Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Samara come il Pagliaccio IT: cosa c’è dietro uno dei giochi horror del momento? Le nuove generazioni fanno rabbia e tenerezza: rabbia perché non sembrano in grado gestire le emozioni più forti e si fanno prendere “la mano” emulando comportamenti violenti o al limite della legalità (soprattutto quando agiscono in gruppo); tenerezza perché purtroppo si ritrovano, loro malgrado, ad essere “cavie” non consapevoli di esperimenti di ogni tipo: dalle nuove reti digitali alla pubblicità che trova sempre modi subdoli per avvicinare il pubblico a nuovi prodotti o intrattenimenti. Samara, il nuovo Challenge che impazza tra i giovanissimi e che in Puglia sta spopolando in questi giorni, potrebbe essere una trovata pubblicitaria per promuovere l’uscita di una pellicola cinematografica o altro del genere. La ragazzina cadaverica vestita di bianco che cammina con i lunghi capelli scompigliati sul viso e semina il panico tra le persone che la incontrano, emula la protagonista del film “The Ring” del 2002 e nelle due pellicole seguenti “The Ring 2” e “The Ring 3”. Nel film del regista Gore Verbinski, Samara ha il potere di di uccidere chiunque la guardi entro lo scadere del settimo giorno. Il gioco horror di “Samara” in alcuni paesi stava per finire male: la ragazzina è stata presa a calci da alcuni ragazzini che l’hanno incontrata sul loro cammino. Pare che la Samara di turno sia solita annunciarsi attraverso Youtube o i social, per far sapere se e quando potrebbe comparire. Alcuni giorni fa, a Bari, circolava il celebre protagonista del film horror “IT”, il pagliaccio assassino. Camminando indisturbato per il lungomare di Bari e poi nel pomeriggio tra le vie dello shopping, si è divertito a spaventare i più sensibili. Anche questa è una trovata promozionale del multicinema “Galleria” per pubblicizzare l’uscita della seconda parte della saga cinematografica ispirata al famoso libro di Stephen King. Il fatto è che questi giochi spesso possono sfuggire di mano e innescare psicosi poco piacevoli nei più giovani. Anche il mondo del marketing e della pubblicità dovrebbe cominciare a porsi delle domande: forse si sta esagerando? Forse è il caso di invertire la rotta per evitare conseguenze violente e inaspettate?
Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Le buone intenzioni Sono come il dolcetto della nonna. Caldo, croccante e pronto per essere divorato. Le buone intenzioni, come il dolcetto della nonna finiscono subito e tu sei pronto a divorarne tanti altri. Ma poi devi tornare alla realtà. Le buone intenzioni, come il dolcetto della nonna non vengono con te. Rimangono solo un bel ricordo. Le buone intenzioni, se non le metti in pratica non sono altro che bei pensieri che danno una soddisfazione momentanea alla mente. In pratica te la stai “raccontando”… La mente ti dice “Bravo sei stato intelligente a pensare a questa cosa, io ora la elaboro e poi ne pensiamo un’altra ancora più intelligente!” Ecco e qui ti sei fregato con le tue mani. Ti sei saziato solo della tua bella intenzione di fare qualcosa, ma in pratica non hai fatto nulla. 🤔 Vuoi cambiare abitudini? Mettila in pratica 🤔 Vuoi andare ad allenarti per essere in forma in vacanza? Mettila in pratica 🤔 Vuoi essere più produttivo? Mettila in pratica 🤔 Vuoi imparare qualcosa di nuovo? Mettila in pratica Oggi, adesso. Inizia a darle forma nella realtà. Solo l’azione può dirti se quella buona intenzione avrà un impatto sulla tua vita. Iniziare a far decollare la tua vita è solo questione di pratica. Buon inizio di settembre (il mese delle buone intenzioni).
Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Pane DOP e lenticchia IGP: i due "gioielli" di Altamura e loro ricette
2019-08-31 13:42:04