“Il pane spezzato è più buono dell’aragosta”: è questo il nome che la Caritas Ambrosiana ha dato all’iniziativa di solidarietà per il prossimo Natale. In occasione dell’arrivo delle feste si cercano famiglie che vogliano ospitare persone bisognose in casa.
Non ce la faccio, io mollo. Quante volte l'abbiamo detto? Io più di una, soprattutto quando, nello sconforto, ho sentito solo il peso di tanta fatica fatta, senza vedere alcun risultato. Ma una convinzione mi ha sempre fatto desistere dalla tentazione di abbandonare.
In una competizione sportiva, l'avversario più forte, il più difficile da affrontare, si incontra in finale. È l'ultimo compito, il più duro, prima di alzare la coppa.
Dopo nove mesi di gravidanza, il momento più doloroso è quello che precede la nascita. Spesso quella sofferenza insopportabile non è altro che l’inizio di una nuova vita, di un nuovo respiro.
Qualunque sia il vostro compito, quindi, non demordete, portatelo a termine. Se è nel momento più duro, più difficile, anche più doloroso, significa che siete vicini alla vittoria.
D'accordo?
La realtà è il tuo campo di battaglia.
E’ lì che trovi le sfide, le opportunità e gli ostacoli da superare.
Ti faccio un esempio.
Nella testa abbiamo sia i limiti che i sogni. In apparenza possono essere due antagonisti del nostro miglioramento, ma non è così
I limiti ti indicano cosa non sai fare, se affronti la realtà indossandoli, difficilmente riuscirai ad uscirne sano. Ma se affronti la realtà solo con l’armatura dei sogni può essere leggera per poterne sostenere l’impatto.
Quello che puoi fare è riconoscere quale realtà devi affrontare per poter indossare la giusta armatura, sapendo che comunque prenderai dei colpi, a volte anche duri.
Strada facendo realizzerai la tua armatura unendo parti di entrambi e imparerai che per poter superare un limite serve una parte del sogno come per poter proteggere un sogno delicato serve capire qual è il limite che lo rende vulnerabile.