Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Cerchi la Spiaggia ideale per le Vacanze? La tecnologia ti aiuta! Una app gratuita che consente a chiunque (ma soprattutto agli appassionati di vacanze al mare) di individuare la spiaggia “perfetta” per trascorrere le ferie: si chiama “Beach Scanner”, ed è un motore di ricerca il cui database è già formato da 1600 spiagge italiane, e che fino al 2021 dovrebbe contenere 2400 spiagge europee. Entro il 2023 è previsto l’inserimento di 6.400 mete balneari a livello globale (in tutto il mondo). Come funziona Scaricabile sui dispositivi IOS e Android, Beach Scanner permette di selezionare le spiagge più adatte alle proprie esigenze, organizzando così in maniera completa la vacanza (con hotel, ristoranti, stabilimenti balneari). Altro vantaggio legato all’utilizzo di Beach Scanner consiste nella possibilità di scambiare valutazioni, opinioni e consigli con gli altri viaggiatori che fanno parte della community della applicazione. La “spiaggia perfetta” può essere individuata attraverso diversi criteri e parametri, tra cui quello della presenza o meno di sabbia oppure di scogli. Chi ama gli scogli oppure ha la passione di esplorare i fondali marini o predilige spiagge immerse nella natura potrebbe optare per Cala Spinosa in Sardegna, o la bellissima Ciolo in Puglia. Chi invece preferisce la sabbia morbida e dorata ha l’imbarazzo della scelta, e nel database di Beach Scanner può trovare Badolato Marina in Calabria oppure Punta Prosciutto, una delle spiagge salentine preferite dai turisti. Modello e potenziali sviluppi di Beach Scanner I fondatori di questa app hanno strutturato un modello di business basato sulla pubblicità e sugli introiti derivanti dai fee nel momento in cui gli utenti accedono alla prenotazione presso gli hotel e gli stabilimenti selezionati. Beach Scanner è destinata a diventare un’applicazione sempre più diffusa nel mondo: il turismo balneare, che è il settore di competenza del motore di ricerca, è in rapidissima crescita. Con l’avvento di servizi telematici come questo sarà sempre più facile individuare la “vacanza ideale” con pochi click, prenotandola comodamente da casa.
Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web
Parmigiana di melanzane: Un piatto che unisce tutto lo stivale – Storia e Ricetta Tradizionale La parmigiana di melanzane, anche melanzane alla parmigiana o semplicemente parmigiana, è un piatto a base di melanzane fritte e gratinate in forno con passata di pomodoro, basilico, aglio e uno o più formaggi inclusi, mozzarella, scamorza e caciocavallo. L’origine di questo piatto è tuttora incerta: Spesso viene considerata una pietanza siciliana, c’è chi ne attribuisce l’invenzione alla Campania e chi (per la maggiore) la attribuisce alla Puglia o meglio ai salentini. La parmigiana è, difatti, fortemente legata alle tradizioni e agli stili di vita dei salentini e dei leccesi in particolare: La festa di Sant’Oronzo, patrono della città di Lecce, che cade il 26 agosto, si connette alle antiche feste pagane legate alle stagioni: è la fine dell’estate, si rientra in città dal mare, inizia l’autunno e si riprende la vita cittadina. Ma se nel giorno della festa c’era l’usanza di mangiare il galletto arrostito oppure al ragù, per la consuetudine cattolica doveva esserci una vigilia di penitenza. E alla vigilia di Sant’Oronzo si mangiava la parmigiana di melanzane, che pur essendo, appunto, un piatto da vigilia, era confezionato con abbondanza di ingredienti. Come per la pasta al forno, tipico piatto della festa, si metteva nella parmigiana tutto quello che il portafoglio (e la coscienza religiosa) consentiva: mozzarella o scamorza, uova sode, formaggio parmigiano e addirittura polpettine di carne, mortadella e prosciutto. Una chiave per valutare la gastronomia salentina è la frase che si sente dopo aver chiesto gli ingredienti di una ricetta: “Quello che metti trovi”. Significa che i singoli ingredienti non perdono il loro valore nella mescolanza: la scamorza rimarrà tale, così come le polpette, ecc. La parmigiana è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) RICETTA TRADIZIONALE – Dosi per 8 persone: – 1,5 kg di melanzane – 3 uova – 150 gr di farina- 500 gr di pomodoro – 1/2 cipolla – 1 spicchio d’aglio – qualche foglia di basilico – 1/2 bicchiere d’olio- 300 gr di scamorza – 150 gr di parmigiano grattugiato – sale q.b. – olio per friggere (preferibilmente extra vergine d’oliva) Preparare una salsa facendo appassire in olio la cipolla e l’aglio tritati e aggiungendo il pomodoro; poco prima di finire la cottura, unire il basilico e aggiustare di sale. Affettare le melanzane per lungo, con uno spessore di 1/2 cm, passarle nella farina, nell’uovo sbattuto con un po’ di sale e friggerle in abbondante olio. In una pirofila unta d’olio buttare un mestolo di salsa di pomodoro, formare uno strato di melanzane, una manciata di parmigiano grattugiato, un mestolo di salsa, fette di scamorza, un altro strato di melanzane e così via. Finire con il pomodoro. Infornare a 180° per una quarantina di minuti. Questa è la ricetta tradizionale leccese. Una variante prevede che le melanzane siano grigliate invece che fritte. In un’altra, le melanzane sono pelate e passate nella farina di grano duro, nell’uovo sbattuto e di nuovo nella farina, facendo assomigliare il piatto alla pasta al forno, in quanto le melanzane trattate in questo modo diventano praticamente irriconoscibili.
Cristiana Lenoci
Blogger, redattrice web