Prima di urlare le domande proviamo a darci qualche risposta.
Davvero avete bisogno di sapere se il clima è impazzito
se quella ragazzina è manovrata, se è vero che i ghiacciai si sciolgono
se l’Amazzonia brucia, se la plastica soffoca gli oceani,
se il pianeta collasserà nel 2050, se le emissioni di Co2 sono sopra il livello di guardia?
A me basta
osservare la fila di auto al mattino sulla statale, per finire almeno otto ore al giorno in contesti tossici, costretti in ansie e doveri, vedervi fare quello che anestetizza l’anima
e non quello che vi libera, per tornare la sera cinici ingrigiti
A me basta vedere i vicini di casa
che sono più irritati dalle foglie della quercia in autunno, che dal rumore e dalla polvere dei camion.
A me basta sapere che vi sembra normale lasciarvi imbruttire da un’altra banalità
incazzarvi per un commentino sui social, ma ignorare il continuo sperpero della vostra vita, e non cantare mai.
A me basta
vedere quel ragazzino che si chiude in casa per sempre perché non ne vuole sapere di questa infelicità, di questa burocratizzazione dell’umano, di questi adulti così marci che non comprendono che la vera emergenza è non saper riconoscere la meraviglia di un fiore.
A me basta
vedere un esercito di depressi che bramano psicofarmaci e ansiolitici
riempiendo le tasche velenose di chi gli sta rubando la vita e sentire dentro di me che questa depressione è una ovvia risposta del corpo a tutto quello che non va e a cui non dico di no.
A me basta essere allergico al polline e far fatica a respirare per l’aria tumorale di questa pianura che cresce come il vostro Pil.
A me basta
vedere i tuoi parenti che muoiono di cancro per Augusta, per l’Ilva, per l’acqua contaminata, per il cibo guastato dal profitto, e sentire gli schiavi degli schiavi che dicono “meglio morire di lavoro che di fame”.
A me basta vedere quanti soldi buttate per la ricerca contro le malattie, quando è questo costringersi alla falsità che ci fa esplodere il pancreas, distrugge la cistifellea e annerisce il colon, e che le cellule diventano tumorali perché la bellezza è oscurata e la gioia non trova spazio.
Avete ancora bisogno di ascoltare i dibattiti e ragionare sui dati
per sapere che la casa è in fiamme
che l’inquinamento fuori è identico a quello dentro l’umano
che tu per primo stai bruciando, e che basta la tua attenzione gentile
che ti fermi adesso, che respiri, che ti vedi che basta il tuo cuore aperto e vulnerabile
per curare tutto il mondo?
A me basta.
(Giordano Ruini)
La Puglia apripista per la realizzazione di una filiera etica contro il caporalato: a breve saranno promossi due progetti simili anche in Sicilia e Basilicata. Il progetto, che si svolge in Capitanata, consiste nell’assunzione regolare di immigrati che, fino a poco tempo va vivevano nei ghetti.
Non fare tutto da solo! Prima di dire qualsiasi cosa leggi con attenzione la frase…
Non c’è scritto che non puoi fare tutto da solo, c’è scritto di non farlo.
Se vuoi realizzare qualcosa di importante, qualcosa che duri nel tempo e che lasci una impronta nella tua vita e in quella delle altre persone devi condividere il tuo percorso.
Guardati intorno. Hai una persona accanto? Hai una famiglia, hai degli amici? Hai un intero mondo che fa parte della tua vita.
Osservati con attenzione. Hai capacità, progetti, obiettivi e abilità per raggiungerli.
Hanno bisogno di te e tu hai bisogno di loro.
E’ un bisogno positivo, forte e necessario. Senza di loro non potresti mai superare le difficoltà e gioire per i successi raggiunti, insieme si può aspirare sempre a qualcosa di più grande e di più bello.
Alcune cose puoi farle solo tu, altre puoi farle insieme.
E’ una scelta non su cosa fare, ma con Chi farla.