L'impatto dell'epidemia nell'animo delle persone è duplice; vi sono persone che peggioreranno e vi sono persone che miglioreranno.
Quello che a mio avviso è improbabile è che si possa rimanere come prima, vista la profondità della ferita che la situazione ha prodotto.
Già adesso in alcuni noto più aggressività, più rabbia, più violenza, e allo stesso tempo in altri osservo più gentilezza, più consapevolezza della preziosità della vita, del respiro, della salute.
Tutto si decide nella nostra interiorità: la medesima situazione può essere per uno occasione di crescita, e per un altro di abbattimento o di cattiveria. Perché è diversa la qualità della vita interiore, della propria anima.
Ognuno dovrebbe chiedere a se stesso chi è, cosa vuole, cosa è veramente importante.
Questo è il grande contributo per la nostra esistenza della pandemia in quanto situazione-limite.
(Vito Mancuso)
La parola “pazienza” ha nella sua radice il termine “pathos” (patire), ma ha anche un’altra valenza molto positiva, di cui tenere conto. Ci può essere, infatti, una pazienza “attiva”, con un pathos (inteso come passione per l’esistenza) che ci aiuterà a vivere meglio durante i periodi difficili.
Le piattaforme di Coldiretti e Confagricoltura sono state prese d’assalto da giovani pugliesi che hanno inviato il loro curriculum per lavorare nei campi: si stima che un terzo di loro ha un’età compresa fra i 30 e i 40 anni.