La terra torna a respirare
La terra in questi giorni torna a respirare.
L’inquinamento sta diminuendo.
E ironia della sorte siamo costretti in gabbia, nelle nostre case.
Abbiamo fatto troppi danni.
Ci sta mandando un chiaro messaggio: non siamo indispensabili.
L’aria, l’acqua, gli animali e le piante stanno bene ugualmente.
Siamo noi che non possiamo stare senza di loro.
E quando torneremo ad uscire, dovremo prendere atto che siamo ospiti su questo pianeta e non siamo i padroni.
E’ vero, mediante il virus ci ha sferzato un colpo mortale, ma lo ha fatto per sopravvivere e ci sta comunque offrendo una possibilità, anche se buttandoci a terra, rovinosamente.
Ci rialzeremo, ma se non impareremo dai nostri errori non sarà l’ultimo colpo.
Sarà solo l’inizio.
Malattie, inquinamento, catastrofi climatiche, ingiustizie, guerre.
La terra continuerà a difendersi e si riprenderà l’aiuto che abbiamo smesso di darle, finché non finiremo di torturarla.
Siamo ad un punto di svolta.
In questa tragedia ci sono poche cose positive, spero però che riusciremo a cogliere la sola importante: prenderci nuovamente cura di lei, non possiamo farne a meno.
Siamo fortemente dipendenti dal suo equilibrio.
Sta a noi ora decidere se tornare ad essere suoi alleati e proteggerla o continuare a farle la guerra, che inevitabilmente perderemo.
Davide Donghi
Quella che ci apprestiamo a trascorrere sarà una Pasquetta decisamente “alternativa”, una di quelle che, comunque vada, non dimenticheremo per tutto il resto della vita. Cerchiamo di viverla nel modo migliore, ad esempio aderendo alla proposta del Sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Ci sono termini nuovi, che servono a definire concetti e situazioni tipiche del tempo in cui viviamo. Uno di questi è “phubbing”: vediamo insieme cosa significa.