Cristina Passarani

I parrucchieri sono chiusi da tempo come conseguenza dell’emergenza Coronavirus, e probabilmente lo resteranno ancora per alcune settimane. Per questo, se guardandoti allo specchio noti che i tuoi capelli sono più spenti e secchi del solito, forse attribuisci la colpa soprattutto alla mancanza di un trattamento professionale. In realtà c’è di più. La chioma, come la pelle o qualunque organo, risente profondamente degli effetti del nostro stile di vita. Una dieta squilibrata - povera di vegetali freschi e ricca di grassi, dolci e farine raffinate - priva i capelli di nutrimento. Lo stress può causare secchezza, fragilità, opacità, alopecia e dolore al cuoio capelluto. Il trattamento fai da te per capelli secchi e sfibrati È il momento di ridare salute e bellezza ai capelli spenti, secchi, deboli e sfibrati. Oltre a seguire uno stile di vita salutare, che nutre e risana la capigliatura dall’interno, puoi agire dall’esterno ricorrendo a maschere e trattamenti naturali rivitalizzanti. Un ingrediente portentoso contro la secchezza dei capelli, semplice da reperire e da usare, è il gel puro di Aloe vera: idrata, lenisce e rinfresca, quindi può essere utile anche in caso di infiammazioni e pruriti al cuoio capelluto. Si trova in vendita anche in farmacia: è importante controllare sull’etichetta che sia naturale e puro al 100%, senza conservanti. Si usa al posto del balsamo, prima del risciacquo. Le maschere naturali per capelli più luminosi e morbidi Se hai capelli spenti, secchi e sottili, puoi provare questa maschera suggerita da Elodie-Joy Jaubert, una guru della bellezza naturale e autrice del libro “Amo i miei capelli” (Sonzogno). Basta creare una purea omogenea mettendo in un frullatore la polpa di un avocado e un vasetto di yogurt bianco naturale: il mix va applicato sui capelli umidi per 20-30 minuti, poi si procede con il normale shampoo. Per ottenere una chioma più soffice e bella, invece, l’esperta suggerisce invece di frullare mezza banana matura, un tuorlo d’uovo bio, un cucchiaino di olio d’oliva e un cucchiaio di miele liquido. La maschera così ottenuta si applica sui capelli umidi e si lascia in posa 20-30 minuti, poi si sciacqua con acqua fredda (quella calda cuocerebbe l’uovo). Ingredienti naturali contro la debolezza dei capelli Quando siamo sotto stress, i capelli ne risentono e tendono a indebolirsi e a cadere più spesso. Un buon trattamento suggerito sempre da Elodie-Joy Jaubert è mettere 3 manciate di foglie fresche di rosmarino in una ciotola piena di aceto di vino bianco, coperta. Dopo 10 giorni, filtrando, si ottiene un liquido che si può usare durante il lavaggio dei capelli, come ultimo risciacquo (ne basta una tazzina). Anche una piccola quantità di succo di limone appena spremuto diluito in acqua può essere una soluzione alternativa per sciacquare i capelli, perché ne favorisce la luminosità e la chiusura delle cuticole. Il rosmarino è più adatto alle chiome scure, il limone a quelle chiare. Gli oli vegetali che nutrono e rinforzano i capelli Se hai poco tempo a disposizione e non riesci a preparare miscele articolate, per nutrire i capelli rovinati, che tendono a spezzarsi, puoi ricorrere a un solo ingrediente molto efficace: olio vegetale. Attenzione, però: l’olio va a sostituire l’effetto del sebo, quindi non è indicato per capelli grassi o con forfora. Ne basta pochissimo, altrimenti si rischia l’“effetto unto”: una goccia di olio da scaldare tra i palmi e poi da applicare su tutte le lunghezze e sulle punte più secche e “aperte”. Avvolgi i capelli con un asciugamano e lascia in posa 20 minuti, poi procedi con il normale lavaggio che deve rimuovere accuratamente tutto l’olio in eccesso. Quale olio scegliere? L’extravergine di oliva (se di qualità eccellente) è un ottimo alleato nutriente e rivitalizzante, quello di argan o di mandorle dolci regalano morbidezza, mentre quello di avocado è ideale per chi cerca soprattutto luminosità

Cristina Passarani

Cervello al top anche in isolamento con gli integratori giusti: La condizione di isolamento causata dall’attuale emergenza sanitaria è gravosa per tutti, ma c’è una particolare fascia di età che soffre più delle altre ed è quella degli anziani. Sono coloro che rischiano di più dall’eventuale contatto con il virus Covid-19 e quindi, anche quando le misure di contenimento verranno allentante, saranno gli ultimi a poter uscire liberamente. Inoltre, la pandemia non costringe solo ad una clausura senza precedenti, ma ha stravolto ogni abitudine e questo per gli anziani è ulteriormente pesante: alt alle passeggiate quotidiane, agli appuntamenti con gli amici al parco, al bar del quartiere per una partita a carte o magari alla bocciofila frequentata da anni... Quando la mente ha bisogno di una spinta in più Oltretutto, la sospensione degli appuntamenti abituali con la famiglia e le visite di figli e nipoti ridotte al lumicino, privano nonne e nonni di quei punti di riferimento determinanti anche nel ridurre il decadimento cognitivo e nel mantenere efficienti memoria ed elasticità mentale. Le giornate monotone e sempre uguali a sé stesse fanno il resto… Che cosa possiamo fare per aiutare i nostri anziani a superare al meglio il difficile periodo in corso senza scivolare nell’apatia e nella rassegnazione, che possono aprire le porte ai deficit? Le scienze della nutrizione affermano da tempo quanto un’alimentazione corretta svolga un ruolo importantissimo nel rallentare i fenomeni degenerativi a carico del sistema nervoso. Un aiuto supplementare a uno stile alimentare corretto può venire da prodotti di origine naturale ideati specificamente per favorire memoria e funzioni cognitive. Gli integratori del benessere fanno restare giovane il cervello Gli integratori che hanno dimostrato le capacità migliori riuniscono in un solo prodotto gli effetti benefici di diverse sostanze di origine naturale: la prima è la bacopa, una pianta di origine indiana le cui foglie e fusto, in estratto secco, contengono principi attivi in grado di favorire il benessere mentale. C’è poi l’astaxantina, un carotenoide derivato da una piccolissima alga, potente antiossidante naturale. La fosfatidilserina, lipide naturalmente presente nei neuroni ma che con l’età deve essere integrato, viene ricavata dalla lecitina soia e coadiuva la memoria e altri importanti comportamenti adattativi. In ultimo, la vitamina E fornisce un’ulteriore supporto antiossidante anti radicali liberi. Integrare con regolarità la propria alimentazione con questi prodotti, reperibili facilmente in farmacia, consente di sostenere le fisiologiche capacità cognitive degli anziani, aiutandoli a sopportare meglio la difficile contingenza e a vivere con meno timori e più benessere la nuova quotidianità.

Cristina Passarani

Ernia iatale o ernia allo stomaco: cosa mangiare? Invisibile e magari asintomatica, quando si "risveglia" l'ernia iatale ne vediamo di cotte e di crude; è bene conoscerla, e sapere quale sia la dieta migliore nel caso ci fosse diagnosticata l'ernia allo stomaco. L’ernia (questo il nome corretto) è ciò che accade nel nostro corpo ogni volta che un organo o muscolo interno si sposta fuori dalla sua sede fisiologica.Accade anche nello stomaco, e allora si parla di ernia iatale: parte dello stomaco si sposta nello "hiatus diaframmaticus", un'apertura del diaframma (la parete muscolare che separa torace da addome). Ernia iatale o ernia allo stomaco: i sintomiMolto spesso l’ernia iatale non dà sintomi specifici o particolari dolori: si scopre di averla solo dopo aver fatto esami per diagnosticare altre patologie.Esiste una serie di sintomi che sembrano trascurabili ma qualora compaiano frequentemente o contemporaneamente, devono far sospettare la presenza di un’ernia iatale: difficoltà nella deglutizione tosse secca, senza malattie da raffreddamento; rigurgito amaro; sensazione di nodo alla gola difficoltà nel respirare; dolore all'assunzione di liquidi caldi; frequenti eruttazioni. I sintomi dell'ernia iatale si aggravano, spesso, quando ci si piega in avanti o ci si sdraia oppure quando si sollevano oggetti pesanti.Ernie iatali pronunciate possono causare sintomi più marcati: reflusso gastroesofageo bruciore al petto bruciore in gola sapore amaro o acido in bocca erosione dei denti. Durante la gravidanza l'ernia iatale può comparire per la prima volta oppure, se già presente, vedere aggravati i suoi sintomi.

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