Il buonumore? Dipende dalla temperatura. Secondo gli scienziati, la temperatura ottimale per vivere è di 22 gradi. Chi abita in luoghi temperati gode di maggiore stabilità emotiva, è più socievole, equilibrato e gentile. La maggior parte di noi, in questi giorni è invece alle prese con gli sbalzi umorali dovuti al grande caldo. Le alte temperature comportano debolezza, nausea, mal di testa, abbassamento della pressione, disidratazione, irritabilita'. Tratti presenti in molti di noi anche in altri periodi, come Natale o Pasqua, ma che ora trovano una rinnovata forza e liceità. Possiamo quindi scegliere tra una calma serafica con pile a ferragosto o un isterismo diffuso sul bagnasciuga. Voi Camers per quale situazione optate?
L'estate ti regala una leggerezza di cui ogni tanto abbiamo bisogno.
Le vacanze ovunque esse siano, vicine o lontane, brevi o lunghe ti consentono di staccare la spina da mille pensieri, rimandare le cose da fare al ritorno e rallentare i ritmi frenetici a cui siamo abituati.
Direi che l'estate non è solo una stagione, ma una filosofia di vita ed ogni tanto quando sentiamo di aver lo stress fin sopra ai capelli, ricordiamoci che quando siamo stati in ferie il mondo ha continuato a girare anche senza di noi...
Lo ammetto io sono una che riesce a staccare la spina raramente, ed anche a chilometri di distanza lascia la testa sulla scrivania in città.
Però ogni tanto mi impongo di fare un esercizio di sano relax,tentando di sgombrare la mente da ogni cosa, per recuperare le energie che mi servono al rientro e tornare più carica di prima.
Non sempre ci riesco, ma almeno ci provo.
L’inverno 2019-2020 sarà uno dei più freddi degli ultimi decenni. Vediamo la causa del freddo gelido che colpirà il nostro Paese.
Siamo in piena estate, ma sta facendo molto notizia l’ALLERTA FREDDO che caratterizzerà la stagione invernale 2019-20.
Va sottolineato che parliamo di previsioni meteo dell’inverno 2019-20, il che significa che non si può dare nulla per certo, soprattutto considerando l’arco temporale che ci separa da quì al 21 dicembre.
Mai dati raccolti dagli esperti prospettano una stagione gelida in Italia, e il perché è ben noto: si chiama Nina!
Tendenza meteo per l’inverno 2019/20: è allarme?
Anche se dalla stagione fredda ci separano ancora diversi mesi, le prime proiezioni meteo ci prospettano un inverno molto freddo, con temperature polari dovute ad ondate gelide provenienti dalla Russia. Una stagione invernale freddissima che sarà il rovescio dell’estate che stiamo vivendo: calda e con incursioni bollenti provenienti dall’Africa.
Un clima a detti di molti “pazzo” ma che in realtà segue uno schema ben preciso. I cambiamenti climatici sono evidenti e gli effetti del Global Warming li stiamo vivendo proprio in questi giorni.
Basta pensare che nel corso di quest’estate a Parigi la colonnina ha toccato i 43 °C in due occasioni, cosa mai accaduta in precedenza se si considera che solo una volta nel 1947 la temperatura della capitale francese aveva fatto segnare i 40 gradi.
Un caldo esagerato, dunque, effetto del Global Warming che ha fatto si che un’anticiclone Africano avanzasse fino al Polo senza trovare più barriere, investendo anche Parigi.
Così come le previsioni meteo avevano annunciato, mesi fa, un’estate caldissima e caratterizzata da fenomeni temporaleschi di portata eccezionale, adesso ci preannunciano un inverno 2019-20 freddissimo.
Meteo inverno 2019-2020: perchè farà freddissimo
Il motivo che gli esperti adducono alle previsioni di una stagione invernale che sarà caratterizzata da freddo polare, è la presenza della Nina, ossia il fenomeno che comporta il raffreddamento anomalo delle acque superficiali del Pacifico.
La conseguenza di tale raffreddamento si palesa in un abbassamento delle temperature su una larga zona della Terra. Di seguito ciò che accade nelle aree principali colpite dalle conseguenze della Nina:
Australia, Idonesia, Filippine – > aumentano le precipitazioni
Stati Uniti che danno sul Golfo del Messico – > diminuiscono le piogge
Atlantico – > aumentano gli uragani
Pacifico – > diminuiscono gli uragani
Quello che invece si verifica nel nostro Paese come conseguenza del fenomeno della Nina, è una diminuzione radicale delle temperature, accompagnata da un aumento delle precipitazioni.
Una ulteriore conseguenza del Global Warming riguarda la corrente del Golfo che risulta essere più debole andando così ad influenzare in negativo il clima delle regioni settentrionali.
Tutte queste cause fanno prevedere un inverno 2019-2020 freddissimo in Italia, soprattutto al Nord e al Centro Italia. L’inverno che ci apprestiamo a vivere sarà un pò come quello del 2012, quando le precipitazioni nevose colpirono un pò tutte le città.
Saranno felici gli amanti dello sci e degli sport sulla neve, che nel prossimo inverno ne vedranno cadere tanta e a temperature molto basse.
Ci teniamo a ricordare che quelle riportate sono previsioni metereologiche.
In quanto tali, nulla di quanto riportato va considerato come dato certo.