Cristina Passarani
Riso viola, segreto di antiage e longevità La pigmentazione è dovuta all’eccezionale presenza di antocianine, che frenano l’invecchiamento: il riso viola è tre volte più benefico di quello nero. Gli storici raccontano che nella Cina imperiale il riso viola fosse così ricco di benefici e così difficile da coltivare, che il suo consumo era riservato all’imperatore. Uno status che gli valse il titolo di “riso proibito”. Oggi è molto più facile portarlo in tavola e approfittare dei tanti vantaggi che offre. Il caratteristico colore viola intenso è dovuto all’alta concentrazione di antociani (o antocianine), pigmenti della famiglia dei flavonoidi, gli stessi che si trovano anche nei frutti di bosco, che hanno potenti proprietà antiossidanti e antiage. Riso viola, straricco di antociani Gli antociani che abbondano nel riso viola sono noti per la loro capacità antiossidante: rallentano e contrastano la degenerazione e l’invecchiamento cellulari dovuti a un eccesso di radicali liberi. Secondo uno studio pubblicato sull’Universal Journal of Agricultural Research, gli antociani riescono a dimezzare i livelli di una proteina chiamata iNOS, che è uno dei maggiori responsabili delle infiammazioni, soprattutto croniche. Ridurle aiuta a contrastare sovrappeso, obesità e invecchiamento oltre a prevenire cancro, malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2. Riso viola: lunga vita in perfetta salute Le antocianine, secondo gli studi, riducono le manifestazioni infiammatorie perché agiscono sui meccanismi cellulari che le causano. Inoltre stimolano la risposta del sistema immunitario contro gli agenti patogeni. Questi effetti sono comuni a tutte le tipologie di riso pigmentato, ma crescono in maniera esponenziale per quello viola, proprio per gli alti valori di antocianine (quasi il triplo rispetto al riso nero Venere), che raddoppiano il suo effetto antiossidante. In più è disintossicante, è una buona fonte di proteine e apporta calcio, ferro e vitamine C e del gruppo B. Agli antiossidanti del riso viola è anche attribuita la capacità di far crescere i livelli del colesterolo buono (o HDL). L’effetto benefico è potenziato se il riso viola è abbinato a una dieta sana ed equilibrata, ad esempio a verdure e pesce azzurro. Il colesterolo buono mantiene in condizioni ottimali il sistema circolatorio, evitando la formazione di placche aterosclerotiche. Il riso viola aiuta il fegato a pulirsi e a funzionare meglio Il riso viola è un toccasana anche per il fegato, fondamentale filtro del nostro organismo. Grazie ai componenti che contiene, infatti, è in grado di stimolare la funzionalità epatica e di migliorare la produzione di enzimi e il metabolismo dei grassi, contribuendo alla “riabilitazione” di questo organo affaticato da una dieta troppo ricca di grassi, alcolici e zuccheri. Ha 4 volte più fibre del riso bianco, a vantaggio della linea Quello viola è anche il riso pigmentato con la maggiore concentrazione di fibre (fino a 4 volte più di quello bianco), dato che 50 grammi ne contengono 2,5 g e quello l’integrale si ferma a 1,8 g. Una percentuale che lo rende estremamente digeribile. Buone notizie anche per chi vuole perdere peso: la fibra aumenta il senso di sazietà e fa del riso un’ottima aggiunta in ogni dieta. Evita i picchi di glicemia Il riso viola non altera i livelli glicemici dell’organismo, ma contiene la giusta quantità di proteine (quasi il doppio del riso bianco) e di carboidrati complessi. È indicato anche per chi soffre di diabete. Semaforo verde anche per i celiaci, visto che il riso viola non ha glutine. Riso viola: eccellenza made in Italy che disintossica tutto il corpo Il riso viola è già stato etichettato come “nuovo smartfoood”. In effetti è davvero un piacere per gli occhi, per il palato e anche per la salute: è un ottimo alimento sfiammante e disintossicante per tutto l’organismo, a partire dall’apparato gastrointestinale. La tipologia italiana autoctona chiamata Violet è un incrocio spontaneo, riscoperto nei primi anni ‘90 e poi reso adatto alla coltivazione. Oggi viene coltivato in provincia di Vercelli
Cristina Passarani
Spegni l'infiammazione cronica con l'olio di sacha inchi Si tratta della più importante fonte naturale di omega 3, 6 e 9, i grassi buoni che proteggono le cellule: sotto forma di integratore spengono l'infiammazione. Ha un sapore simile a quello delle arachidi, ma il piccolo frutto della Plukenetia volubilis o sacha inchi - un rampicante che cresce nella foresta amazzonica peruviana - non è solo gustoso da sgranocchiare. I suoi semi, infatti, sono un concentrato dei famosi “grassi buoni” della serie Omega 3-6-9, che in questa pianta sono presenti nella più alta concentrazione mai riscontrata in natura. Ecco perché l’olio di sacha inchi, noto anche come “oro verde degli Inca”, è un ottimo alleato per ridurre i grassi circolanti, prevenire i disturbi del sistema nervoso e ridurre i focolai dell’infiammazione cronica di basso grado, responsabile della degenerazione cellulare. I semi di sacha inci contengono anche vitamine A ed E, minerali e proteine, che insieme tengono sotto controllo l’azione invecchiante dei radicali liberi. Rigenera nervi, pelle e mucose L’olio di sacha inchi apporta triptofano (l’aminoacido precursore della serotonina, che favorisce il relax e placa la fame nervosa) e un giusto dosaggio di iodio: di conseguenza, migliora le funzioni tiroidee ma rigenera anche pelle, mucose e unghie. Usalo al posto dell'olio per condire oppure in capsule L’olio di sacha inchi è ottimo per condire a crudo, insalate, verdure cotte, pinzimoni, riso, pasta e carpacci. Lo trovi in erboristeria, parafarmacia e nei negozi di cibi naturali. C’è poi la versione in perle, da assumere a digiuno, nella dose di 1-2 al dì. Essendo molto digeribile, non pesa sullo stomaco. Assicurati che sia un olio di sacha inchi estratto a freddo. Con questi abbinamenti dai lo sprint al metabolismo L’olio di sacha inchi ha un’ottima azione protettiva sugli organi “nobili” (in particolare cuore e cervello), ma se lo assumi insieme alla frutta estiva ricca di vitamine, agli infusi diuretici e al pesce azzurro, ti dà energia, ringiovanisce e ti fa anche dimagrire. Con mandorle e albicocche favorisce la crescita dei capelli L’olio di sacha inchi rende i capelli più folti e corposi: versa un cucchiaino d’olio in uno smoothie ottenuto con un bicchiere di latte di mandorle e 4 albicocche, fonte di vitamine e sali preziosi per la salute del cuoio capelluto. Con l’infuso di caffè verde ti salva la linea dopo un’abbuffata Quando esageri a tavola, la sera stessa o il giorno dopo bevi 2 tazze di infuso di caffè verde con una perla di olio di sacha inchi: così assorbi meno grassi e meno calorie. Aggiungilo al salmone per "lubrificare" i neuroni Un abbinamento super benefico è quello dell’olio di sacha inchi con il salmone, a sua volta un’ottima fonte di grassi buoni della serie Omega: quando prepari il carpaccio di pesce, quindi, condiscilo con olio di sacha inchi, limone e un battuto di prezzemolo. Avrai il miglior ricostituente per il tuo cervello. E anche per il cuore! Con le pere è un potente anti colesterolo e antiage La tua pelle sta perdendo elasticità? Hai il colesterolo alto? Per cicli di un mese, la mattina a colazione assumi la tua dose di olio di sacha inchi (una perla o un cucchiaino) con un frullato o una macedonia di pera: è una riserva di vitamine antiage, utili anche per liberare il sangue dai grassi.
Cristina Passarani