Ricordo un bel po’ di anni fa, in Salento, ero raccogliere asparagi selvatici che sbucavano qua e là nei campi con le loro graziose puntine. Questa attività fu un bel modo di trascorrere il tempo all’aria aperta, proprio a due passi da una delle più belle spiagge d’Italia e, forse, del mondo.
Nella sua semplicità, il piatto tipico pugliese di cui vi parlo oggi è uno dei più gustosi e “trasversali” perché piace ai bambini e agli adulti, in ugual misura. La braciola al sugo è il piatto che, per tradizione, si prepara e si serve a tavola la domenica.
Milano ai tempi del colera 2
Ci si incontra e non ci si abbraccia più. Non serve neppure spiegare, aggiungere parole. Imperversa un nuovo galateo del sospetto e della paura.
Le strade sembrano quelle di ferragosto; i locali, vuoti gran parte del giorno, arrivano con noia alle 18.00. Chi può lascia la città.
La scienza dice che si tratta poco più di un'influenza, che solo in una minoranza si manifesta in modo grave, e in casi rarissimi, in presenza di altre fragilità, è letale.
La vera vulnerabilità che è venuta a galla pare essere un'altra: i'impreparazione al dolore.
Eppure sono certa che anche questa può essere un'opportunità, un centro forte attorno a cui far coagulare luoghi più alti di noi.
Intanto nei parchi di Milano si fa yoga open air, lo abbiamo fatto anche noi del quartiere, e abbiamo cantato: ci sono luci e gioie che non vanno in quarantena.
Personalmente, quello che sto sperimentando è che fa bene lavarsi le mani, ma anche tenere puliti i pensieri. Prendere le vitamine, nutrirsi di cibo sano, ma anche di parole positive. Essere prudenti, ma anche coraggiosi. Mettersi in salvo, ma anche aiutare gli altri. Tenere alta l'attenzione, ma pure l'energia. Difendere il corpo, ma guardarlo con gli occhi e dal cammino dell'anima. Fa bene sorridere. Fa bene fare con amore ogni piccola cosa che è rimasta.
Brillare di una luce più accesa del pericolo.