Founder Junior
Si sostiene che il 2022, in ristorazione, sia stato l’anno della ripartenza…ma non per tutti
Caro/aamico/a e membro della community di Cam.TV una crescita rispetto ai numeri del 2021, per tutto il settore, era pronosticata e pronosticabile.Ma la verità è che la ristorazione è un comparto poggiato su basi imprenditoriali piuttosto deboli.Infatti, nell’anno della rinascita, i numeri parlano ancora piuttosto chiariamente: lo scorso anno si sono registrate 3005 nuove attività, ma le cessazioni sono state numerose dato che ben 5173.2168 locali hanno chiuso i battenti.Questo è un settore dove da sempre si punta alla luna e ci si perde spesso a guardare il dito: la qualità, la creatività, la passione, la dedizione, non sono niente se non sono valorizzate da una solida preparazione imprenditoriale.
È chiaro che c'è bisogno di molto di più per invertire questi numeri.
Sono uumeri che, seppur evidentemente aggravati dal maledetto periodo pandemico, da sempre caratterizzano l'andamento delle piccole medio imprese ristorative italiane.I membri e consulenti di RistoBusiness vogliono abbattere questi numeri in modo particolare nelle giornate del 21 e 22 Marzo in occasione del RistoBusiness Summit, il primo vertice annuale della ristorazione italiana firmato RistoBusiness e curato in prima persona dal noto Food&Beverage Manager Emiliano Citi, il quale illustrerà le piaghe che causano la chiusura dei locali italiani e di come combatterle:
- gli sprechi,
- la mala gestione in termini fiscali e finanziari,
- i problemi con il proprio staff,
- menù chilometrici e improduttivi
- ed ulteriori cause che conducono alla cessazione dell'attività di ristorazione
Perché per fare Utile in ristorazione si deve prima cambiare mentalità è quanto sostiene il buon Emiliano Citi che invita a far ripartire finalmente questo settore con l'unica ricetta possibile: quella imprenditoriale e vi aspetta all'evento RistoBusiness Summit.Solo fino al 28 Febbraio potrai partecipare a RistoBusiness Summit ad un prezzo molto speciale.Caro amico/a e membro potrai scoprire di più tramite il link : https://www.ristobusiness.it/ristobusiness-summit/
Fonte : RistoBusiness - Il Gruppo
Fotografia del ristorante " La Corte degli archi" presso il Grand Hotel Gianicolo tratta dalla pagina web del Grand Hotel Gianicolo
Founder Junior
L' insalata di cavolo rosso con nocciole e formaggio primo sale
Caro/a amico/a e membro della community di Cam.TV sei stufo/a della solita insalata ? oggi desidero proporti di preparare insieme l’insalata di cavolo rosso, anche detto anche viola, con le nocciole e il formaggio primo sale. Per completare il pasto basterà accompagnare il piatto con del pane.Nell' immagine in allegato potrai trovare espressi gli ingredienti e indicate le modalità di preparazione
Fonte : Fondazione Umberto Veronesi
Immagine tratta dalla pagina web della Fondazione Umberto Veronesi
Founder Junior
Una nuova ricerca ha scoperto che le persone con i più alti livelli ematici di antiossidanti luteina, zeaxantina e beta-criptoxantina presenti nelle verdure a foglia verde tra cui cavoli, spinaci, broccoli e piselli, avevano meno probabilità di sviluppare demenza decenni dopo rispetto a quelli con livelli più bassi di antiossidanti. Secondo il responsabile dello studio, il Prof. May A. Beydoun, Ph.D., M.P.H., del National Institute on Aging "gli antiossidanti possono aiutare a proteggere il cervello dallo stress ossidativo, che può causare danni alle cellule" e aggiunge che sono necessarie ulteriori ricerche "per verificare se l'aggiunta di questi antiossidanti può aiutare a proteggere il cervello dalla demenza".
Quasi 7.300 persone di età pari o superiore a 45 anni hanno preso parte alle studio, divisi in tre gruppi in base ai livelli di antiossidanti nel sangue, essi sono stati seguiti per una media di 16 anni allo scopo di vedere chi ha sviluppato la demenza. Il Professor May A. Beydoun in una nota ha dichiarato : "È importante notare che l'effetto di questi antiossidanti sul rischio di demenza è stato ridotto in qualche modo quando abbiamo preso in considerazione altri fattori come l'istruzione, il reddito e l'attività fisica, quindi è possibile che questi fattori possano aiutare a spiegare la relazione tra livelli di antiossidanti e demenza".
Fonte ( source): CosìurceMay A. Beydoun, Hind A Beydoun, Marie T. Fanelli-Kuczmarski, Jordan Weiss, Sharmin Hossain, Jose Atilio Canas, Michele Kim Evans, Alan B. Zonderman. "Associazione di vitamine antiossidanti sieriche e carotenoidi con malattia di Alzheimer incidente e demenza per tutte le cause tra gli adulti statunitensi." Neurologia, 2022; 10.1212/WNL.0000000000200289 DOI: 10.1212/WNL.0000000000200289
Andrew Weil M.D.
Immagine tratta dalla pagina web Romagna a Tavola
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente