Cristina Passarani
Pane a basso indice glicemico: come si fa e a cosa serve Il pane a basso indice glicemico è un tipo di panificato realizzato con farine alternative a quella tradizionalmente impiegata per il pane bianco, cioè la “0”. Indice glicemico e farine, come sono correlati? L’indice glicemico, abbreviato con la sigla IG, è la velocità con cui aumenta il livello di glucosio nel sangue dopo l’assunzione di un alimento contenente 50 gr. di carboidrati. Solitamente essa si esprime in percentuale prendendo come punto di riferimento il pane bianco che si esprime con 100%. Quindi se l’indice glicemico di un alimento X è pari a 50%, questo significa che esso alza la glicemia ad una velocità pari alla metà di quella del pane bianco. Perché questo indice è importante per la salute? In che modo si collega al pane a basso indice glicemico? Sostanzialmente questo valore dipende dalla qualità dei carboidrati che ingeriamo. Una buona alimentazione dovrebbe prediligere le fibre agli zuccheri sebbene entrambi siano importanti per il nostro corpo. In che misura? Le farine impiegate per la lavorazione dei prodotti da forno come il pane sono tante e, tra queste, alcune sono preferibili ad altre per chi soffre di diabete, colesterolo alto, glicemia e di altri disturbi legati a digestione, peso e regolarità intestinale. Un’alimentazione sana deve tener conto dell’indice glicemico Prima di rispondere a queste domande chiariamo perché dobbiamo fare i conti, chi più chi meno, con i livelli di glicemia del nostro corpo. Il nostro corpo auto-livella la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue. Esso è fondamentale per la vita perché nutre le cellule del nostro corpo attraverso il sangue. In soggetti sani la glicemia oscilla tra i 60 e i 130mg/ld e assicura normali apporti energetici al cervello. Se i livelli si abbassano o si alzano il nostro organismo ne risente gravemente. A regolare questi livelli vi son due ormoni: insulina e glucagone. La prima è un ormone che abbassa i livelli di glicemia. Il secondo svolge l’effetto contrario. Dopo un pasto abbondante la glicemia sarà alta mentre dopo parecchie ore di digiuno questa si abbassa. Il livellamento, in un corpo sano, avviene tramite i due ormoni sopra menzionati. Il pane bianco, quindi, è sconsigliato per chi deve tenere sotto controllo questo valore. Di solito i più attenti sono i diabetici ma si tratta di un valore importante anche per gli sportivi e per chi soffre di colesterolo alto e di problemi legati all’apparato digestivo e al metabolismo.
Cristina Passarani
Proprietà e benefici delle albicoccheQuando pensate alle albicocche, immaginatele come una potente miscela compatta di sostanze benefiche. I principi nutritivi che nobilitano queste sferette dolci e vellutate sono soprattutto betacarotene e licopene. Queste sostanze ostacolano il processo mediante cui si formano le lipoproteine a bassa densità o colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”).Tre albicocche contengono 3 grammi di fibra, pari al 12% del fabbisogno giornaliero, in cambio di un apporto calorico minimo: 51 calorie in totale. Le albicocche sono inoltre alimenti ad alto contenuto di fibre, utili per dimagrire e tenere sotto controllo l’iperglicemia. Hanno inoltre un forte potere antiossidante, dovuto alla vitamina A, che contribuisce ad arginare gli effetti dei radicali liberi.Dai noccioli dele albicocce si ricava un olio molto usato per la cosmesi naturale. Calorie e valori nutrizionali delle albicocche. 100 g di albicocche contengono 48 calorie.Inoltre, per 100 g di prodotto abbiamo: Lipidi 0,4 g Colesterolo 0 mg Sodio 1 mg Potassio 259 mg Glucidi 11 g Fibra alimentare 2 g Zucchero 9 g Proteine 1,4 g Vitamina A 1.926 IU Vitamina C 10 mg Calcio 13 mg Ferro 0,4 mg Magnesio 10 mg
Cristina Passarani