Cristina Passarani

Rimedi naturali per sbiancare i denti Il cosiddetto air-polishing è la tecnica usata dai dentisti per rimuovere dai denti placca e macchie e viene effettuata proiettando sui denti da sbiancare una miscela di acqua e bicarbonato ad alta pressione. Per sbiancare i denti a lungo, tra una visita di controllo e l'altra, possiamo ricorrere ad efficaci tecniche casalinghe sfruttando il potere pulente di tre rimedi naturali: ecco come fare. Spazzola i denti con il bicarbonato Il bicarbonato di sodio è il rimedio più efficace per sbiancare i denti, non a caso è usato negli studi professionali e costituisce l’ingrediente principale della maggior parte dei dentifrici in commercio. Spazzolando i denti con bicarbonato di sodio puro si ottiene un efficace effetto sbiancante, soprattutto grazie ai microgranuli da cui è costituito il bicarbonato. Come usare il bicarbonato di sodio Per sbiancare i denti e liberarli anche dalla temibile placca, una volta alla settimana lavali con un po' di bicarbonato puro: mettine un velo sullo spazzolino umido e spazzola i denti dolcemente per evitare di ferire le gengive. I risultati sono visibili fin dal primo lavaggio. Puoi acquistare il bicarbonato in qualsiasi farmacia o supermercato. N.B. Non eccedere nell'uso per non corrodere lo smalto. Il succo di limone elimina le macchie ostinate Tra i rimedi naturali per sbiancare i denti troviamo il limone: i suoi acidi sbiancano i denti ingialliti e macchiati, e sono anche molto utili per sciogliere il tartaro e rinfrescare l’alito. Il succo di limone inoltre è antibatterico e, grazie all’elevata concentrazione di vitamina C, rinforza le gengive. Come usare il succo di limone Per sfruttare il potenziale sbiancante del limone è sufficiente lavarsi i denti con un po’ di succo di limone appena spremuto, spazzolando dolcemente per qualche minuto prima di risciacquare a fondo. Esegui questo lavaggio solo 2 volte alla settimana, per non danneggiare la dentina. Per sbiancare i denti in modo naturale e completo, mescola 75 g di bicarbonato con il succo di mezzo limone e usa questa miscela per lavarti i denti: il bicarbonato riduce l'acidità del succo di limone, rendendo più sicuro il procedimento. Il carbone vegetale cancella le macchie più ostinate Il carbone vegetale è il prodotto della carbonizzazione di alcuni tipi di legname, e in molti paesi viene usato abitualmente per l'igiene orale quotidiana, anche perché è totalmente privo di rischi per la salute qualora venga ingoiato. Come usare il carbone vegetale Versa un pizzico di carbone vegetale in polvere sullo spazzolino inumidito e lava i denti. Non aggiungere dentifricio che rischierebbe di aumenterebbe eccessivamente l’azione abrasiva; per evitare il rischio di graffiare i denti puoi aggiungere al carbone vegetale qualche goccia d’acqua, in modo da formare una pasta facile da usare. La polvere di carbone vegetale è reperibile in tutte le farmacie. Controindicazioni dei rimedi naturali per sbiancare i denti: Sbiancare i denti a casa è sconsigliato in caso di ipersensibilità dentale, infezioni del cavo orale e retrazione gengivale, perché potrebbe aumentare la sensibilità dentale. In particolare, l'utilizzo casalingo del bicarbonato di sodio per sbiancare i denti è controindicato per tutti coloro che soffrono di alterazioni dell'equilibrio acido-basico, come insufficienza renale, ipertensione, morbo di Cushing o di Addison o che assumono farmaci steroidei o diuretici.

Cristina Passarani

I rimedi fitoterapici contro l'insonnia Per ritrovare sonni tranquilli non bisogna zittire il disturbo (inducendo "a forza" il sonno) ma occorre imparare a colmare i disagi che ne sono alla base. La fitoterapia ci aiuterà a farlo davvero. È importante scegliere la soluzione in base alla somiglianza tra la pianta e il soggetto che l'assumerà, tenendo ben presenti i sintomi della patologia. Sono tante le proposte fitoterapiche della buona notte. Ognuna con la sua particolare "specializzazione" perché sono numerosi e diversi i disturbi legati al sonno. C'è chi fatica ad addormentarsi e chi invece si sveglia al mattino con abbondante anticipo. Per non parlare degli incubi notturni o delle snervanti "pause" dovute ad insonnia centrale. In ogni caso la fitoterapia ha il rimedio giusto. Escholtzia per i risvegli precoci È il rimedio fitoterapico perfetto per chi è torturato da risvegli precoci. Inoltre è la soluzione ideale per chi si alza dal letto più stanco di quando si è coricato. Dona equilibrio e armonia al sonno, rigenerando le nostre notti con dolcezza: interviene su ansie e pensieri che solitamente si attivano appena ci destiamo. Uso e dosi: assumere 20-30 gocce di tintura madre 3 volte al dì, almeno 15-30 minuti prima dei pasti. Tiglio per i risvegli notturni Albero spontaneo dei boschi di collina, ricco di virtù tranquillanti, il tiglio allevia la tensione nervosa, e dà sollievo all'ansia. È molto indicato per chi si sveglia nel cuore della notte con spasmi e gonfiore allo stomaco e per la persona che non riesce a prendere sonno, riversando sullo stomaco angoscia e stress. La sua azione dolce e modulata lo rende ideale anche per i bambini eccitabili e iperattivi. Uso e dosi: Consigliato l'infuso, meglio se consumato dopo cena (un cucchiaio di fiori in una tazza d'acqua per 3-5 minuti). Passiflora per chi rimugina troppo È una delle piante più versatili per quanto riguarda i disturbi del sonno: essendo sedativa, ipnotica e antispasmodica, è indicata in caso di difficoltà di addormentamento, soprattutto in persone ipersensibili ai cambiamenti. Tra i tanti vantaggi offerti da questa pianta vi è una certa versatilità (è un calmante leggero i cui effetti si sentono anche durante il giorno) e la mancanza di un effetto di assuefazione. Ma non solo: è molto adatta per tutti quelli che appena si mettono a letto cominciano a rimuginare sui fatti passati o sulla giornata che verrà. Dona uno stato di benessere generale e una rilassatezza mentale che spegne ogni tentativo di iperattività cerebrale. Uso e dosi: 20 gocce di tintura madre 2 volte al giorno, una nel tardo pomeriggio e una poco prima di andare a letto. Luppolo per l'insonnia inaspettata Il luppolo è la soluzione ideale per chi soffre di insonnia irregolare: quando improvvisamente fatichiamo a dormire e non capiamo il perché, questo rimedio fitoterapico ha effetti rasserenanti per l'intero organismo. Spesso queste insonnie inaspettate sono dovute a trasformazioni che avvengono dentro di noi, causate nella maggior parte dei casi a cambiamenti organici (menopausa, climaterio, sviluppo ormonale). Il luppolo permette di ridare armonia a corpo e mente e di ritrovare un sonno continuativo proprio per le sue proprietà regolative. Uso e dosi: consigliabile l'assunzione in tintura madre, 20 gocce, 2-3 volte al giorno. Un mese circa il periodo di cura ideale. Lavanda nell'insonnia da ansia o depressione Pianta con una forte azione riequilibrante, la lavanda trova applicazione nell'insonnia soprattutto quando a provocarla sono ansia e depressione. Solitamente il sonno è leggero e caratterizzato da risvegli anticipati; durante la notte si è in preda a incubi e frequenti sudorazioni. Molto spesso, pur dormendo, si ha come l'impressione di non aver chiuso occhio e di essere ancora più stanchi di prima. La lavanda è consigliabile anche quando ad

Cristina Passarani

Cos’è la cosmesi olistica consapevole? Questa categoria di cosmetici nasce dalla considerazione che il nostro stato d’animo così come le nostre emozioni sono direttamente correlate al nostro aspetto. Per tale ragione, la sua finalità è di ricercare, tramite i benefici offerti dalla natura, l’equilibrio tra l’interiorità e l’esteriorità del nostro corpo. In tal modo è possibile acquisire una pelle concretamente più bella, capelli più setosi o unghie più resistenti. Fino a qualche anno fa, i cosmetici di tipo olistico erano utilizzati solo da persone che soffrivano di allergie a taluni elementi di origine artificiale. Attualmente, sempre più consumatori prediligono questa categoria di cosmetici rispetto a quelli convenzionali. I motivi di tale orientamento sono: L’utilizzo di prodotti naturali al 100% nella composizione dei cosmetici olistici. È una categoria adatta a qualunque genere di persona e a tutte le tipologie di pelle. Non si riscontrano effetti collaterali. Non sono testati su cavie animali. Non generano residui tossici, pertanto, sono rispettosi dell’ambiente. Il packaging (confezionamento) è realizzato con materie prime riciclabili. La sua efficacia è uguale o superiore a quella dei cosmetici di natura chimica. La rivoluzione consapevole quale futuro della cosmesi Uno dei punti cardine dei “Millennial” è rappresentato dalla volontà di cambiare le cose. In tale contesto, il profilo del consumatore si è riposizionato di 180° nella direzione di una rivoluzione consapevole che prenda in considerazione anche l’impatto provocato dai diversi tipi di attività industriali, inclusa la produzione di cosmetici. Si tratta, in sostanza, di modificare il modello economico tradizionale per trasformarlo in un modello economico circolare; vale a dire, un modello in cui le risorse possono essere riutilizzate per ridurre l’impatto negativo sul pianeta. Un’idea non di nuova concezione, che già i nostri antenati si erano impegnati ad attuare mediante la loro concezione medica atavica. Senza dubbio, tale ritorno al passato si tradurrà in maggiori benefici nel futuro.

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