Founder Junior
Slow Food la meta sarda dell'enogastronomia : è la città di Iglesias ed il suo territorio
Cari amici e membri della community di Cam.TV sono lieto nell' informarvi che il noto Slow Food Italia ha scelto la zona sud-occidentale dell’Isola per un percorso formativo dedicato alla promozione dell’enogastronomia locale e alla formazione degli addetti ai lavori nonchè per dar vita a un’offerta turistica attenta al patrimonio delle comunità.E' giunto cosi' un nuovo riconoscimento per la città di Iglesias e il suo territorio, dopo i dati rassicuranti del 2022 che hanno visto l’iglesiente crescere in termini di attrattività turistica e dell' offerta culturale.
Gli incontri di approfondimento, orientati sugli assi del turismo sostenibile e dell’imprenditorialità, si sono svolti lo scorso Lunedì 16 gennaio nei siti della grotta di Santa Barbara, Porto Flavia e il belvedere di Nebida, mentre la formazione ha avuto luogo nella giornata successiva presso l’Istituto alberghiero Ipia Galileo Ferraris di Iglesias.
Al termine dei seminari formativi e dei tavoli di lavoro nei quali si è discussa la promozione di un’offerta turistica in grado di presentare il territorio attraverso la lente di Slow Food, gli operatori aderenti hanno sottoscritto le linee guida, linee guida che definiscono le caratteristiche dell’accoglienza proposta, del tipo di esperienze presentate e del marketing congiunto.
Il sindaco di Iglesias Mauro Usai per l' occasione ha dichiarato “Il turismo di qualità si costruisce mettendo in rete tutti gli attori, pubblici e privati, per creare la destinazione turistica ed è proprio nei periodi di bassa stagione turistica che bisogna impegnarsi maggiormente per ottenere poi il massimo risultato. Siti minerari, scuola, ristoratori e albergatori devono procedere tutti uniti verso un unico obiettivo: creare sviluppo turistico sostenibile e lavoro stabile 365 giorni l’anno” mentre la brava dott.ssa Rossella Pisano, team leader del progetto di Slow Food Travel Sulcis Iglesiente e Cagliari ci illustra : “Abbiamo voluto proporre un percorso emozionale, fatto di esperienza, buon cibo, cultura e bellezze naturali. Con l’obiettivo di promuovere una realtà molto importante come quella dell’Iglesiente, per fare sistema insieme ai produttori del territorio, agli operatori del settore e alle comunità locali. Slow Food Travel vuole far vivere emozioni, educare i viaggiatori alla tutela della biodiversità alimentare e favorire la conoscenza di culture, identità e gastronomie locali, ma anche creare sinergie e stimolare incontri con le persone, custodi della natura e delle tradizioni dei territori”.
Fonte : sardiniapost
Immagine tratta dalla pagina web sardiniapost
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Day pizza
Cari amici e membri della community di Cam.TV oggi si celebra la pizza, uno dei piatti più apprezzati in tutto il Mondo, ma essa può far parte di una sana alimentazione? a tale quesito rispondiamo con un Si, dato che in un'alimentazione sana e varia nessun alimento dovrebbe essere escluso. Pertanto anche la pizza può rappresentare un pasto settimanalmente ponendo l'attenzione agli ingredienti dell'impasto e del condimento.
Fonte : Fondazione Umberto Veronesi
Immagine tratta dalla pagina web della Fondazione Umberto Veronesi
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I CASCHETTAS DE SABA secondo nonna Pierina
I Caschettas de Saba sono un dolce costituito da un impasto di frutta secca e uvetta, con mosto cotto (saba) e semola, racchiusi da una sfoglia di semola di grano tenero e acqua. In alcune zone della Sardegna il “guscio” viene fatto sottilissimo e pare richiami il velo delle spose.Oggi I Caschettas de Saba sono un dolce di nicchia, bello da vedere e buono da mangiare mentre un tempo era un dolce antico e povero, dal sapore particolare.
Ingredienti :
Per la pasta: 1kg di semola rimacinata, acqua ben tiepida, un pizzico di sale e un pugno di strutto. Per il ripieno :1/2 l di sapa, due arance grattugiate,semola grossa ( tipo polenta ) 1/2 di acqua , un pò di zucchero. Questo è un dolce antico e povero, tipico sardo, dal sapore particolare.
Per la preparazione :
Potete iniziare preparando l'impasto e nel lavorarlo bene, quando esso è ben lavorato aggiungerete lo strutto, piano piano, finchè viene assorbito del tutto. Quindi lo avvolgerete con una pellicola e lo lascerete riposare. Dopo di chè metterete a bollire la sapa con l'acqua e la buccia d'arancia, per aggiungere successivamente due o tre cucchiai di zucchero in modo da addolcirli di più. Quando sta per prendere bollore verserete lentamente a pioggia la semola, come quando si fa la polenta. Per la quantità è bene regolarsi ad occhio, non deve essere molto dura perchè altrimenti cuocendo si addenserebbe, proprio come la polenta che si taglia . Quando è tiepida formerete dei cilindri un pò più grossi dei grissini e che posizionerete in un piatto o vassoio in modo che i vostri squisiti dolcetti siano pronti . Nel frattempo preparerete la sfoglia, che taglierete a listarelle e metterete il ripieno , secondo la lunghezza. Successivamente realizzerete le forme e le metterete in una teglia rivestita di carta forno. Metterete quindi le palline ( sa traggera ) a cuocere a fuoco dolce, intorno ai 130°/150°, i gradi dipenderanno dal forno. Prestate attenzione alla pasta, che deve restare bianca ma cotta e al posto della sapa potrete utilizzare il miele.Arrivati a questo punto i vostri squisiti Caschettas de Saba saranno pronti per deliziarvi il palato.
Fonte : RICETTE DI SARDEGNA
Immagine tratta dalla pagina web RICETTE DI SARDEGNA