Cristina Passarani
SUCCO D'UVA E MIELE: IL RIENTRO DALLE VACANZE CON SPRINT! un prodotto tipico della natura del mese di settembre è l'ingrediente principale dell'integratore post-vacanza E' dotato di specifiche proprietà disintossicanti, drenanti e antinfiammatorie: il succo d'uva, infatti, è una miniera di resveratrolo, un potente antiossidante naturale contenuto nella buccia degli acini (come nel vino rosso) che riduce la formazione di radicali liberi e impedisce l'ossidazione del colesterolo cattivo. Potenzialo con il miele Perché l'integratore sia sommamente efficace, il succo d'uva va mescolato al miele, che amplifica le virtù curative del resveratrolo e svolge un'attività antibatterica, antianemica e ricostituente. Inoltre il miele (soprattutto quello di acacia) depura i tessuti del fegato, organo che proprio in questa stagione di passaggio è messo a dura prova dal cambio di clima e dallo stress del rientro: due fattori che, agendo congiuntamente, possono non solo compromettere la digestione ma anche peggiorare la risposta immunitaria. I benefici di questo integratore: - Drena il fegato: gli enzimi e le vitamine del miele depurano e rinnovano i tessuti epatici - Riduce il colesterolo: il resveratrolo presente nell'uva libera il sangue dall'eccesso di grassi - È antinfiammatorio: il mix di antiossidanti di miele e uva combatte virus e infezioni Come scegliere il miele più adatto alle tue esigenze: Il miele possiede specifiche virtù terapeutiche in base al tipo di polline dei fiori da cui deriva. Per questo, il nostro integratore potrà curare disturbi diversi a seconda del miele che si aggiunge al succo d'uva. - Se aggiungi il miele di castagno: disinfetti le vie urinarie - Se usi il miele di girasole: elimini il colesterolo dal sangue - Grazie al miele d'arancio: previeni insonnia e stress da rientro - Con il miele di millefiori: tonifichi fegato e stomaco. Come preparare l'integratore di uva e miele Procurati del succo di uva nera, preferibilmente d'origine biologica certificata, o centrifuga in casa l'uva (con la buccia e senza i semi) fino a ottenere un bicchiere di succo. Aggiungi al succo d'uva un cucchiaino di miele e mescola il composto finché il miele non si sarà sciolto. Bevi il drink a digiuno, 10 minuti prima di colazione e - per una cura depurativa d'urto - gustalo anche al posto della merenda, per almeno un mese.
Cristina Passarani
ALGA WAKAME UN'ALLEATA PER LA TIROIDE: quest’alga ricca di iodio migliora la resistenza agli sbalzi termici autunnali, previene la pigrizia stagionale e la stanchezza dopo i pasti Originaria dei mari del Giappone, l’alga wakame, è molto ricca di vitamine, proteine e sali minerali come calcio, magnesio, ferro e soprattutto iodio, che la pianta assorbe direttamente dalle profondità marine. Questo minerale, in particolare, è indispensabile per il funzionamento della tiroide e aiuta a contrastarne l’affaticamento occasionale, legato a fattori esterni come cambiamenti climatici e super lavoro. I primi freddi, la diminuzione delle ore di luce, ma anche l’inquinamento e la fatica della ripresa lavorativa tipici dell’autunno creano condizioni sfavorevoli all’attività di questa ghiandola, che tende a impigrirsi. Se ti senti sempre stanco e privo di forze, hai difficoltà a sopportare il freddo, soffri di stitichezza e avverti un senso di gonfiore costante, se mangi poco ma ingrassi, forse la tua tiroide sta lavorando un po’ a rilento. L’ipotiroidismo stagionale, frequente soprattutto in chi vive in città, si può correggere facilmente attraverso l’assunzione di integratori di iodio nella dieta. L’alga wakame è perfetta a questo scopo: basta un consumo giornaliero minimo di questo vegetale per riequilibrare il funzionamento della tiroide e combattere la stasi energetica tipica dell’autunno. Se la tiroide lavora a regime, il metabolismo aumenta, la disponibilità di energia è maggiore, tu ti senti più dinamico, attivo e, fra l’altro, ingrassi meno: una buona funzionalità tiroidea migliora i processi di assimilazione ed evita che il cibo venga accumulato sotto forma di adipe e ristagni. Puoi assumere la tintura madre di alga wakame (30 gocce, massimo 2 volte al giorno, mai la sera) oppure l’integratore in polvere (una compressa al dì, a colazione). Altrimenti, prepara un infuso immergendo un cucchiaino di alga in una tazza d’acqua bollente, da bere una volta al giorno. Continua la cura per un mese al massimo e rispetta sempre le dosi, per non apportare all’organismo una quantità eccessiva di iodio. Se ti piace il sapore, metti qualche foglietto di wakame nelle minestre di verdure, dopo averla fatta rinvenire in acqua. Nello stomaco si espandono, aumentando il senso di sazietà e aiutandoti anche a mangiare di meno. ATTENZIONE però, chiedi sempre il parere del tuo medico curante.
Cristina Passarani