Altro che plastica! Ecco i piatti commestibili e biodegradabili con crusca di grano:
I piatti e i bicchieri usa e getta di plastica stanno per essere ufficialmente messi al bando, ecco allora che iniziano a fioccare alternative ecosostenibili come ad esempio i piatti commestibili a base di crusca di grano.
Conosciamo la crusca di grano in quanto benefica per stomaco e intestino ed in grado di favorire la regolarità. Un’innovativa azienda polacca, la Biotrem, ha pensato invece di sfruttare in maniera originale questo ingrediente naturale per realizzare piatti, ciotole e posate monouso e biodegradabili.
Come spiegato sul sito dell’azienda, gli unici ingredienti con cui sono realizzate le stoviglie sono crusca di frumento e acqua che vengono fusi insieme usando alte temperature e applicando una certa pressione. Nessun prodotto chimico viene usato nella realizzazione di questa linea pensata per essere utilizzata una sola volta e poi aggiunta al compost.
I piatti e le scodelle sono resistenti al microonde e possono essere utilizzati sia con cibi caldi che con cibi freddi. Tuttavia Biotrem avverte i clienti di non usare i prodotti in crusca di grano per servire liquidi caldi come tè, caffè o zuppe e anche bevande gassate.
Per quanto riguarda forchette e coltelli, questi hanno un contenuto in crusca di frumento molto più basso rispetto a piatti e scodelle. Questi utensili sono realizzati con solo il 10% di crusca di frumento e il 90% di polylactide, che è un poliestere termoplastico biodegradabile ottenuto dal mais.
Non solo api: anche i lombrichi sono altrettanto utili, in pericolo e meritano la nostra attenzione:
Non sono altrettanto “carini” e (solo apparentemente) neppure tanto utili. E invece i lombrichi meritano il massimo della nostra attenzione dato che, proprio come gli insetti impollinatori, sono in forte calo numerico e questo rischia di avere serie conseguenze per l’ecosistema.
A volte si sottovaluta (o proprio non si conosce) il lavoro che fanno i lombrichi per il nostro suolo. Si tratta di un contribuito molto importante che aiuta anche il benessere degli esseri umani. Questi animali, infatti, permettono alla terra di aumentare la sua fertilità e di conseguenza produrre meglio il nutrimento che occorre a diverse specie (noi compresi!).
Per il loro aspetto, spesso sgradito, i lombrichi vengono un po’ discriminati rispetto ad altri animali. Invece hanno tutto il diritto di essere considerati dato che, come le più amate api, sono seriamente in pericolo e la loro possibile scomparsa, anche se non fa notizia, nuocerebbe molto alla salute della terra che dipende (anche) dal loro lavoro.
lombrichi terra
Attualmente, secondo un recente studio, questi animali stanno subendo un serio crollo numerico: il 42% dei campi esaminati in Gran Bretagna era gravemente carente di lombrichi e in alcuni terreni questi animaletti mancavano del tutto. Particolarmente colpiti dal problema sembrano essere i vermi scavatori profondi, preziosi per aiutare il suolo a raccogliere e immagazzinare l’acqua piovana. Questi erano assenti dal 16% dei campi presi a campione dallo studio.
Come mai la popolazione di lombrichi sta subendo un netto calo? Il motivo è sempre lo stesso: un ambiente impoverito dalle scelte sconsiderate dell’uomo che ha fatto sì che perdessero il loro habitat naturale.
Solo gli agricoltori sembrano preoccuparsi di salvare i lombrichi che, come ha dimostrato lo studio sopracitato, rischiano di scomparire in breve tempo dalla Gran Bretagna (ma probabilmente anche da altrove). Questo perché conoscono l’importanza di tali animali per la fertilità della terra.
Il Tai Chi è un’arte marziale di difesa, una forma di meditazione, una filosofia, una ginnastica dolce, e anche una medicina complementare e alternativa. In Cina il Tai Chi, o meglio, il Tàijìquán, è conosciuto come la boxe della suprema polarità: in Occidente, invece, è spopolato soprattutto come ginnastica terapeutica e preventiva. Questo particolare tipo di arte marziale si basa su movimenti lenti e dolci, accompagnati e regolati da un’altissima concentrazione della mente.
UNA CONTINUA DANZA TRA VUOTO E PIENO. Il Tai Chi, inteso come ginnastica, è una continua danza tra vuoto e pieno. I testi antichi cinesi dicono che «nel movimento il Tai Chi crea lo Yang. Quando il movimento ha raggiunto il suo limite, c’è l’immobilità. Quando immobile, il Tai Chi crea la Yin. Quando l’immobilità ha raggiunto il suo limite, c’è il ritorno al movimento. Movimento e Immobilità si alternano. Uno è l’origine dell’altro».
BENEFICI DEL TAI CHI. Sono numerosi gli studi medico-scientifici atti a provare le proprietà benefiche del Tai Chi sulla nostra salute. Alcuni studi si sono concentrati sulla longevità promossa dalla pratica del Tai Chi: in particolare un lavoro dell’Università di Hong Kong, analizzando 69 individui anziani, avrebbe osservato che i 29 soggetti che praticavano Tai Chi dimostravano uno stato di salute di molto migliore rispetto ai coetanei, soprattutto per quanto riguarda la resistenza vascolare e la pressione sanguigna. Come e più degli altri tipi di ginnastica, poi, il Tai Chi aiuta a ridurre lo stress, grazie al continuo alternarsi tra movimenti lenti e circolari, e a dormire meglio, come rivela uno studio pubblicato sulla rivista medica specialistica Sleep.
ALTRI STUDI SUGLI EFFETTI DEL TAI CHI. Ma il mondo medico si è interessato al Tai Chi anche per altri aspetti, oltre a quelli legati alla longevità ed allo stress. Per ora questi studi sono da prendere con le pinze, ma danno segnali molto interessanti: il Tai Chi, secondo un lavoro dell’Università di Taiwan, sembra essere molto utile per abbassare i livelli di colesterolo e per ridurre i problemi causati dalla pressione alta. L’Università di Harvard, invece, ha voluto seguire la guarigione di 136 pazienti colpiti da ictus, ai quali è stato inserita nel programma di riabilitazione anche la pratica del Tai Chi, la quale avrebbe effettivamente aiutato i pazienti a riprendere l’equilibrio compromesso dall’ictus. Ma grazie alla lentezza dei suoi movimenti, il Tai Chi può rivelarsi utile anche nella cura delle articolazioni: secondo il Tufts Medical Center, infatti, questa pratica marziale può portare concreti miglioramenti alle persone adulte afflitte da osteoartrite alle ginocchia.