Blogger, redattrice web
E’ un progetto di riqualificazione urbana che mira a valorizzare il centro storico dei borghi, sulla falsariga di ciò che accade in Austria. “Adotta un vicolo” (questo il nome dell’iniziativa) sta prendendo piede in parecchi paesi d’Italia, e consiste nell’affidare a gruppi di cittadini virtuosi la possibilità di realizzare azioni concrete a sostegno del tessuto urbano.
Fino ad ora uno dei migliori risultati si è avuto a Massa Carrara, dove l’associazione locale “Circolo dei baccanali” ha preso in carico il vicolo San Piero, ubicato nel centro storico, provvedendo a sistemarlo e a riqualificarlo con eventi ed iniziative. Questa stradina, che rischiava di essere abbandonata, grazie all’ intervento dell’associazione ha potuto ospitare una bellissima galleria d’arte all’aperto.
Inoltre i cittadini, sempre all’interno del centro storico di Massa Carrara, hanno trasformato un ex lavatoio in un’aiuola verde curata e con fiori di ogni tipo. Ad abbellire i vicoli ci sono anche murales ed opere pittoriche realizzate da esperti di street art.
Interventi di riqualificazione fai-da te sono stati realizzati anche in altri piccoli borghi come Amelia e Gualdo Tadino. Qui, in particolare, si deve a Stefania Fumanti, titolare di alcune attività commerciali, l’impulso a restituire una nuova vita al vicolo delle Volte, non solo con arredi urbani, ma anche con la promozione di iniziative culturali che attraggono visitatori all’interno del centro storico.
Iniziative del genere sono auspicabili in altre zone d’Italia, al fine di rivalutare i piccoli borghi e i loro centri storici.
Cristiana Lenoci per Culturabiografieonline.it
Blogger, redattrice web
Con i soldi non si compra la felicità.
Ok io li voglio lo stesso, ci compro altre cose! 🤣
Buon lunedì a tutt*
Blogger, redattrice web
31 Maggio, Giornata Mondiale senza tabacco: ecco i luoghi dove è vietato fumare
Domani si celebra, come ogni anno, la Giornata Mondiale senza tabacco, istituita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 1988 per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti (negativi) che il fumo ha sulle persone che ne fanno uso.
L’edizione di quest’anno, in particolare, pone l’accento sulle conseguenze psicologiche destabilizzanti che la pandemia ha provocato in alcune tipologie di persone, come appunto i fumatori. Tra questi alcuni, proprio durante il lockdown, hanno deciso di liberarsi dal vizio del fumo. Ed è proprio a loro che l’OMS si rivolge, per supportarli in questa importante scelta.
Com’è la situazione in Italia per quanto concerne il fumo? Dopo la legge Sirchia, promulgata nel 2005, con la quale si è introdotto nel nostro Paese il divieto di fumare nei luoghi pubblici chiusi, si sono susseguite altre norme e regolamenti appositi che disciplinano il fumo in alcune zone particolari: le aree gioco dei parchi, le spiagge, lo spazio esterno di aeroporti ed ospedali.
Sono tante, ormai, in tutta Italia, le piazze smoke free. A Gennaio 2021 è stato introdotto il divieto di fumare all’aperto, a meno che non si tratti di luoghi isolati. Milano è diventata la prima capitale “no smoking” italiana.
Il provvedimento, istituito dal Sindaco Beppe Sala originariamente come misura anti-Covid per evitare assembramenti, in realtà è una misura sperimentale che serve proprio a tutelare la collettività e a ridurre la diffusione del tabagismo, soprattutto tra i più giovani.
Inoltre, il provvedimento è molto valido sul piano dell’inquinamento, in quanto garantisce una migliore salubrità dell’aria.
Milano si appresta a diventare una città “smoke free” entro il 2025. L’esempio virtuoso di Milano potrebbe però richiamare all’ordine anche altre città d’Italia, per quanto riguarda il divieto di fumare all’aperto.
Ci sono cittadine turistiche che hanno del tutto bandito le sigarette sulla spiaggia: Ravenna, Rimini, Savona, Sanremo, Lerici, Manduria, Porto Cesareo, Linosa, Capaci, Lampedusa, Ponza, Latina, San Benedetto del Tronto, Olbia, Stintino, Sassari e altre ancora.
All’estero il divieto di fumo in luoghi e spazi pubblici è già attivo da alcuni anni: in Svezia, dal 2019, è vietato fumare anche nei ristoranti all’aperto.
In Lettonia, ad esempio, è espressamente vietato fumare in presenza di bambini, quindi negli spazi condominiali, nelle scuole e nei parchi.
In America vi sono alcuni Stati che vietano l’utilizzo anche delle sigarette elettroniche (ad esempio sulle spiagge rinomate di Santa Monica e Malibu).
Ci sono poi dei Paesi del mondo in cui i fumatori se la passano davvero male (a quel punto meglio smettere). In Bhutan, nel 2010, il “Tobacco Control Act” ha introdotto il divieto assoluto di coltivare, produrre e vendere tabacco e derivati.