Cristina Passarani
Con Mild cognitive impairment si intende un disturbo conosciuto anche con la sigla MCI che sta per deterioramento cognitivo lieve, in italiano. In molti casi si parla anche di demenza incipiente oppure deterioramento isolato della memoria e viene diagnosticata quando la perdita della memoria è episodica o comunque non tale da interferire pesantemente con la vita quotidiana. E’ considerata come una fase di transizione naturale rispetto all’invecchiamento. Si può presentare con una grande varietà di sintomi, ma nel caso in cui a perdita di memoria diventa il sintomo predominante spesso la si definisce "MCI amnestica" e viene identificato come “campanello d’allarme” per la malattia di Alzheimer. Sintomi della perdita di memoria La perdita di memoria è ancora solamente collegata a casi di oblio di appuntamenti, nomi di colleghi, numeri telefonici, luoghi in cui si trovano gli oggetti che si usano quotidianamente. Il disorientamento nello spazio e nel tempo, i problemi di linguaggio, la difficoltà nel pensiero astratto, i cambiamenti di personalità son tutte manifestazioni di uno stadio che procede verso al degenerazione.Ricordiamo che il fattore più importante è non cedere alla paura, evitare di riempirsi di un panico per un evento sporadico causato da stanchezza psicofisica. Cause Lo stress prolungato crea danni al cervello. Quando gli impegni si sovrappongono, quando si dà molto tempo agli altri e se ne conserva poco per se stessi, quando si viaggia poco e si sta sempre nelle stesse abitudini potrebbe essere facile incorrere in perdita di memoria. Lo stesso vale per le abitudini alimentari: c’è una diretta relazione tra il consumo di farine bianche e zuccheri raffinati e la perdita di memoria.La perdita di memoria potrebbe poi sopraggiungere a seguito di un evento particolarmente significativo quale un lutto.
Cristina Passarani
PLATANO e farina di platano, naturalmente senza glutine. Adatto in caso di celiachia e versatile in cucina. Proprietà e utilizzo: Il platano è un frutto tropicale simile alla banana nella forma, ma molto più grosso, può arrivare anche a 40 cm di lunghezza. Si trova in tutti i grandi supermercati, nel reparto frutta tropicale, quasi sempre verde, ad un prezzo accessibile. La Musa acuminata è una pianta originaria del sud-est asiatico, simile alla banana, ma contenente diversi semi duri. E’ una pianta che appartiene al genere Musa (appartengono al genere circa quaranta altre specie Musa paradisiaca, sapientum …) e da cui derivano platano e banane attraverso incroci e selezioni. Infatti il platano, in spagnolo platano indica la banana, è una pianta ibride di banana. Il platano è un frutto che si consuma dopo cottura e rappresenta la base dell’alimentazione delle popolazioni dell’America Centro-Meridionale, dove è il sostituto del nostro pane essendo molto ricco di amido. Quando è verde è molto ricco di amido ed il sapore è simile a quello della patata. La buccia del platano passa dal colore verde (ricco di amido) al giallo, con sapore delicato, ma più dolce, al nero, dove gli amidi si trasformano in zuccheri e il frutto presenta il maggior grado di dolcezza, infatti si utilizza per preparazioni culinarie dolci. Del platano si utilizzano anche le foglie, vengono intrecciate per produrre diversi manufatti, per imballaggio e servono come piatti o vassoi nelle preparazioni culinarie locali e tradizionali. La coltivazione è sviluppata in Costa Rica, America Latina, Australia, ma anche isole Canarie, Africa settentrionale e Giappone. IL PLATANO COSA CONTIENE Il platano è ricco di carboidrati, fibre, vitamine A e C, è una buona fonte di potassio e magnesio, ma anche di fosforo e ferro. E’ privo di colesterolo.ha un apporto calorico di 122 kcal per 100 grammi. Il platano in cucina: Il platano presenta una buccia abbastanza dura e si sbuccia incidendolo per la lunghezza. Viene bollito, fritto o cotto al forno. In forno si cuoce a circa 200 gradi per circa mezz’ora, la buccia diventa nera e inizia a spaccarsi. Si condisce come le patate bollite, con olio e sale o con aggiunta di spezie. Fritto: semplicemente viene tagliato a fette, un po’ oblique, fritto in abbondante olio, salato e servito come antipasto o per accompagnare secondi piatti. Rappresenta un piatto tipico del Sudamerica, un po’ come le nostre patatine fritte. Sempre fritto ma in versione dessert: platano fritto caramellato. E’ un dolce che si prepara cuocendo il platano, precedentemente tagliato a rondelle, in una padella antiaderente con un po’ di burro, a piacere si può aggiungere cannella. Cuocere le rondelle fino a doratura e poi aggiungere uno o due cucchiai di zucchero di canna e cuocere per altri minuti, fino a quando le rondelle si caramellano. Frullando il platano si ottiene una base per torte. Non c’è che da sbizzarrirsi! Il platano si utilizza, molto più frequentemente, per preparazioni salate. Si possono ottenere delle chips tagliando il platano verde a rondelle fini che saranno cotte in forno e successivamente salate, magari con l’aggiunta di erbe aromatiche o spezie a piacere (sposa bene con il rosmarino, ma anche con i semi di chia). Il platano cotto al forno e ridotto a purea può essere utilizzato per molte preparazioni: con l’aggiunta di sale, olio e spezie si possono realizzare dei crackers. Spalmate la purea su carta forno e incidetela formando dei quadrotti da ripassare in forno per altri 15 o 20 minuti fino a doratura. Si può cuocere in forno anche una pagnotta, pane di platano o produrre dei gnocchetti, cous cous, pizzoccheri, pizza e piadine.
Cristina Passarani