Cristina Passarani

La qualità di un prodotto dipende dal suo prezzo? Chi è convinto che un prezzo alto sia sinonimo di alta qualità si fa guidare dalla propria identità locale. La quale, però, può essere attivata a comando. POTERE DEL MARKETING: se le aziende vogliono vendere prodotti di marca oppure ad un prezzo alto, le aziende possono stimolare l'identità locale dei loro potenziali clienti ad esempio inserendo nelle loro pubblicità dei simboli propri della cultura del luogo. Coccarde e bandiere, dichiarazioni di qualità che fanno uso di parole o espressioni del linguaggio comune, simboli grafici riconoscibili come "propri"... Al contrario, nel caso dei discount, che puntano su prezzi bassi e prodotti a marca bianca, è necessario intervenire su questa tendenza per scoraggiare i consumatori a utilizzare il prezzo come metodo di valutazione della qualità. Insomma, questo capitolo delle strategie di marketing mostra che il segreto del successo di un prodotto sta nella manipolazione della mente del consumatore (noi): basta farci credere (convincerci) che stiamo comprando esattamente ciò che vogliamo, anche quando in realtà (spesso) non è esattamente così.

Cristina Passarani

Stress lavoro correlato: conoscerlo e prevenirlo Nel corso degli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza di come lo stress lavoro-correlato determini un impatto enorme sia sulla salute psicofisica degli individui che sull’efficacia ed efficienza produttiva. Partendo dall’assunto che le persone che lavorano in azienda costituiscono la risorsa essenziale e imprescindibile per la qualità ed il successo dell’azienda stessa, diventa fondamentale che le organizzazioni si impegnino con forza per assicurare le migliori condizioni di lavoro possibili, prevenendo quindi le diverse forme dello stress lavorativo e i suoi differenti esiti. Cos’è lo stress lavoro correlato? Lo stress lavoro-correlato può essere definito come una risposta emotiva che interviene quando le caratteristiche del lavoro non corrispondono alle capacità, risorse o bisogni dei lavoratori. Può condurre ad un indebolimento della salute e addirittura ad infortuni (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, 2000). Lo stress non è una malattia, ma uno stato di prolungata tensione che può ridurre l’efficienza sul lavoro e può determinare problemi di salute psicologica e fisica (come ad esempio, ansia, depressione, esaurimento nervoso e cardiopatie) (Backé et al., 2012; Chen et al., 2009). Lavorare sotto una certa pressione per un breve periodo può migliorare le prestazioni e dare soddisfazione quando si raggiungono obiettivi impegnativi. Al contrario, quando le richieste e la pressione diventano eccessive e prolungate possono causare stress e possibili problemi di salute fisica e psicologica. Perché è così importante gestire lo stress lavoro-correlato? Affrontare lo stress lavoro-correlato e i rischi psicosociali può essere considerato costoso, ma ignorarli costa molto di più, come evidenziato da numerose ricerche (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, 2014). Ricerche recenti nei paesi della Comunità Europea evidenziano come lo stress legato alla attività lavorativa sia il problema di salute più largamente diffuso tra i lavoratori europei. Infatti La condizione di stress interessa circa il 22% dei lavoratori in Europa. È stato stimato che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% delle giornate lavorative perse in un anno è connessa allo stress lavoro-correlato. Lo stress comporta costi significativi sia per le organizzazioni sia per le economie nazionali. Da una relazione dell’Eu-Osha emerge che il costo economico dello stress legato alla attività lavorativa in Europa è pari a 20 miliardi di euro all’anno (costi legati alla perdita di produttività, assenteismo per malattia, assistenza sanitaria ecc.). E’ altamente probabile che il fenomeno aumenti in futuro, a causa di alcuni cambiamenti in corso nel mondo del lavoro (es. contratti di lavoro precari, insicurezza lavorativa, forza lavoro sempre più vecchia, squilibrio fra lavoro e vita privata): l’Organizzazione mondiale della Sanità prevede che entro il 2020 la depressione – spesso associata a uno stile di vita stressante – sarà la principale causa di assenza sul lavoro.

Cristina Passarani

Gambe gonfie e pesanti addio con l'acqua di cactus É un drenante naturale e straricco di antiossidanti che depurano e liberano la pelle delle gambe dagli inestetismi di pesantezza e gonfiore: come farne scorta Il nome fa pensare a una bevanda esotica. In realtà, l’acqua di cactus è il liquido ricavato dalla polpa delle pale del fico d’India, l’Opuntia ficus-indica, una pianta ampiamente diffusa nel nostro Paese, specialmente in Sicilia. Normalmente se ne mangiano i frutti, ma sono commestibili anche le pale (dette anche cladodi), utilizzate già dagli Aztechi intorno al Cinquecento per le loro straordinarie proprietà tonificanti e depurative. L’acqua contenuta all’interno delle pale più giovani è ricchissima di sostanze antiossidanti, come la quercitina, il carotene e la vitamina C, che bloccano l’effetto dei radicali liberi contrastando i processi infiammatori, che sono alla base del sovrappeso, della cellulite e anche delle gambe gonfie e pesanti, così fastidiose in estate. Gambe gonfie: puoi superare il problema in pochi giorni Le virtù antinfiammatorie degli estratti acquosi dell’Opuntia sono molto efficaci per contrastare il problema gambe gonfie che si accentua con il caldo a causa della vasodilatazione. Per disperdere calore, infatti, i vasi sanguigni si dilatano portando più sangue alle periferie e questo può generare un accumulo di liquidi verso le estremità del corpo. Il potere antiossidante dell’acqua di cactus, unito all’alto contenuto di calcio e magnesio, favorisce il sistema circolatorio e stimola l’eliminazione dei ristagni attraverso la diuresi. L'acqua di cactus rende la pelle più idratata... Uno studio condotto dal Complesso universitario Monte Sant’Angelo di Napoli e dall’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi di Roma ha analizzato l’effetto dell’acqua di cactus sui cheratinociti, le cellule dello strato più esterno dell’epidermide. Si è visto che gli antiossidanti di quest’acqua proteggono la pelle da disidratazione e invecchiamento. ... E riduce anche gli accumuli adiposi sui fianchi Uno studio della National University di Seul, in Corea del Sud ha osservato poi gli effetti positivi dell’acqua di cactus sulla rigenerazione delle cellule epatiche e sull’attività del fegato i numerosi polifenoli presenti nella pianta del fico d’India e nella sua acqua proteggono la ghiandola epatica e accelerano lo smaltimento di grassi e sostanze nocive in eccesso. Il suo effetto depurativo è così efficace che l’acqua di cactus è consigliata anche per ridurre gli effetti dell'alcool in eccesso. Così berla diventa un'abitudine salutare Ecco un modello di menu, ideato per fare il pieno di enzimi e ridurre il fastidio delle gambe gonfie. A digiuno: 2 bicchieri di acqua di cactus diluita. Colazione: 2 fette biscottate integrali con un cucchiaino di composta di mirtilli, uno yogurt bianco, un té matcha Spuntino: 5 noci brasiliane, 3 albicocche. Pranzo: Insalata di sedano, indivia, radicchio e rucola; 70 g di quinoa con 80 g di piselli freschi lessati con curry e un cucchiaino di olio extravergine di oliva (evitare il sale). Spuntino 2 bicchieri di acqua di cactus e una coppetta di frutti di bosco. Cena 150 g di fesa di tacchino ai ferri con curcuma e succo limone; 200 g di finocchi al vapore; una fetta di pane nero tostata; un pezzo di cioccolato fondente all’80%. Ne bastano 200 ml al giorno per ridurre le gambe gonfie La concentrazione dei principi attivi dell’acqua di cactus è tale per cui non serve berne molta: sono sufficienti 200ml al giorno, che puoi diluire in un litro di acqua da sorseggiare nel corso della giornata. Contiene circa 35 calorie per 100ml e quindi non è il caso di superare questa quantità. L'acqua di Cactus si trova facilmente in vendita on line. Al momento nel nostro paese si trova facilmente il succo concentrato puro di fico d'India: speso si trova con il nome di "Nopal", antico termine azteco con cui venivano definite le giovani foglie del cactus.

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