Freemarket, a Copenaghen il negozio in cui si acquista senza pagare
2019-02-18 17:30:09
Un gruppo di giovani danesi ha lanciato un nuovo, originale modo di fare la spesa. I neo imprenditori hanno realizzato la loro start-up, il negozio si chiama “Freemarket” si trova nel quartiere Frederiksberg di Copenaghen. Cosa ha di particolare questo punto vendita? Bè, principalmente il fatto che qui i prodotti si acquistano “gratuitamente”, in cambio di pubblicità sui social network. Simon Taylor, il fondatore di Freemarket, ha anche inventato lo slogan “Prova prima di comprare”, che ben riassume la filosofia del “fare acquisti” di questo piccolo negozio. Qui non esistono le regole classiche dell’acquisto. Ecco come si procede nella sperimentazione: ci si registra al sito web del negozio inserendo i propri dati personali (età, sesso, hobby). Poi, dopo aver scelto i prodotti, si fanno le fotografie e si pubblicano su Facebook, Instagram o Twitter. Ad ogni foto dovrà corrispondere la relativa descrizione e il giudizio sulla qualità del prodotto. Il cliente è tenuto soltanto al pagamento di un canone irrisorio (che ammonta a 2,50 euro) per contribuire al mantenimento del locale, così come le aziende interessate ad esporre i propri prodotti versano una quota. La scelta dei clienti può ricadere su dieci prodotti al mese, diversi tra loro.Il fondatore di Freemarket ha pensato bene di “modernizzare” vecchie strategie di marketing, adattandole all’era della condivisione sui social network. Il risultato è stupefacente e a dir poco rivoluzionario: il consumatore può scegliere il prodotto da provare ed è sempre lui ad esprimere il suo parere, senza il rischio di cadere in balia della pubblicità dei singoli marchi. Si instaura un “dare e avere” reciproco che porta soddisfazione sia all’azienda che al consumatore. Mentre l’acquirente può fare la spesa senza toccare minimamente il portafoglio, l’azienda ottiene pubblicità per i suoi prodotti, oltre ad acquisire i dati personali relativi al consumatore, allargando in questo modo il bacino dei contatti.Per le aziende un negozio come Freemarket è un ottimo banco di prova per testare i prodotti e valutare l’impatto che questi hanno sul mercato, analizzando la reazione dei consumatori prima di lanciarli su scala nazionale. Il negozio, in meno di un mese (ha aperto i battenti a metà agosto) ha già raggiunto circa 10.000 clienti. L’ideatore di Freemarket sta già pensando di ripetere l’esperimento anche in altri Paesi nei prossimi anni.
Paese che vai, felicità che trovi: Saudade in Brasile
2019-02-18 15:31:00
La Saudade esprime malinconia per una felicità passata, immaginata o sperata, e appare per la prima volta nel "Canzoniere" di Ajuda del XIII° secolo. Significa desiderare qualcuno e qualcosa che ami o hai perduto: un cibo, un luogo, una persona. E' la presenza di un'assenza: si è tristi perchè non si può più averla, ma felici di ricordare di averla avuta. La saudade permette di renderti conto di quanto siano importanti persone e momenti che spesso dai per scontati. Perciò ti fa sentire grato per ciò che hai e consapevole che potrebbe scomparire da un momento all'altro. Come provare la Saudade nella pratica? Vai su Facebook, guarda le foto di un amico che non vedi più o dell'ex che non riesci a dimenticare. Invece di reprimere ciò che provi, arrenditi al desiderio e al ricordo. Dedica qualche momento a ricordare le persone che hai amato e perduto, e sii grato per quelle che sono ancora vicino a te. Ogni tanto celebra la saudade: guarda un vecchio film, ascolta la musica che ti ricorda il passato, rileggi lettere d'amore, o quelle e-mail ed sms che ti fanno fatto battere il cuore.
A Napoli un fioraio regala libri ai passanti: “un incentivo alla lettura”
2019-02-17 16:31:00
Luigi Esposito è un fioraio napoletano di 53 anni che ha inventato un originale sistema di bookcrossing nella sua bancarella di fiori all’angolo di Via Ferrandina. Qui ha sistemato cestini colmi di libri di ogni genere accanto ai fiori. L’idea gli è venuta un po’ di tempo fa, quando alcuni clienti gli hanno regalato dei volumi di cui volevano disfarsi. Luigi regala libri a chiunque, non necessariamente a chi si ferma ad acquistare fiori. Nel suo gazebo si trovano classici imperdibili come “Siddharta” o il “Profeta” del poeta Kahil Gibran, ma ci sono anche alcuni libri del grande Camilleri, immersi tra i fiori profumati di lavanda o ciclamino.Perché Luigi fa questo? La sua risposta è semplice, diretta, esaustiva: “Amo leggere, la lettura mi entusiasma. Voglio essere ancora capace di immaginare, in un’epoca in cui tutti ormai siamo dominati dalla tecnologia, e le persone camminano con la testa bassa sui cellulari. Leggere aiuta a ad allargare gli orizzonti, a comprendere meglio gli altri, ci rende sicuramente persone migliori. Ho pensato che regalare libri possa essere un modo per convincere la gente a leggere: molti pensano addirittura che sia una perdita di tempo!” Dinanzi ad un suo regalo letterario, sono tante le persone che rifiutano perché dicono di non aver tempo, oppure si mettono semplicemente a ridere e passano oltre.Ma Luigi non demorde, sa di fare una cosa giusta. Fiori e libri: entrambi nutrono la cultura della vita, e fanno bene all’anima.