Cristina Passarani

Tre caffè al giorno ti proteggono dalla demenza senile Uno studio afferma che bere tre caffè espresso o due tazzine di moka al giorno, protegge dalla demenza senile e dal decadimento cerebrale. Se non sai rinunciare alla tazzina di caffè, rasserenati: tre espressi al giorno pare tengano lontano la demenza senile. Lo afferma uno studio condotto da Ira Driscoll, professore di psichiatria presso la University of Wisconsin-Milwaukee, e pubblicato sulla rivista The Journals of Gerontology, Series A: Biological Sciences and Medical Sciences. I ricercatori hanno seguito per ben dieci anni (un tempo molto lungo) 6.500 donne over 65 e il loro consumo di caffeina (contenuta nel caffè ma anche nel tè, e nelle bevande a base di cola), verificando la sua incidenza sulla demenza senile e in generale sul decadimento delle capacità cognitive. Tè o caffè: non devi per forza farne a meno Le donne sono state suddivise in diversi gruppi. Al termine del periodo di osservazione è risultato che quelle che consumavano una quantità di caffeina pari a 261 mg al giorno, equivalenti a circa tre tazzine di caffè espresso o due tazzine di caffè preparato con la moka o 5 tazze di tè nero al giorno (200 ml ciascuna), incorrevano nel rischio di ammalarsi di demenza o decadimento cerebrale con un’incidenza del 36% inferiore rispetto a chi si fermava a circa 64 mg al giorno (un espresso). Caffè alle 8 e tè delle cinque per la salute del cervello Di studi sul caffè e i suoi benefici sul cervello (ma non solo) ne erano già stati portati a termine diversi, ma non di così lunga durata. Qui, in realtà, si parla di caffeina, presente anche in tè, cola e in piccola parte in altri alimenti come il cacao. Consuma tranquillamente l’espresso del mattino e il tè delle cinque, a meno che questi alimenti non diano fastidio al tuo stomaco o ti eccitino troppo. Se hai problemi di sonno, ad esempio, evita la caffeina dopo le quattro del pomeriggio e opta invece per scelte “caffeine free”.

Cristina Passarani

nfuso sciogli grassi con tè matcha, zenzero e bacche di goji Questo infuso unisce il potere termogenetico del tè verde matcha e dello zenzero, con la dolcezza senza calorie dellebacche di goji. La polvere di matcha è tè verde puro concentrato. Una volta mescolato con l’acqua permette di ingerire tutti i benefici delle foglie del tè, ricchissime di principi attivi antiossidanti. Un cucchiaino da tè matcha contiene circa 7 mg di caffeina naturale che, grazie alle sue notorie doti termogeniche, dà una spinta al metabolismo aiutando a bruciare i grassi e aumenta i livelli di CCK-colecistochinina, l’ormone che favorisce il senso di sazietà. Una sferzata per il metabolismo Le bacche di goji sono note per i loro principi attivi e la carica di antiossidanti fondamentali come betacarotene e zeaxantina, di grande aiuto contro i radicali liberi e l’ossidazione cellulare. Lozenzerocontiene capsaicina, cui si deve il suo aroma pungente, che, come il peperoncino e altri vegetali che lo contengono, accelera il metabolismo grazie all'aumento della produzione di calore, ottimizzando così l’utilizzo dei grassi stoccati nel tessuto adiposo di riserva. Come preparo l’infusione: in un litro d’acqua mescola 1 cucchiaino di matcha, 1 cucchiaino di polvere di zenzero, 2 cucchiaini di bacche di goji. Sorseggia nella giornata, anche in versione fredda. Tisana con polvere di triphala, malva e citronella per ridurre il girovita Il termine “triphala” significa tre frutti: Emblica officinalis, Terminalia chebula, Terminalia bellerica. Nella tradizione ayurvedica questa combinazione millenaria viene indicata per alleggerire il corpo da grassi e colesterolo e liberare il colon intasato da depositi di tossine. Il nostro infuso snellente contiene poi la citronella o Lemongrass è un’erba molto utilizzata in tutto il continente asiatico, il cui aroma inconfondibile è protagonista di molti rimedi tradizionali per migliorare la salute della pelle e ridurre lo stato infiammatorio generale, una delle cause del sovrappeso. La citronella è anche molto idratante, rinfrescante e, vantaggio non secondario in estate, ci aiuta a tenere lontane le zanzare dalla nostra pelle. Per eliminare gonfiore e stipsi La malva è da sempre utilizzata in medicina tradizionale grazie alle naturali mucillagini che si formano durante il processo di infusione e che rivestono le delicatissime pareti dell'intestino formando uno strato protettivo benefico che migliora la digestione ed eventuali infiammazioni di stomaco e intestino. La malva è inoltre molto emolliente (ci aiuta a svuotare il colon e ottenere la tanto agognata pancia piatta) e drenante, utile ad alleggerire il sistema urinario e quello linfatico. Come preparo l’infusione: in 1 litro d’acqua mescola 1 cucchiaino di polvere di triphala, 1 cucchiaio di foglie di malva, 1 cucchiaio di citronella. Filtra e sorseggia nella giornata. Puoi anche riporre la tisana in frigo e gustarla fredda. Tisana di melone, rosa canina e mirtilli: elimina il gonfiore senza darti calorie LaRosa caninaè conosciuta per il suo elevatissimo contenuto di vitamina C naturale, acidi grassi, flavonoidi, licopene e vitamina E e per i suoi benefici antinfiammatori e antiossidanti. Ha un gusto leggermente acidulo, che la rende l’ingrediente perfetto per contrastare la naturale dolcezza di molti frutti estivi. Ha un importante effetto diuretico e drenante, che favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso senza impoverire il corpo di minerali preziosissimi per contrastare il caldo in estate. Riduce l’assimilazione di grassi e zuccheri Il succo fresco di melone è un toccasana della bella stagione e si trova già in commercio: ricchissimo di acqua, con zuccheri facilmente assimilabili dal corpo e ideali per l’attività fisica. Contiene magnesio e tantissimo potassio che aiutano a regolare il livello dei liquidi favorendone il drenaggio. Le doti benefiche dei mirtilli sono note a tutti, in particolare per la loro azione cardio-protettiva e gli alti contenuto

Cristina Passarani

Hai spesso una fame improvvisa, un intenso desiderio di cibo ricco di zuccheri o grassi oppure molto salato, anche se hai mangiato da poco? In certi momenti non riesci a mettere un freno alla fame fino a quando non hai divorato tutto? Scopri le cause e le soluzioni. Il problema dei fuori pasto “Ho fame… un cioccolatino, un biscotto, una pizzetta… ma che danno possono fare?”. Nessuno, se ne mangi uno occasionalmente. Il problema è che, a volte, la fame non ti abbandona mai e ti fa divorare un’intera confezione di gelato o di biscotti. Nel tempo, questo continuo ricorso a golosità ipercaloriche e poco sazianti porta ad accumuli di grasso, anche con una dieta quotidiana che, senza il cibo extra, non farebbe ingrassare. Perché hai sempre fame? Il desiderio continuo di cibo, oltre a essere causato da stati d’ansia, depressione o stress, potrebbe dipendere da disturbi ormonali, o essere l’effetto collaterale dei troppi divieti a tavola, come può accadere durante una dieta troppo restrittiva. Ma la fame di questo tipo deriva anche dai picchi glicemici dopo un pasto ricco di carboidrati. Quando la fame è dovuta ai picchi glicemici Quando si fa un pasto ricco di carboidrati, senza le giuste quantità di proteine e di grassi buoni, gli zuccheri ingeriti arrivano velocemente nel sangue, la glicemia si alza e il pancreas produce più insulina per abbassare rapidamente i livelli troppo alti. Questa riduzione veloce provoca nell’arco di un’ora o due un picco basso, quindi una sensazione di fame molto intensa. E se si cede al desiderio di zuccheri, per bilanciare l’organismo chiederà dopo poco tempo anche un cibo salato, dando vita a un circolo vizioso difficile da interrompere. Le sette soluzioni pratiche per dire alt alla fame continua 1. Combina bene i cibi di uno stesso pasto Per evitare la fame dovuta ai picchi glicemici, crea pasti ben bilanciati, partendo dalla colazione che dovrà essere abbondante e costituita, per esempio, da tè verde, 50g di pane con 2-3 cucchiaini di confettura, 1 frutto fresco, 3-4 noci ed eventualmente uno yogurt naturale; ci vogliono anche 2 spuntini a base di un frutto fresco e qualche mandorla, oppure con uno yogurt naturale, utili per evitare di arrivare ai pasti affamati; a pranzo e a cena, le corrette combinazioni prevedono un primo (60g di pasta, riso o altro cereale di tipo integrale, peso a crudo) o del pane integrale (50-60g), un secondo proteico e verdure di stagione. In questo modo gli zuccheri presenti nel primo piatto o nel pane (o eventualmente in una porzione di patate da 250g) arriveranno più lentamente nel sangue, “rallentate” dalle proteine del secondo piatto, e non ci saranno picchi glicemici. 2. Organizza bene la dispensa Se possibile, evita di acquistare i cibi che più desideri durante gli attacchi di fame, ma se non riesci a farne a meno, o se vivi con persone che ne mangiano, comperane solo le quantità necessarie e non tenerli in bella vista, ma riponili in dispensa o in frigorifero, magari sistemati dietro altre confezioni di cibo meno calorico e più salutare. 3. No alle rinunce eccessive Rinunciare sempre a tutto, alla lunga, è controproducente, considerando inoltre che, in alcune circostanze speciali, come un compleanno o un’altra ricorrenza, dire di no può creare una condizione di insoddisfazione che, non appena lo stress aumenta, si sfogherà sul cibo. Quindi, concediti un dolce, oppure una pizza o un fritto a settimana, ma che sia proprio ciò che desideri. Perché se scegli la preparazione meno calorica della categoria, che però non ti soddisfa, ti ritroveresti sempre con il solito senso di frustrazione.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505