Albicocche, Fragole, Lamponi, Nespole, Pesche e Susine. La frutta di giugno è particolarmente ricca di vitamine e sali minerali. Il carburante giusto per affrontare i caldi dell’ estate.
Giugno è il mese di inizio dell’estate e la natura ci mette a disposizione frutti colorati e succosi, che ci forniscono le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno in questa stagione. I frutti che consumiamo in questo periodo sono più leggeri e nutrienti rispetto a quelli invernali ed oltre a gratificare il nostro palato per la loro dolcezza e freschezza, grazie al loro elevato contenuto di acqua ci aiutano a mantenere ad un giusto livello di idratazione il nostro organismo.
Ritmi frenetici e stressanti sono ormai divenuti la quotidianità. Il lavoro ci assorbe sia fisicamente ma soprattutto mentalmente, privandoci spesso dell’energia e dell’equilibrio psicofisico.
Ecco allora che nasce la necessità di scaricare la tensione accumulata, a volte la rabbia e le frustrazioni. Per stare bene è molto importante mantenere un equilibrio fra mente e corpo.
Ma come fare ciò? Uno dei modi più semplici ed efficaci è trovare uno sfogo a livello fisico, meglio con tecniche motorie aerobiche, come il walking e il jogging. Oppure semplicemente passeggiando, andando in bicicletta.
Anche in palestra si “scaricano” le tensioni, ma è sempre un ambiente chiuso, con luci artificiali; nulla di paragonabile al verde della natura, ai profumi dei fiori e dell’erba, al cielo aperto, all’aria che scivola fra le fronde degli alberi.
Ritagliarsi anche pochi momenti nella giornata, magari fra un impegno e l’altro, per fare del movimento è essenziale.
Vivendo e lavorando in città non sempre è possibile passeggiare o correre nella natura. Chi è più fortunato ha vicino alla propria abitazione o all’ufficio un piccolo parco o dei giardini, ma la maggioranza si trova attorniata da palazzi, strade, auto, mezzi pubblici.
La pianta del cacao e la sua produzione: i suoi frutti sono baccelli ovoidali lunghi anche 25 cm e larghi 8. Il baccello passa da un colore verde o rosso fino, a maturazione, a dorato o rosso
I semi contenuti, da 25 a 50, di forma rotonda, sono affondati in una polpa biancastra.
I frutti si raccolgono 2 volte l’anno e, schiacciati, vengono fatti riposare per una settimana prima di procedere all’estrazione della polpa e dei semi.
La polpa e i semi vengono fatti fermentare, operazione che evita la germogliazione e addolcisce il cacao, la polpa si liquefa e viene eliminata. I semi vengono poi essiccati, al sole quelli di qualità superiore e negli essiccatoi quelli di qualità inferiore, destinati alle produzioni industriali, per ridurre il contento in umidità evitando così pericolose muffe.
Le fave vengono poi tostate o torrefatte. Questo trattamento col calore consente la formazione dell’aroma del cioccolato per l’evaporazione di composti particolarmente amari.
Successivamente decorticati e degerminati vengono fatti passare attraverso rulli caldi che fondono i grassi contenuti producendo una pasta densa e scura detta massa o pasta di cacao.
La massa di cacao viene addizionata di carbonato di potassio (solo per prodotti industriali), per amalgamare i grassi e neutralizzare i tannini amari, e viene utilizzata per la produzione di cioccolato.
Se dalla massa di cacao viene separato il grasso (burro di cacao) si ottengono delle lastre che poi vengono ridotte in polvere ottenendo il cacao in polvere. La polvere di cacao però conserva ancora una parte grassa che, in genere, viene eliminata con l’utilizzo del vapore e carbonato di sodio o potassio in un procedimento che la rende solubile.