"Gli scrittori possono anche non avere nessun ruolo. Il compito di uno scrittore (se per scrittore intendiamo chi si occupa di letteratura di finzione) è scrivere buoni romanzi, buoni racconti, buone poesie. Il suo compito inizia e finisce lì. Ed è moltissimo, quando viene scritto un nuovo libro di livello. La buona letteratura è sempre preterintenzionale, capita che svolga un ruolo anche ulteriore rispetto alle finalità immediate. Stessa cosa per il cinema e per il teatro. Non devono per forza essere impegnati, e non sono rari i casi in cui si ritrovano a fare il bene della società quanto meno sono impegnati socialmente. Gli intellettuali, al contrario. si caricano addosso una maggiore responsabilità".
(Nicola Lagioia, scrittore a Nuoveradici.World)
Ogni scelta, dalla più banale alla più impegnativa, può trasformarsi per alcuni in una lotta estenuante tra più opzioni, condita da ansia, stress e dalla frustrazione di non giungere mai ad una conclusione.
Sulla scia di Greta Thunberg, la ragazzina svedese che ha sollevato una protesta mondiale a favore dell’ambiente, sembra che tra i più giovani ci sia una maggiore consapevolezza verso l’ecologia e la ricerca di strumenti concreti che possano aiutare la salvaguardia del pianeta. Speriamo che questo “trend” prosegua, coinvolgendo sempre più giovani che hanno a cuore la salvezza della Terra e del suo ecosistema ormai al collasso a causa dell’inquinamento ambientale.
Il ragazzo che voleva ripulire gli Oceani
Il 24enne olandese Boyan Slat ha un sogno fin da quando era adolescente: ripulire gli oceani dai miliardi di tonnellate di plastica. A 15 anni si mise a studiare il problema, a 17 presentò il suo progetto, denominato “Ocean Cleanup”. L’anno seguente il suo video su “come gli oceani possono pulirsi da soli”, diventò virale: centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo lo condivisero. Così iniziarono ad arrivare i primi soldi, sotto forma di donazioni.
Oggi, Ocean Cleanup ha raccolto circa 30 milioni di dollari da diversi investitori, ci lavorano decine di ingegneri e scienziati, che hanno realizzato una mappa della gigantesca “isola di spazzatura” dell’Oceano Pacifico. E hanno costruito System 001, una specie di rete lunghissima (circa 609 metri), che in mare si muove da sola con la forza delle correnti, raccogliendo la plastica e riportandola a terra affinchè venga riciclata.