La terra, soprattutto nella tradizione contadina, è un bene da custodire e proteggere, e i frutti che essa produce sono riconducibili alla benevolenza di Dio. L’attesa e la cura quotidiana della terra erano valori imprescindibili per gli agricoltori di una volta e per le loro famiglie. E oggi?
Esiste un detto che recita: “Zucca e melone quando è stagione”. Significa che è importante consumare alimenti di stagione non solo per una questione di portafoglio, ma perché ogni cibo ha delle proprietà nutrizionali che aiutano il corpo ad adattarsi superando i vari malanni tipici di ogni periodo.
La storia ideale per iniziare questo lunedì di una qualunque settimana di fine Ottobre.
Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti. Il suo ufficio è un angolo qualunque di mondo in cui possano arrivare la sua bici e il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappello blu a falde flosce, nella voce un frammento di vita da regalare al mondo.
Si definisce “lettrice vis-à-vis” e da cinque anni la potete trovare in piazza Carignano, a Torino, con la sua cesta di libri e una scatola piena di frasi scritte su quadrati di carta. “Scegline cinque - dice a chiunque si avvicini - In base a quelle che senti più tue, ti leggerò un brano.” Un saggio, un classico, un racconto di Hemingway, i versi della Szymborska, non importa: Chiara ti ruba l’anima e te la restituisce in forma di parole, riallacciando miracolosamente una relazione tra esseri umani a cui abbiamo rinunciato.
Non è una semplice performance e Chiara non è solo un’artista di strada. Chiara è una archeologa delle relazioni sociali, un’artigiana della cultura che, pazientemente, ricostruisce reti emotive attraverso il potere di un linguaggio universale.
In quest’epoca di tenebre attraversate da odio, violenza e ignoranza, in cui metà degli italiani dichiara orgogliosamente di non aver letto neanche un libro in un anno, in cui la cultura è tornata ad essere vista con sospetto, Chiara è una lanterna accesa all’angolo della strada. Non lasciamola spegnere per nessuna ragione.