A Cagliari i ristoranti erano pieni per la festività dell'Immacolata Concezione

C’è chi si è dato in occasione della festività dell'Immacolata Concezione ai pazzi acquisti prenatalizi e chi, la maggior parte, dato il momento che stiamo vivendo ha tenuto le mani ben distanti dal portafoglio. Ma all’ora di pranzo, complice la giornata di festa e di sole, in tanti si sono concessi un pranzo dell’ Immacolata al ristorante, tanti altri erano a caccia del prezzo fisso, tra 25 e 40 euro, per pranzare fuori l’8 Dicembre. Cosi' si sono presentati aperti e quasi pieni i ristoranti posti nel Corso Vittorio, il pienone è stato quasi raggiunto in quelli posizionati nel quartiere "Marina". I locali presentavano un prezzo fisso garantito, che andava dai 25 euro per un bia di antipasti, un primo e un secondo con caffè incluso sino ai quaranta euro per avere specialità di mare sul piatto. Cosi' in tanti hanno goduto di uno strappo alla regola, un pranzo in settimana serviti e riveriti, e chi può si prepara a tornare al lavoro solo lunedì prossimo, complice il ponte. Ma, tra una vetrina e qualche ricerca su internet è possibile già scoprire i menù per il Santo Natale e il Capodanno.Nelle prime feste reali post pandemia i prezzi tornano ai livelli del 2019 e, in alcuni casi, sono più alti.Secondo gli indici il pranzo del 25 Dicembre verrà a costare, a testa, non meno di 50 euro con il maialetto, il panettone e il pandoro inclusi. Si salirà a cento euro a cranio per brindare al 2023 e gustare anche un tris di antipasti di mare, di tagliolini o fregola, dell' insalata di astice,dei culurgiones con i funghi porcini o l' agnello in umido con carciofi e patate. Cercando bene è possibile anche spuntare ottanta euro, non un centesimo di meno. In caso contrario le alternative sono festeggiare in piazza, a costo zero, o a casa godendo della compagnia dei parenti e degli amici.

Fonte : Casteddu Online

Immagine dei ristoranti nel centro storico di Cagliari tratta da(by) Casteddu Online Web Page 

La Cucina Italiana ha testato per noi i panettoni dei supermercati di Milano per scoprire il migliore private label del Natale 2022. Non è questione di prezzo, né di chi lo produce

Cari amici e membri della community di Cam.TV quali sono i migliori panettoni dei supermercati ? la nota rivista "La Cucina Italiana" ha messo a confronto 8 panettoni private label di altrettanti supermercati per scoprire il nostro prodotto preferito. Non è andata molto bene con il test, svoltosi tra alti e bassi, e non solo nella forma, sui panettoni a marchio di 8 supermercati milanesi. La prova di assaggio non è andata come previsto, nel senso chela realtà editoriale "La Cucina Italiana" si sarebbe aspettata di meglio in molti casi per il dolce, re delle Festività Natalizie.Niente nomi famosi come Bauli o Motta, gli esperti di "La Cucina Italiana" hanno assaggiato i prodotti a marchio dei singoli supermercati più economici dei grandi marchi ed è risultato che la qualità non è solo una questione di prezzo. Il costo dei prodotti oscilla fra i 5€ della maggior parte dei panettoni, sconti esclusi, e i 12.90€ nel caso di Iper la grande che però è l’unico supermercato che li produce internamente attraverso il suo reparto della pasticceria, senza emulsionanti e altri conservanti, come un qualunque altro artigianale. Non presente nel test, il “fenomeno” panettone artigianale "Elisenda" realizzato da Esselunga con la collaborazione dei fratelli Cerea del ristorante da Vittorio (tre stelle Michelin) perché non ancora in distribuzione al momento del test e che l’anno scorso presentava un prezzo di 25€. Eataly quest’anno ha deciso di non produrrei propri panettoni a marchio, ma offre una vasta offerta di altri brand.

I panettoni dei supermercati private label sono prodotti dagli stessi big dell’industria dolciaria nei loro stabilimenti, con un marchio e una scatola diversa, ma anche con una ricetta differente, non è vero che cambia solo la confezione ! La dimostrazione è data dal fatto che il migliore e il peggiore del test sono prodotti nello stesso stabilimento. Tutto dipende quindi dal capitolato che ogni committente sceglie per il proprio prodotto, risulta quindi inutile usare il produttore come indice di qualità.

"La Cucina Italiana" ha cosi' chiesto agli uffici stampa dei supermercati di sostenere il test inviando un campione di prodotto, classico. Alcuni di loro non hanno risposto alla mail o non si sono mostrati interessati, pertanto alcuni prodotti sono stati acquistati personalmente sugli scaffali. I panettoni sono quindi stati conservati per più di un giorno alla temperatura di 22 gradi, sono stati numerati e quindi aperti poco prima di essere consumati, rigorosamente alla cieca.

Il panel è stato composto da 15 persone senza specifiche competenze in materia, giornalisti gastronomici, appassionati, professionisti del settore pluripremiati per i loro lievitati come il bravo pasticciere Fabrizio Barbato de L’Ile Douce di Milano e l'altrettanto bravo Marco Pedron, pastry chef con alle spalle sei anni di produzione nella pasticceria di Carlo Cracco, panettone incluso. Ognuno ha osservato, annusato, degustato e votato il prodotto sulla propria scheda di valutazione.Abituati al panettone artigianale o ai prodotti più venduti sul mercato (Motta è il marchio campione di incassi durante il Natale degli italiani) i degustatori del test si sarebbero aspettati prodotti più in linea con un mercato che negli ultimi anni ha alzato l’asticella della qualità in modo esponenziale . Se per i pandori (assaggiati subito dopo per un successivo test) il livello che è stato rilevato è mediamente buono, dato che si è incappati anche in prodotti molto sbilanciati negli aromi nel complesso i panettoni dei supermercati, grazie al disciplinare che regola la produzione di questo dolce, si presentano comunque come una soluzione di livello superiore per la qualità degli ingredienti a molte merendine, e quindi restano un’ottima alternativa per le colazioni e le merende durante il mese di Dicembre e le Festività Natalizie.Per il giorno del Santo Natale vale però la pena spendere qualche decina di euro in più, puntando su un prodotto dalla maggiore qualità.

Fonte : LA CUCINA ITALIANA

Immagine tratta da(by) Cookist  Web Page

Fregula con frutti di mare e zafferano

La "fregula con frutti di mare e zafferano" è un piatto delicato dal sapore unico. cari amici e membri della community vi riporto la ricetta della signora Maria Pasqua Meloni.

 Ingredienti per 4 porzioni : 

300 gr Fregula di tipo grande;

700 gr Cozze di Marceddì;

2 Calamari freschi medi;

350 gr Scampi freschi;

Cucchiai di olio extravergine d'oliva;

1 spicchio aglio;

2 Pomodori secchi;

peperoncino;

400 gr Pomodorini ciliegini

Preparazione : 

Potete iniziare la preparazione della vostra gustosa " Fregula con frutti di mare e zafferano" mettendo le cozze ben pulite in una padella, per poi farle aprire con la fiamma alta coperte e toglierle man mano che si aprono nonchè filtrare il liquido che liberano e utilizzarlo che  aggiungerete successivamente.Quindi  farete rosolare in una padella lo spicchio d’aglio intero con i pomodori secchi sminuzzati con  un pò di peperoncino, successivamente aggiungerete i calamari puliti e tagliati a rondelle e unirete con  un pò di Vernaccia facendo evaporare.

Dopo di chè unirete i pomodorini ben lavati e tagliati a spicchi, gli scampi, rigirerete per alcuni minuti. Quindi aggiungerete 1 litro di acqua e l’acqua filtrata delle cozze e aspetterete il bollore, per aggiungere successivamente la fregola, regolare di sale e lasciar cuocere per 13 min a fiamma bassa  per circa 4 minuti.Prima di spegnere aggiungerete gli scampi, un pizzico di zafferano di S. Gavino Monreale e infine le cozze. Giunti a questo punto della preparazione spegnerete e aggiungerete il  prezzemolo tritato e qualche foglia di basilico, non mancate nel servire con del pane abbrustolito. I vostri palati, ne sono sicuro, si delizieranno.

Fonte : RICETTE DI SARDEGNA 

Immagine tratta da(by) RICETTE DI SARDEGNA  Web Page