Cristina Passarani

L'immaginario è la più grande risorsa terapeutica: tutti la possono attivare per superare i momenti di difficoltà. In particolare, le immaginate sono utilissime per lenire gli stati d'ansia. Nell’apertura di questo articolotroverai le indicazioni “tecniche” su come utilizzare in pratica le immaginate. E ora, immagina... Arriva l'ansia, la tensione sale... L’ansia è qui con me, la sento... inutile mangiarsi le unghie, accendere una sigaretta, provare a distrarsi... sembra di sentire qualcosa di estraneo dentro il corpo che lo irrigidisce, lo frena, lo tiene in sospeso... allora chiudo gli occhi... c'è buio, nero... ma non è non il buio che incute timore, quello di una stanza senza luci, ma il nero di una notte piena di stelle... si, tutto intorno il cielo è nero, stellato...Sento i piedi appoggiati sulla terra... ho fatto molta strada per arrivare fino a qui perché so che proprio a me sta per succedere qualcosa.. Ho fatto molta strada e ora non so cosa aspettarmi... sento il peso del corpo sui piedi, appoggiati saldamente a terra, sulla terra profonda dove, nel buio, s’incrociano molte radici, i semi germogliano,spingono verso la superficie... ..nel buio, qualcosa viene verso di me... Nel nero sembra di vedere qualcosa che viene verso di me, all’inizio si confonde con le stelle, poi si avvicina, fino a quando vedo chiaramente, come se fosse illuminata da una luce, una farfalla...Mi volteggia intorno, ha le ali azzurre e iridescenti, sembrano di velluto luminoso.. è grande quanto la mia mano, e la osservo, immobile.. vedo la forma delle ali e questo bellissimo colore azzurro cangiante, mi piacerebbe toccarla..lei mi vola intorno..non sento più l'ansia ma stupore, curiosità, piacere… Una farfalla mi volteggia attorno... La farfalla continua a volare intorno a me, nel silenzio, stagliata contro il nero stellato, con quel suo volo curioso, saltellante...Ora è davanti alla mia fronte..che cosa strana e bella... si avvicina ancora...penso che ora si poserà sulla fronte, o sui capelli...ma no, incredibilmente mi sfiora e come se non fosse solida, materia, entra nella mia testa..non sento nulla, solo un leggero solletico…Poi la farfalla esce dalla mia nuca, mi vola ancora intorno, di nuovo, come se non incontrasse alcuna resistenza, entra di nuovo nella testa, ancora solletico..una sensazione di benessere, di amicizia...La farfalla non esce, sta volando dentro il mio corpo, una farfalla azzurra che si muove dentro..nel torace..sembra pulire le tensioni, allentare tutte le ansie, le sue ali che sbattono lentamente curano e alleviano… ...la farfalla vola...l'ansia scompare... ...Ora la farfalla entra ed esce dalle gambe, come se fosse curiosa di conoscermi meglio… si espande un’onda di serenità, di tranquillo stupore.. Sento il corpo rilassato e provo amore per quella farfalla che continua a girarmi intorno e a passarmi attraverso, come se fossi fatto d’aria, leggero come lei....si posa un attimo tra i capelli e subito rivola, la sento dentro la fronte, fra gli occhi... poi si allontana nel nero stellato...ha pulito la mia ansia, la mia tensione.. come se fosse polvere accumulata nel tempo...Mi viene da sorridere... non c’è un perché...respiro a pieni polmoni..ecco che cosa aspettavo...dalla parte più profonda di me l’ho chiamata..e lei è venuta ad aiutarmi... quella piccola farfalla, ora è parte di me...

Cristina Passarani

Angoscia significato Panico, ansia e depressione: sono le tre parole oggi più usate per indicare i malesseri psichici del nostro tempo. Tutto, nel linguaggio quotidiano ma spesso anche nelle diagnosi specialistiche, viene “inscatolato” in una di esse. Tuttavia esiste uno stato d’animo, l’angoscia, che sebbene molto diffuso non viene davvero considerato, o viene scambiato per altro. Per questo occorre far chiarezza. Tre gradi di agitazione dell'angoscia: i sintomi L’ansia sana è una normale reazione di adattamento a un pericolo o a un’importante prova o situazione della vita. L’ansia patologica è una reazione abnorme e sproporzionata di allarme rispetto un pericolo più o meno reale, oppure uno stato di allerta continuo senza causa apparente. L’angoscia è un gradino ancora più su: è uno stato d’animo sempre di impronta ansiosa ma ancor più invasivo, inquietante e paralizzante, dovuto a un afflusso di stimoli emotivi - interni o esterni - troppo intensi e ravvicinati nell’unità di tempo per poter essere controllati e filtrati dalle difese psichiche. Se l’ansia perciò è il segnale di un’energia che cerca in qualche modo di trovare soluzioni prima che si venga sommersi dall’angoscia, quest’ultima segnala invece che le difese sono cadute e che l’anima è ormai invasa da atmosfere negative. Senso di angoscia, le emozioni al crocevia Non si ha la sensazione che stia per accadere qualcosa di brutto e incontrollabile - come nel panico - ma che stia già accadendo. L’angoscia perciò è al crocevia degli altri tre stati: è oltre l’ansia, è prima del panico e, se dura troppo, è alla base di una forte depressione. Perciò va riconosciuta e curata. Angoscia: cosa rischi se non la vedi Se la tratti come "semplice" ansia (ad esempio sottoponendoti a tecniche di rilassamento) la sottovaluti e la rendi cronica, spingendo verso una crisi depressiva. Se la tratti come depressione (ad esempio assumendo farmaci antidepressivi) la fai esplodere in forma di euforia patologica rischiando di aprire le porte a qualcosa di ben peggio, come un disturbo bipolare. Se la tratti come panico (ad esempio assumendo farmaci specifici): la sopprimi, la schiacci nel corpo che la trasformerà in un sintomo fisico. Se fai finta di nulla rischi una depressione maggiore o un disturbo da attacchi di panico. Talora, molto più di rado e se c’è predisposizione, un episodio psicotico. I consigli giusti per placare l'angoscia L'angoscia esistenziale appare tipicamente in certi momenti della vita, nei quali tante problematiche irrisolte vengono a galla tutte insieme (amore, lavoro, eventi traumatici…). In questo caso: Affidati alla psicoterapia del profondo Serve guardarsi dentro e in profondità: è il momento di capire le cause profonde del malessere. No agli psicofarmaci subito Se sopprimi l’angoscia artificialmente non saprai mai se il lavoro psicologico è valido. Non metterti fretta o le cose peggioreranno. Apriti a nuovi progetti A volte l’angoscia esistenziale è creata dal vuoto e dal non senso. Se qualche idea sul futuro si affaccia spontaneamente, “acchiappala”. Se invece l'angoscia è di tipo situazionale, dovuta ad esempio a una grave malattia di un familiare, dall’esito incerto che si protrae nel tempo, fai così: Chiedi aiuto Può sempre servire una psicoterapia, ma orientata soprattutto al supporto che ti permetta di sfogarti, di sentirti “accolto” e di avere consigli per questa dura prova della vita. Affidati ai rimedi naturali Se la situazione di vita ti ha risucchiato ogni energia psicofisica, alcuni rimedi possono servire: fitoterapia, omeopatia, rimedi floreali... Non stare solo Se non sono persone ansiogene, cerca il calore di amici e/o familiari. A patto che che non si parli sempre del “problema”.

Cristina Passarani

Ossessione del pulito: cosa nasconde l'ansia di aver sempre tutto pulito e in ordine? L'ossessione del pulito è una forma d'ansia molto diffusa e alla sua origine nasconde un forte bisogno di controllo e un distorto desiderio di pulizia mentale; ma di quest'ansia ci si può liberare Ossessione per lo sporco: cosa nascondono i malati del pulito Mamme che continuano a mettere a posto i giochi dei figli; mariti malati di pulizia che ripassano con metodicità sulle cose già riordinate dalla moglie; donne che non riescono ad andare a letto la sera se non hanno concluso tutte le faccende domestiche; persone che sul lavoro tengono la scrivania libera e pulita come un tempio. Sono quattro esempi che parlano dell'ansia dell'ordine, un problema così diffuso che forse nessuno di noi può dire di non averlo mai incontrato. maniaci del pulito temono le emozioni incontrollate Certo, saper tenere in ordine l'ambiente in cui si vive o si lavora denota equilibrio interiore e chiarezza mentale; ma c'è un punto superato il quale questa capacità diventa ansia, fino al disturbo ossessivo compulsivo relativo alla pulizia manacale dei pavimenti o di altri luoghi della casa: quando cioè non si può fare a meno di mettere sempre tutto a posto, quando non si riesce a smettere, quando un po' di disordine può rovinare la giornata creando una sgradevole sensazione di "incompiutezza" che porta dritti all'ansia. Più vuoi controllare tutto, più ci assale l'ansia delle pulize: un circolo vizioso L'ansia delle pulizie è a tutti gli effetti di una forma d'ansia acuta, nella quale si scarica un fortissimo bisogno di controllo. Di solito è un modo inconsapevole per impedire alle emozioni di emergere, o per gestire insicurezze radicate, o per sentirsi a posto con la coscienza: in questo caso l'ordine, ad esempio della casa, diventa per analogia un ordine morale, un senso di "pulizia interiore", e le geometrie con cui si risistemano le cose offrono l'idea di "rettitudine". In pratica la persona sta tenendo a bada qualcosa e al contempo sta mantenendo il suo equilibrio grazie a queste azioni rituali, che però hanno un prezzo alto: la mancanza di libertà nel vivere il proprio tempo e l'impossibilità di lasciarsi andare pienamente al relax, alle emozioni, ai cambiamenti. I segnali da non sottovalutare: scopri se sei a rischio ansia da disordine Più agiamo per rimuovere il disordine, più la dimensione del "caos" si farà strada dentro di noi in modi inaspettati: è quindi inutile cercare di fuggirla; molto meglio accoglierla e imparare a viverla un po' alla volta. Per prima cosa prestiamo attenzione ai seguenti segnali, che si affacciano nella vita di tutti i giorni. Testimoniano di una situazione psicologica particolare, che può trovare proprio nella ricerca spasmodica di ordine un suo tentativo di sfogo. Per ognuno, vi proponiamo una possibile via d'uscita più produttiva. Hai spesso reazioni scomposte e irritate per nulla. La causa: probabilmente stai accumulando aggressività. Cosa fare: esprimi subito le tue contrarietà, non covare astio, sii diretto Ti distrai sempre, non sai stare "sul pezzo". La causa: forse hai riempito il tuo tempo di attività che non ti interessano davvero. Cosa fare: arricchisci la tua vita di elementi interessanti, pescandoli anche nel tuo passato (cose che ti piacevano fare ma che ora hai abbandonato). Ti capita spesso di provare ansia La causa: ti sei imposto una morale troppo rigida, specialmente in ambito sessuale. Cosa fare: sii più elastico e cedevole, concediti qualcosa senza eccedere nei sensi di colpa. Hai frequenti sintomi fisici, anche se di poca importanza. La causa: un eccesso di autocontrollo impedisce il fluire libero delle emozioni. Cosa fare: dedicati di più al tuo corpo, fai uno sport che ti piace, vai in palestra, fai attività che ti procurano piac

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