Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Savio, il guerriero dagli occhi color cielo, vince la sua battaglia
2019-02-06 13:09:46
Non è facile scrivere quando il protagonista della storia che stai per raccontare è lui, tuo figlio. Di essere un guerriero Savio lo ha dimostrato presto, ancora prima di nascere. Era un giorno di fine agosto ed avevamo prenotato l’esame più importante di tutta la gravidanza, la morfologica. In realtà non avevamo alcun pensiero che ci turbasse, se non la curiosità di confermare o meno che dentro quel pancione ci fosse un maschietto.Il medico che ha effettuato il controllo non era il mio ginecologo, ma era molto bravo comunque, e ricordo che indugiava su ogni singolo elemento con grande professionalità, dandoci spiegazioni e “misure” dei vari organi del nascituro. Ad un certo punto mi accorsi che con il cursore insisteva su un determinato punto, ci passava e ripassava più volte. Poi ci disse: “Nel polmone sinistro vedo un’ombra, una cisti. Potrebbe essere una CCAM oppure un altro tipo di malformazione congenita”.Io, mia madre e il mio compagno ci guardammo perplessi e attoniti. Lui disse di prendere contatti con un centro di terzo livello per effettuare un’ecografia ancora più approfondita presso un centro privato. La morfologica di terzo livello confermò la diagnosi: nel polmone sinistro di Savio c’era più di una cisti, e si trattava appunto di CCAM. Uno dei due medici, senza alcun tatto, mi disse che, nel caso in cui la malformazione si rivelasse grave, avrei potuto interrompere la gravidanza. Fu come ricevere una doccia fredda, il sangue si fermò nelle vene e riprese a scorrere solo quando l’altro intervenne dicendo: “Per il momento consiglio di monitorare la situazione ogni mese, per vedere se le cisti crescono o regrediscono, o scompaiono”. Mi aggrappai con tutte le mie forze a quest’ultima ipotesi. Il mio guerriero intanto cresceva benissimo in pancia e non manifestava alcun segno di sofferenza. Cercando su Internet informazioni su questa patologia di cui non avevo mai sentito parlare, mi sono imbattuta nella pagina Facebook dell’Associazione Bambini con la CCAM e ho cominciato a leggere i post di mamme che, come me, terrorizzate dalla diagnosi durante la gravidanza, chiedevano qual’era la cosa migliore da fare per i loro piccoli. Nella stragrande maggioranza dei casi questo tipo di malformazioni può essere affrontata in modo risolutivo con un intervento chirurgico. Dopo due mesi, l’8 Gennaio, mi sono ricoverata a Foggia per induzione del parto: ero arrivata ormai alla 41esima settimana. Savio è nato alle 00.40 del 9 Gennaio 2016 con parto naturale (con un travaglio lunghissimo) e 3,750 kg. di peso. La mattina dopo vennero a prelevarlo per trasferirlo in terapia intensiva: il bimbo non aveva avuto alcun problema alla nascita, era solo a scopo precauzionale per via della malformazione polmonare. Trascorsero così dieci lunghi giorni, fatti di via vai in ospedale in attesa di poterlo portare a casa per cominciare finalmente la nostra vita insieme. A Foggia la TAC effettuata rilevava la presenza di un’ombra all’interno del polmone sinistro: la CCAM era ancora lì, faceva ancora paura. Tornai a consultare la pagina Fb dell’associazione e vidi un nome, fra gli altri: Professor Mario Lima di Bologna, medico chirurgo esperto in questo tipo di malformazioni polmonari. Chiamai subito il professore e lui mi rispose tempestivamente, dopo aver consultato il referto Tac che gli avevo spedito. Partimmo a Bologna in una freddissima giornata di fine gennaio. Non sapevamo che avremmo trascorso al Sant'Orsola quasi un mese. Il viso di alcune mamme che ho incontrato in quelle corsie non lo dimenticherò mai: è stato lì che ho realizzato cosa significa davvero diventare madre. L’intervento venne fissato il 23 Febbraio, alle nove del mattino. Gli occhi di Savio in quel lettino di ospedale sono impressi a fuoco nei miei ricordi. Così come il giorno delle dimissioni, il giorno della rinascita nostra e di Savio. Fuori splendeva finalmente il sole dopo giorni di pioggia e nebbia bolognese. I bimbi hanno tanto da insegnarci, ogni giorno. Sono loro i nostri più bravi maestri di vita.
Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Libro Lesto, il servizio di libri a domicilio di una libreria siciliana
2019-02-05 13:39:54
Per attirare e fidelizzare la clientela oggi bisogna inventarsi di tutto. Lo sanno bene le due sorelle libraie Angelica e Maria Carmela Sciacca, che da otto anni gestiscono una libreria indipendente nel cuore di Catania, “Vicolo Stretto”. Sempre molto attente a mantenere stretto il contatto con il territorio, Angelica e Maria Carmela hanno lanciato l’iniziativa “Libro Lesto” per tutti i lettori che, per qualsiasi motivo, hanno difficoltà a recarsi in libreria. La consegna dei libri avviene quindi a domicilio, per la precisione in bicicletta (così l’iniziativa è anche eco-friendly). Una strategia intelligente per combattere la concorrenza delle grandi librerie online e fidelizzare i clienti con esigenze particolari.La libreria indipendente “Vicolo Stretto” di Catania è anche un luogo di cultura ed impegno civile: dalla campagna lanciata in occasione dell’uscita del libro del figlio di Totò Riina al salvataggio della libreria Prampolini: le due sorelle Sciacca sono molto impegnate anche nel sociale a favore della promozione del territorio.Le piccole eroiche librerie indipendenti vanno incentivate, sono baluardi culturali per tutte le fasce di età: rispetto alle grandi catene di librerie c’è una maggiore cura ed attenzione per il cliente, un’accurata selezione dei titoli presenti negli scaffali, la proposta di eventi culturali anche di nicchia e momenti di condivisione e accoglienza.
Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Andrea De Carlo, "Due di due"
2019-02-04 16:34:16