Blue Monday: oggi è il giorno più triste dell’anno
2019-01-21 11:05:01
Nel 2005 uno psicologo dell’Università di Cardif, il dottor Cliff Arnall, ha identificato il Blue Monday, che cade nella giornata di oggi, 21 Gennaio, utilizzando una formula matematica che “incrociava” variabili diverse: sensi di colpa per soldi spesi e chili accumulati in occasione delle feste natalizie, condizioni meteo avverse, necessità di mettersi al lavoro nonostante la poca energia. L’inverno è la stagione in cui di solito ci si sente più tristi e demotivati, anche a causa di una diminuzione della luce solare e delle minori possibilità di stare all’aria aperta. In molti cadono vittime del c.d. “winter blues”(depressione invernale). Se oggi ci sentiamo particolarmente tristi, possiamo consolarci con un abbraccio. Abbracciarsi fa bene alla salute, rilascia gli ormoni del benessere, riduce i livelli di stress, sprigiona emozioni positive.
Mentre i media continuano a sciorinare articoli e reportage sugli operai agricoli morti per pochi euro al giorno lavorando nei campi della Puglia, arrivano segnali di speranza nella lotta contro lo sfruttamento e il caporalato, una piaga sociale che affligge da troppo tempo le regioni più agricole d’Italia, come appunto la Puglia. A Cerignola, paese in provincia di Foggia, vi è una cooperativa sociale che ha deciso di dare un forte segnale politico, economico e sociale contro il caporalato. La cooperativa “Pietra di Scarto”, in collaborazione con il circuito Altromercato, ha piantato e raccolto pomodori 100% biologici, all’interno del terreno confiscato alla mafia e dedicato a Francesco Marcone, “vittima del dovere”, assassinato nel 1995 a Foggia. Coltivare un pomodoro bio implica una serie di scelte e di operazioni non sempre facili (estirpazione delle erbe a mano, irrigazione controllata, trattamenti rigorosamente non chimici), ma c’è un altro traguardo importante a cui la cooperativa mira: dare lavoro a persone svantaggiate (immigrati, persone con problemi giudiziari), facili vittime dello sfruttamento e del caporalato, soprattutto in una città ad alto tasso di criminalità come Cerignola. La raccolta del pomodoro bio vede impegnati sul campo confiscato in contrada Toro tre soci della cooperativa e quattro ragazzi extracomunitari originari del Senegal. C’è un clima di amicizia e collaborazione, nessuno si sente sfruttato o malpagato, si sorride anche se il lavoro implica impegno e fatica per sei ore al giorno.Questa è una realtà che merita sicuramente di essere valorizzata e sostenuta, perché è esempio di grande impegno a favore della legalità e del senso civico.
"Voglio uno sciopero dove incontrarci tutti. Uno sciopero di braccia, di gambe, di capelli, uno sciopero che nasca in ogni corpo. Voglio uno sciopero di operai, di colombe, di autisti, di fiori, di tecnici, di bambini, di medici, di donne. Voglio un grande sciopero, che arrivi sino all’amore. Uno sciopero dove si fermi tutto, l’orologio, le fabbriche, lo stabilimento, le scuole, l’autobus, gli ospedali, la strada, i porti. Uno sciopero di occhi, di mani, di baci. Un grande sciopero dove non sia permesso respirare, uno sciopero dove nasca il silenzio per ascoltare i passi del tiranno che si allontana" (Gioconda Belli)