Cristina Passarani
I broccoli sono ortaggi ricchi di sali minerali (calcio, ferro, fosforo, potassio), vitamina C, B1 e B2; fibra alimentare; tiossazolidoni, sostanze che si sono dimostrate particolarmente efficaci nella cura della tiroide. Inoltre i broccoli sono uno dei vegetali con proprietà antitumorali più spiccate. Contengono infatti un’alta percentuale di antiossidanti che sono rappresentati dalla vitamina A, la vitamina C, i flavonoidi, il beta-carotene, la criptoxantina, la luteina e la zeaxantina. Non solo, recentemente uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, condotto dall’Università di Guthenburg, che ha coinvolto pazienti diabetici, ha evidenziato che i broccoli sono ricchi di un antiossidante, il solfurafano, che è in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue, divenendo quindi una nuova potente arma contro il diabete di tipo 2: infatti ci sono forti evidenze che questo elemento, il sulfurafano, possa diventare un supplemento importante alle terapie attuali. I ricercatori hanno verificato l’efficacia del sulforafano su 97 volontari con diabete di tipo 2 e la sperimentazione ha avuto una durata di dodici settimane: ad alcuni pazienti sono state somministrate dosi elevate del composto contenuto nei broccoli, mentre un gruppo controllo ha ricevuto un semplice placebo. I ricercatori hanno così potuto osservare, nei pazienti che hanno consumato l’estratto di broccoli, una riduzione media del glucosio nel sangue (glicemia) intorno al 10%. Si tratta di una riduzione sufficiente per ridurre le complicazioni riguardanti gli occhi, i reni e il sangue. L’esperimento è stato eseguito somministrando sulforafano in una concentrazione 100 volte superiore rispetto a quella che si trova in natura nei broccoli. Per ottenere la stessa quantità, sarebbe necessario mangiare circa 5 chilogrammi di broccoli al giorno. Il diabete di tipo 2 si manifesta solitamente tra i 40 e i 50 anni, con una maggiore incidenza nelle persone sovrappeso. In questi pazienti, l’organismo non risponde più in modo corretto all’insulina, l’ormone che controlla i livelli di glucosio nel sangue. Per questa ragione, la concentrazione del glucosio aumenta, con rischi per l’apparato cardiocircolatorio, per i reni e la vista. Per tenere sotto controllo il diabete di tipo 2 il farmaco più utilizzato è la metformina, ma il suo uso è sconsigliato nei pazienti che hanno già problemi renali e che rappresentano una percentuale consistente.
Cristina Passarani
Lo zafferano è una spezia che si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. Lo zafferano è una pianta ampiamente utilizzata in ambito culinario, alla quale sono attribuite interessanti proprietà, fra cui spiccano quelle digestive, infatti, lo zafferano assunto a piccole dosi è in grado di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, favorendo, in questo modo, la digestione. E’ molto usato in gastronomia come colorante, ma presenta anche interessanti proprietà terapeutiche, esattamente, lo zafferano è conosciuto da tempo in medicina popolare come eupeptico, sedativo e antispastico; tuttavia, per la sua alta tossicità a dosi elevate, l’impiego è limitato alla cucina.
Cristina Passarani