pellicola, realizzata dai registi Francesco Cabras, Alberto Molina e Diego Schiava, è la storia di un pescatore che guarda i pesci perdere la loro casa.
" CHI NON CONOSCE IL CIBO NON PUO' CAPIRE LE MALATTIE DELL'UOMO". ( Ippocrate)
"Se l'alimentazione fosse un tema maggiormente compreso, e se la prevenzione e le cure naturali fossero più accettate dalla comunità medica, non ci troveremmo a riservare nei nostri corpi una tale quantità di farmaci tossici e potenzialmente letali." ( Dottor Champbell)
"Disponiamo di un' enorme quantità di informazioni sui legami tra informazione e salute, ma la vera scienza è stata sepolta sotto un cumulo di informazioni irrilevanti, se non addirittura dannose:la scienza spazzatura, le diete alla moda e la propaganda dell'industria alimentare" ( Dottor Campbell)
" Se la tua alimentazione è giusta non hai bisogno di medicine, se la tua alimentazione è sbagliata le medicine non servono.... "(proverbio ayurveda)
"L'economia di oggi così globalizzata, si può "mangiare" l'inquinamento di una zona molto lontana". I cibi non sono controllati per quanto riguarda la presenza di polveri sottili e che, più in generale, i produttori non hanno la minima volontà di prestare attenzione a questo problema, ignorato da quasi tutta la clientela oltre che dalle Leggi.
Ci capita spesso d'incontrare produttori di alimenti (anche biologici) o di farmaci ai quali mostriamo l'inquinamento nei loro prodotti e ne spieghiamo i pericoli. Dopo un primo momento di sconcerto la reazione è regolarmente quella di risponderci che non esistono nè leggi in proposito nè cultura medica sufficientemente diffusa nè, tantomeno, informazione a livello popolare, non si vede la ragione per cui ricercare quegli inquinanti o per mettere in atto pratiche volte ad eliminarli. Eppure si tratta di problemi facilmente risolvibili; basterebbe individuare lungo il processo industriale la fonte d'inquinamento di cui conosciamo morfologia e chimica e studiare un sistema per eliminarlo. ( Dottor Stefano Montanari)