Blogger, redattrice web
Fa troppo freddo, fa troppo caldo, bla, bla, bla.
Abbiamo sempre di che lamentarci. Ora comincia anche il periodo del "meteo killer", del caldo che uccide, ecc.
Pensateci su un attimo: le persone felici sorridono e basta, e non si ricordano neppure se nel tempo in cui lo sono fa caldo o freddo.
Le persone felici non hanno tempo di lamentarsi se fuori fa freddo o caldo. Vivono e basta.
Proviamo a farlo anche noi.
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In Italia, nell’aprile 2021, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha abolito la censura cinematografica in maniera definitiva. L’argomento nel nostro Paese è tornato alla ribalta dopo il caso di Fedez: al noto rapper è stato chiesto in modo preventivo di mostrare ai dirigenti Rai il testo del suo intervento in occasione del Concerto del Primo Maggio.
Che cos’è la Censura
Quando si parla di censura a cosa ci si riferisce? Essa è il controllo esercitato dalle autorità pubbliche su testi, immagini e filmati; il fine è quello di accertare che essi con contengano elementi ritenuti pericolosi per l’ordine costituito, oppure offensivi o contrari alla morale comune.
Prima del decreto firmato dal Ministro Franceschini che abolisce definitivamente la censura cinematografica in Italia, l’uscita dei film in sala era condizionata al rilascio del c.d. “visto censura” da parte di un’apposita Commissione.
Questa poteva, a sua discrezione, negare il rilascio, oppure chiedere il taglio di scene specifiche, o imporre il divieto ai minori di 18 o 14 anni.
Non esistendo regole scritte per la valutazione delle pellicole, i divieti erano a totale discrezione dei componenti che formavano la Commissione.
Istituita con un Regio Decreto nel 1914, la censura cinematografica in Italia in alcuni periodi ha svolto anche un ruolo di severo controllo politico e sociale. La censura – di fatto – limitava la libera circolazione del pensiero e delle idee.
Come funziona oggi la censura cinematografica in Italia
Il nuovo sistema prevede delle limitazioni fissate in base alle fasce d’età dei minorenni. Dal 2021 in poi i film destinati alle sale cinematografiche saranno divisi in 4 categorie:
- adatti a tutti;
- non adatti ai minori di 6 anni, quindi vietati all’infanzia;
- vietati ai minori di 14 anni (ma a 12 anni compiuti e con un genitore o un tutore si possono vedere);
- vietati ai minori di 18 anni (ma a 16 anni compiuti e con un genitore o un tutore presente si possono vedere).
Icone per classificare i film
Inoltre, per rendere più agevole la comprensione circa la classificazione dei film, i materiali pubblicitari riporteranno icone indicanti l’eventuale presenza di contenuti ritenuti “sensibili” per la tutela dei minori.
Ogni icona, quindi, segnala l’eventuale presenza di scene di:
- violenza;
- sesso;
- utilizzo di armi;
- turpiloquio.
Censura ieri e oggi
Al posto della vecchia Commissione di revisione “censuratrice” dei contenuti filmici, oggi presso il Ministero della Cultura è attiva una Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche.
Essa è formata da 49 componenti scelti tra
Secondo le nuove regole, saranno direttamente i produttori a proporre la categoria più adeguata per un film.
A quel punto la Commissione potrà confermarla oppure proporne una diversa. Tuttavia non potrà più – come invece accadeva in passato – vietare la proiezione del film nei cinema, oppure imporre tagli e modifiche a determinate scene.
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Innamorarsi in Puglia è facile ❤
La leggenda dice che, salendo la scalinata dell'amore di Vieste tenendo per mano la persona amata, la storia durerà per sempre.