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20 Maggio 2021: è la Giornata Mondiale delle Api
Istituita nell’ottobre 2017 dalle Nazioni Unite, la Giornata Mondiale delle Api si celebra il 20 Maggio di ogni anno. L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza degli insetti impollinatori (in particolare delle api) e del ruolo che questi rivestono nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Inoltre è un’occasione per riflettere sulle varie minacce che mettono in pericolo la loro sopravvivenza.
La data del 20 Maggio è quindi diventata importante, un simbolo per l’apicoltura, in quanto coincidente con quella della nascita di Anton Janse, apicoltore e allevatore sloveno, considerato uno dei precursori moderni dell’apicoltura razionale.
La Slovenia è un Paese che, da sempre, è all’avanguardia nel settore dell’apicoltura e della cura delle api in generale.
Vi siete mai chiesti che mondo sarebbe se le api si estinguessero del tutto? Sicuramente molto diverso da quello attuale. Da più di 30 milioni di anni le api, grazie alla loro azione costante di impollinazione, permettono la riproduzione di moltissime specie di piante. E’ proprio l’impollinazione a permettere l’equilibrio degli ecosistemi e la tutela della biodiversità di flora e fauna.
Le api e gli insetti impollinatori (tra cui api e farfalle) svolgono un ruolo attivo ed imprescindibile nel ripristino delle aree soggette al rischio di desertificazione e nell’assorbimento diretto e indiretto dell’anidride carbonica.
A causa dell’impatto negativo sull’ambiente circostante, alcune attività in particolare svolte dagli uomini rischiano seriamente di provocare la scomparsa di questi insetti utilissimi. C’è sicuramente più di una ragione per impegnarsi, ciascuno nel suo piccolo, a proteggere le api e sostenere gli apicoltori nella loro attività.
Cristiana Lenoci per CulturaBiografieonline.it
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Il poeta e drammaturgo Gabriele D’Annunzio ha suscitato profonda ammirazione in vita per le sue opere e la sua creatività. Ma nel contempo non vi è un genio letterario altrettanto odiato e contestato quanto lui. Tanto è vero che alcuni grandi esponenti della letteratura come Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini hanno dichiarato apertamente di detestarlo, la prima dandogli addirittura dell’imbecille.
Non è stato sicuramente facile, per Matteo Rovere e Andrea Paris che hanno diretto la pellicola tra l’Italia e la Francia, ripercorrere fedelmente la vita del Vate. La maggior parte delle scene del film è stata girata al Vittoriale, la splendida dimora di D’Annunzio ubicata sul Lago di Garda, dove il poeta morì il 1 Marzo 1938.
Il Vate tra velleità politiche e ambizione letteraria
“Il Cattivo Poeta” (questo il titolo del film) si sofferma però sul periodo in cui D’Annunziò preferì ritirarsi a vita privata, sugli ultimi anni di vita del poeta-esteta, quando-pur pensando di rinunciare alla politica- continuava ad esserne affascinato.
Ad interpretare Gabriele D’Annunzio è l’attore Sergio Castellitto che in una recente intervista ha rivelato di essersi tagliato completamente i capelli per “entrare meglio nel personaggio”.
Ecco invece cosa ha dichiarato il regista Gianluca Jodice circa il lungometraggio: “Mi piaceva rappresentare questo poeta recluso in questo castello di Dracula tra donne e cocaina. Una specie di Nosferatu, ma comunque un personaggio scomodo mai inspiegabilmente raccontato dal cinema”.
Cristiana Lenoci per Culturabiografieonline.it
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Quanto abbiamo perso smettendo di scrivere lettere! Non puoi rileggere una telefonata! (Liz Carpenter)
E io aggiungerei: che squallida la spunta blu di WhatsApp, per noi che aspettavamo giorni per una risposta. E che gioia alla vista del postino che consegnava finalmente la lettera tanto attesa ❤