Sovraccarico cognitivo: troppe informazioni e l’attenzione va a farsi benedire!
Le parole del Premio Nobel Herbert Simon sono chiare e si rivolgono a tutti noi che, ogni giorno, abbiamo a che fare con una mole di informazioni proveniente da numerosi strumenti e mezzi tecnologici: radio, tv, pc, smartphone: “La ricchezza di informazioni genera una povertà di attenzione”.
Si parla spesso oggi di “sovraccarico cognitivo” , termine che fu coniato nel 1964 dal sociologo Bertram Gross.
Noi tutti stiamo assistendo (e affrontando in prima persona) un “bombardamento sensoriale” e cognitivo che non ha precedenti nella storia. Se consideriamo che la mente umana può elaborare al massimo 120 bit di informazione al secondo, dobbiamo pure prendere atto che una normale conversazione consuma circa un terzo di questa potenza di elaborazione.
Cosa succede al resto dell’informazione e a noi?
Si parla di “sovraccarico cognitivo” anche quando facciamo fatica a capire e a prendere una decisione giusta perché i dati da valutare sono troppi e il nostro cervello non ce la fa a considerarli e valutarli tutti, oltre che a farlo in tempo utile.
Per fare un esempio: scegliamo di dare retta agli incalzanti e attraenti stimoli provenienti dallo schermo del cellulare e andiamo a sbattere contro un palo della cui scontata e noiosa presenza non ci siamo accorti!
Mi manco. Quando mi perdo dietro inutili parole. Quando mi infilo nella testa degli altri per cercare di coglierne le ragioni. Quando voglio compiacere per paura di un rifiuto.
Quando pronuncio un si a denti stretti mentre con tutto il fiato vorrei urlare no. Mi manco quando spreco il mio tempo. Quando mi perdo dietro i sogni degli altri e trascuro i miei. Quando covo rancore. Mi manco quando giro intorno alle situazioni e non affronto il problema. Mi manco quando non ascolto il mio respiro, quando metto a tacere il mio intuito,
quando non sorrido, quando non mi accetto,
quando lascio che altri decidano per me. Mi manco quando mi dimentico chi sono e cosa voglio per me stessa, quando divento schiava di abitudini e compromessi. Mi manco.
Allora torno a prendermi per mano...perchè capisco quanto è prezioso essere se stessi...
E ricomincio a vivere.
Leggete attentamente il riassunto dell'intervista effettuata da Roberto Saviano ad Edward Snowden, intellettuale in esilio da 6 anni che ha scritto un libro interessante in cui racconta la sua verità: "Errore di Sistema".