Durante i giorni che precedono il Natale sono entrata in un supermercato e vi racconto ciò che ho visto. Carrelli ricolmi fino all’estremo, gente nervosa e affannata tra gli scaffali, bambini piagnucolosi che chiedevano di uscire o di essere accontentati con un dolcetto. E poi...
È madre chi sa fare spazio.
Chi si fa concava e convessa senza reticenza.
Chi pulisce lacrime a suon di bacini.
È madre chi sa aprire varchi, costruire ponti, inventarsi percorsi.
Chi sa scalare montagne a mani nude, posare un cucciolo, poi scendere di corsa e risalire per portarne un altro.
È madre chi accoglie senza distinzione di colore, sesso e di religione.
È madre chi porta in salvo.
È madre chi parla ai figli degli altri come fossero suoi. Chi semina parole di coraggio e sostegno.
Chi, ogni giorno, unisce e tesse fili di riconciliazione. Chi protegge tutti i cuccioli come se le appartenessero.
È madre chi aiuta le altri madri e le sorregge quando non ce la fanno.
È madre chi sa guardare oltre la disabilità, l’estraneità, il sangue che non le appartiene, chi fornisce seconde e terze possibilità.
Chi rende semplice ciò che è complesso, come l’amore gli uni per gli altri.
Chi dà fiducia e non perde mai la speranza di riuscire laddove risiede l’impossibile.
Chi intraprende viaggi lunghi per amare il figlio di un’altra.
Chi intraprendere viaggi dolorosi per riportare a casa un figlio.
È madre chi lascia la porta aperta anche se non viene oltrepassata da tempo.
Chi tiene una lucina accesa per far ritrovare la strada di casa.
È madre chi, a volte, ha paura.
Chi lascia spazio ad altre madri e non detiene il primato dell’amore.
È madre chi ama i figli delle altre donne, si fa schiena a cui aggrapparsi e confine con cui definirsi.
Sì è madri sempre, anche quando quel figlio non ci piace, si perde o non c’è più.
È madre chi nella propria casa e in luoghi lontani si fa rifugio per ogni figlio del mondo.
È madre non solo chi è madre.
Essere madre è una condizione, uno stato e non ha a che fare solo con la nascita di un figlio, spesso, ha a che fare con la capacità di prendersi cura dei figli di tutti.
È madre chi protegge quel futuro, in ogni dove, in ogni istante, in ogni occasione.
E non può solo riguardare l’amore verso i propri figli. E non deve.
È madre chi spinge l’umanità.
Madre non si nasce, lo si diventa.
Te ne stai lì fermo, o ferma, a leggere questo post e non ti accorgi nemmeno di essere in realtà in movimento.
Ti trovi su un pianeta che ruota su sé stesso in 24 ore. La velocità dipende dalla latitudine: a 45° stai ruotando attorno all’asse terrestre a 1200 km/h. Non è poco: ci attraversi l’Italia nel tempo di una puntata di Breaking Bad.
Il bellissimo pianeta su cui abiti orbita anche attorno al Sole. Ci mette un anno, a una distanza media di 150 milioni di km (quella che gli astronomi chiamano “unità astronomica”). Complimenti, stai sfrecciando a 107.000 km/h attorno a una nana gialla. Non è poco: puoi arrivare sulla Luna nel tempo di guardare per la quarta volta Interstellar.
Questa splendida nana gialla però non se ne sta ferma: si muove rispetto al suo vicinato galattico (quello che gli astronomi chiamano “Local Standard of Rest”). Facendolo trascina con sé il suo seguito di pianeti e quindi anche te. Il Sole si muove in direzione di Vega a una velocità di 70.000 km/h. Non come i 107.000 di prima, ma comunque non male.
Il nostro Sole si trova a sua volta in una galassia, la quale ruota su se stessa come una trottola. Per compiere un giro impiega 225 milioni di anni. Che sono tanti, ma considerando che ci troviamo a 26.000 anni luce dal centro di questa trottola risulta che ci stiamo muovendo nella Via Lattea a 780.000 km/h. A questa velocità sulla Luna ci arrivi nel tempo di una canzone dei Pink Floyd.
Se credi sia finita ti sbagli, perché nemmeno la Via Lattea se ne sta ferma nello spazio. Si muove verso un misterioso Grande Attrattore molto distante. E lo fa a una velocità di 2.300.000 km/h. Mettiamola così: da quando hai cominciato a leggere questo post hai percorso almeno 50.000 km verso il Grande Attrattore. Cinquantamila.
Ogni anno percorri più di 20 miliardi di km a bordo della Via Lattea. La piramide di Cheope è stata eretta non solo 4600 fa, ma anche a quasi 10 anni luce di distanza da dove svetta ora. Roma è stata fondata a 6 anni luce da dove ora sorge il Colosseo. E tu, quanti anni hai? Moltiplica questo numero per 20,15 miliardi e scoprirai a quanti km da casa sei nato.
Te ne stai lì fermo, o ferma, a leggere questo post ma in realtà sei un un nomade, sei un migrante cosmico. Stai sfrecciando nell’universo a bordo del terzo pianeta di una nana gialla qualsiasi alla periferia di una galassia a spirale come tante altre. La Terra è la tua navicella spaziale. È la nostra navicella, di tutti noi. Ed è anche la nostra casa, il nostro museo, il nostro giardino.