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Angelina Jolie “sbarca” su Instagram: ecco il suo primo post da due milioni di like
L’attrice Angelina Jolie ha aperto un profilo social su Instagram: ma non lo ha fatto certo per uno scopo personale (anche perché lei non ha certo bisogno di farsi conoscere). Piuttosto, il suo obiettivo è dare voce a chiunque lotta per i propri diritti.
Il profilo Instagram, che in poche ore dall’attivazione ha già raggiunto e superato i 4,5 milioni di like, si apre con un bellissimo post in cui l’attrice pubblica la lettera ricevuta da una ragazza afghana. Da sempre la Jolie è in prima linea a sostegno dei diritti dei popoli. E in questo momento così drammatico per l’Afghanistan, ha deciso di dedicare uno spazio social a chi rischia di restare senza possibilità di parola ed opinione.
“Sono venuta su Instagram per condividere le loro storie e le voci di coloro che in tutto il mondo stanno lottando per i loro diritti umani fondamentali”, ha scritto Angelina Jolie.
“Ero al confine con l’Afghanistan due settimane prima dell’11 settembre, dove ho incontrato i rifugiati afgani che erano fuggiti dai talebani. Questo succedeva vent’anni fa. È disgustoso vedere gli afghani sfollati ancora una volta a causa della paura e dell’incertezza che hanno attanagliato il loro paese. Spendere così tanto tempo e denaro, vedere sangue versato e vite perse, il tutto per arrivare a questo, è un fallimento quasi impossibile da capire.
Anche vedere per decenni che i rifugiati afghani – alcune delle persone più capaci al mondo – vengono trattati come un peso, è disgustoso. Sapendo che se solo avessero strumenti e rispetto, farebbero molto per se stessi. E incontrare tante donne e ragazze che non solo volevano un’istruzione, ma lottavano per essa. Come altri che si impegnano, non mi allontanerò. Continuerò a cercare modi per aiutare. E spero che vi unirete a me”, ha concluso.
E poi dà spazio alla lettera toccante ed emozionante della giovane afghana, che merita attenzione e rispetto. La Jolie non ama i mezzi termini, se scende in campo lo fa con grande energia ed impegno: lo ha dimostrato in diverse occasioni. L’attrice è anche inviata speciale per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Cristiana Lenoci per Culturabiografieonline.it
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Lo scrittore Khaled Hosseini, che dal 2006 ricopre il ruolo di Ambasciatore di buona volontà presso l’Unhcr (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), ha rilasciato alcuni commenti circa la grave situazione in cui versa l’Afghanistan.
L’autore del libro “Mille splendidi soli” pubblicato nel 2008 (in cui racconta le vicende delle due protagoniste femminili quando i Talebani conquistarono il potere) è originario di Kabul, ma ha vissuto in Iran e Francia per tanto tempo, seguendo il padre che era un diplomatico.
La famiglia ha chiesto (ed ottenuto) asilo politico in America quando lui aveva quindici anni. Ma lo scrittore è riuscito a tornare nella sua città di origine solo nel 2003, all’età di 38 anni. Di un’esperienza simile ha parlato in un altro suo fortunato romanzo, “Il Cacciatore di Aquiloni”.
Lo scrittore ha concluso sollecitando gli Americani e i loro alleati ad esercitare una pressione sui Talebani affinché non violino i diritti essenziali dei cittadini dell’Afghanistan, in particolar modo quelli delle donne, delle ragazze e dei bambini.
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Mi chiedo fin dove può spingersi l'amore di una madre.
Alcune immagini provenienti da Kabul sono un pugno nello stomaco per noi occidentali, abituati a lamentarci per un nonnulla.
Mi sento impotente ed egoista in questo momento.
Facciamoci tutti un penoso esame di coscienza.